Cosa fare a Roma: mostre, eventi e appuntamenti da non perdere a Giugno

Cosa fare a Roma nel mese di giugno?
Ecco un’agenda aggiornata con tutte le iniziative più interessanti organizzate nella Capitale e dintorni; dall’enogastronomia all’arte, dal teatro allo sport, dai festival alla cultura.
Sempre con un occhio alle nuove aperture, per restare aggiornati sulle ultime novità.
Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.
Cosa fare a Roma a giugno
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Frida Kahlo al Museo Storico della Fanteria
Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray è la mostra in scena al Museo Storico della Fanteria (fino al 20 luglio) che offre uno sguardo intimo sull’artista messicana Frida Kahlo, attraverso l'obiettivo fotografico del suo amico e amante Nickolas Muray.
Le fotografie che Muray realizzò nel corso di questa relazione, che coprono un periodo che va dal 1937 al 1946, sono esposte per la prima volta a Roma e offrono una prospettiva unica: l’esposizione, a cura di Vittoria Mainoldi, si compone di circa 60 immagini a colori e in bianco e nero.
Biglietto intero: a partire da 13 euro
Indirizzo: piazza di Santa Croce in Gerusalemme 7
Elio+1 al The Hoxton Rome
Giovedì 19 giugno, alle ore 20, all’hotel The Hoxton Rome è in programma l'ultimo appuntamento di Elio+1 prima della pausa estiva: stavolta ospite del ristorante Elio per questa cena a quattro mani sarà Mazzo, guidato a San Lorenzo da Francesca Barreca e Marco Baccanelli.
Come accaduto finora con Barred e Retrobottega, si riconferma la formula di questo format gastronomico che punta a far diventare Elio un hub culinario di riferimento, non solo nel quartiere Parioli: gli chef ospiti di Manuel Mistrangelo cucineranno a vista insieme a lui e i commensali avranno la possibilità di scegliere il menu degustazione o alternarlo con proposte alla carta.
Ma Elio non è solo cucina: il ristorante è da sempre aperto a eventi, collaborazioni e appuntamenti culturali con un calendario ricco di eventi: tra questi, il 6 e 7 giugno un Pop Up store di Cuantico, brand made in Italy etico e sostenibile; il 12-13-14 giugno workshop, pop up, e dj set in occasione del Pride; il 17 giugno Driven By Mistakes, una serie di appuntamenti legati al design a cura di Studio Mistaker, in collaborazione con Stefano Cipolla e Grafica Magazine.
Indirizzo: largo Benedetto Marcello 220
Cosa fare a Roma a Giugno: gli appuntamenti musicali
Concerti nel mese di giugno a Roma? Gazzelle e Brunori Sas si esibiranno al Circo Massimo, rispettivamente, il 7 e il 18 giugno; qui anche Zucchero il 23 e 24 giugno, Gianna Nannini il 26 e Achille Lauro il 29. Tananai e Lucio Corsi saranno rispettivamente all’Ippodromo delle Capannelle il 19 giugno e il 21 giugno per Rock in Roma. Max Pezzali e Marracash sono attesi invece allo Stadio Olimpico: il primo il 23 giugno, il secondo il 30 giugno.
E giugno è anche il mese in cui all’Auditorium Parco della Musica inizia il Roma Summer Fest, rassegna musicale tra le più importanti d’Europa con 70 date fino a settembre. Dopo l’inaugurazione dell’edizione 2025 con la musica elettronica del dj Black Coffee, la manifestazione attraverserà i generi più diversi: dal rock alternativo al cantautorato italiano, dall’hip hop internazionale all’urban.
Per questo mese, tra i vari nomi in cartellone, ci sono Franco 126 (6 e 8 giugno), Serena Brancale, una delle voci più interessanti del jazz contemporaneo (7 giugno), il rapper spagnolo Morad (10 e 11 giugno), Loredana Bertè, regina indiscussa del rock (23 giugno) e Serena Rossi (24 giugno).
Inoltre per la prima volta, i Giardini Pensili ospiteranno una line up straordinaria di dj internazionali e artisti di fama mondiale, con alcuni tra i nomi più iconici e innovativi della scena elettronica.
E giovedì 12 giugno, BigMama sarà la protagonista del nuovo evento Today at Apple organizzato in collaborazione con Apple Music nello store di via del Corso, in occasione del Pride Month. Oltre alla performance live con alcuni dei suoi brani più amati, il regista Alessio Marzilli modererà un momento di dibattito per conoscere più da vicino l’evoluzione artistica e il rapporto con la musica dell’artista e attivista campana, toccando i temi dei diritti, dell’uguaglianza e del sostegno alla comunità LGBTQI+.
Per partecipare all’appuntamento, si può prenotare il proprio posto registrandosi sul sito: apple.co/bigmama.
Indirizzo: via del Corso 181-188
Inizia l’estate e Roma si prepara ad accogliere le grandi canzoni del momento e le grandi stelle del panorama musicale con le quattro imperdibili serate di TIM Summer Hits.
Quest'anno la kermesse sarà da sabato 7 a martedì 10 giugno: attesi in piazza del Popolo i volti più amati della musica come Ghali, Loredana Bertè, Coez, Coma Cose, Rose Villain, Serena Brancale, Achille Lauro, Alex Britti, Annalisa e molti altri.
L'evento sarà in onda anche su Rai1, Rai Radio2 e RaiPlay.
Pride Month al The Rome EDITION
Giugno si apre con un omaggio al Pride Month al The Rome Edition. Per tutto il mese, l’hotel propone una serie di appuntamenti pensati per coinvolgere, ispirare e raccontare storie che parlano di rispetto, diritti e libertà. Al The Roof il protagonista è il cocktail Loud & Proud, creato appositamente per l’occasione: una parte del ricavato sarà devoluta all’Associazione Mario Mieli, punto di riferimento per la tutela dei diritti LGBTQ+. Martedì 10 giugno, in Punch Room, è tempo di confronto e riflessione con un Pride Talk moderato dal giornalista Paolo Ferrarini che dialogherà con due ospiti d’eccezione: Marco Mazza, responsabile Diversity & Inclusion in IBM, e Farida Kant, drag performer e attivista.
Il programma prosegue nei giorni successivi con eventi dedicati al benessere, al gusto e alla convivialità. Sabato 7 giugno si comincia con una sessione di yoga con Anina Mailen di Ayo Space nella Penthouse, seguita da un brunch in compagnia di Morgan Witkin. Giovedì 13 giugno, invece, Summer Party in hotel, per accogliere insieme l’arrivo dell’estate. Domenica 15 giugno, infine, tornano le Cene a 4 Mani: lo chef Antonio Gentile ospiterà Gianfranco Pascucci, stella Michelin del ristorante Pascucci al Porticciolo di Fiumicino, per un viaggio tra sapori, territori e valori condivisi.
Indirizzo: salita di S. Nicola da Tolentino 14
MidNite Chef Pairing Nights al Nite Kong
Giovedì 5 giugno si conclude il ciclo di appuntamenti MidNite Chef Pairing Nights al Nite Kong (spin-off del Drink Kong): la gran chiusura è affidata allo chef Anthony Genovese del bistellato Il Pagliaccio che, insieme al padrone di casa Patrick Pistolesi, sarà protagonista di un percorso di food&cocktail pairing.
Tra i piatti previsti dalla serata, la Spuma di mandorle e lavanda, lamponi pickles, mini arlette; il Foïe gras e ricciola, dashi, granita di shiso; Noodles con pomodori gialli, the affumicato e gamberetti; focaccia, tartare di manzo e pomodori confit. Chiusura in dolcezza con la Meringa, moscovado, ciliegie.
Costo: 90 euro a persona (qui per prenotare)
Indirizzo: piazza di S. Martino Ai Monti 8
Aniene Festival al Parco Nomentano
Dal 1° giugno l’Aniene Festival torna ad animare (fino al 29 agosto) l’estate romana a Montesacro confermandosi, per l’ottavo anno consecutivo, un punto di riferimento per il quartiere e tutta la città grazie a un ricco programma di eventi e attività a ingresso gratuito, tra concerti, spettacoli teatrali, esposizioni artistiche, mercatini e incontri letterari.
Tra i protagonisti attesi in questa edizione: Igiaba Scego, Stefano Nazzi, Giulia Anania, Teho Teardo, Shanya Yousif & Yallarabì, Diana Tejera, Giulia Caminito, Vanarin, Jemma, Alberto Nerazzini, Nadia Terranova, Marco Ceccotti e molti altri.
La proposta artistica di quest’anno, si articolerà in otto rassegne tematiche: Tonio's Monday, Golden Record e Scena Madre, Concerti in pista, Swing Factor e Giro di pista. La novità del 2025 è Female Friday Live: un ciclo di concerti, a cura di Female Cut, dedicato alla creatività femminile nella musica contemporanea, con artiste emergenti e affermate tra cantautorato, sperimentazione ed elettronica.
Orari: tutti i giorni dalle 18.00 alle 02.00
Indirizzo: Parco Nomentano
Ristoranti da provare e nuove aperture
Gigi Rigolatto ha appena aperto a Roma su una delle terrazze più belle in città: quella dell’iconico hotel Orient Express La Minerva.
La vista lascia senza fiato: il Pantheon è a pochi passi, sullo sfondo la Città Eterna si perde all’orizzonte.
Questa nuova sede romana, firmata dall’architetto Hugo Toro, interpreta lo spirito di Gigi in chiave urbana e cosmopolita: a differenza delle altre location affacciate sul mare, qui lo stile si adatta al ritmo sofisticato della Capitale, evocando lo charme della Dolce Vita.
Il menu propone un viaggio nella tradizione gastronomica italiana: pasta fresca fatta a mano, specialità cotte nel forno a legna e pescato del giorno. Ogni piatto celebra i sapori del territorio, offrendo un’esperienza sensoriale all’insegna dell’autenticità e del gusto.
Fulcro del locale è il Bellini Bar: qui, il celebre cocktail veneziano si reinventa con stile, affiancato da una selezione di vini pregiati, distillati artigianali e aperitivi d’autore.
Da Parigi a Saint-Tropez, da Dubai a Roma, Gigi Rigolatto continua il suo viaggio attraverso le mete più iconiche del mondo. Con l’apertura romana, prende vita un nuovo capitolo: uno che celebra l’anima di Roma e reinterpreta con charme e leggerezza il più iconico stile di vita italiano.
Indirizzo: piazza della Minerva 69
Giuffrè Forno & Gelato
Dopo Trastevere e Marconi, Giuffrè Forno & Gelato – gelateria artigianale con laboratorio a vista e, al tempo stesso, forno per la produzione di lievitati – apre il suo terzo punto vendita a Roma in via Baldovinetti 56–58, nel quartier Eur.
Un’esperienza pensata per tutte le ore del giorno: al mattino, oltre alla classica offerta di lievitati da colazione, si possono gustare brioche calde con gelato. A pranzo, sono presenti nel banco diverse opzioni salate per uno spuntino leggero. Per i più golosi non mancano dolci al cucchiaio e, ultima novità, le granite della tradizione siciliana da accompagnare con pane appena sfornato.
Indirizzo: via Baldovinetti 56–58
Acciuga
Il profumo del mare nel quartiere Delle Vittorie: Acciuga, guidato da Federico Delmonte, ha di recente cambiato volto con un restyling completo sia nell’ambiente – ispirato al mondo della marineria – che nel menu. Ma la filosofia è rimasta la stessa: semplicità, qualità della materia prima e prodotti del territorio.
Ora Acciuga propone una serie di proposte in carta, in costante evoluzione (ogni due settimane circa), affiancate da fuori menu e da due formule degustazione: il menu “fai tu”, composto da tre portate a scelta, e il menu “Federico”, con quattro piatti selezionati dallo chef marchigiano.
Al centro del progetto resta comunque l’approccio essenziale di Delmonte: tre ingredienti per esaltare ogni piatto, pesce povero e locale, stagionalità e rapporto diretto con i fornitori. I toni caldi del locale, la gentilezza del personale e una cucina di sostanza fanno sentire come a casa.
L’offerta vuole essere sì di qualità ma alla portata di tutti: così in questo nuovo corso, il menu da quattro portate è passato da 80 a 50 euro, mentre la formula da tre portate è a 40 euro. A pranzo, dal martedì al venerdì, è disponibile il business lunch con due piatti a 25 euro.
Tra le proposte da non perdere: la Piada con cicoria e sarda scottadito e lo Spaghetto cacio pepe al quinto quarto di seppia (in ottica no waste, vengono utilizzate interiora, uova e tentacoli, trasformati in crema per mantecare la pasta); altri piatti simbolo, le Linguine rotte al brodetto fanese, gli Strozzapreti alla trabaccolara e il Mix di pescato fritto o scottadito.
La carta vini ha una prevalenza di referenze marchigiane e una selezione di naturali curata dalla sommelier Audrenn Gautier.
Orari: aperto dal martedì al sabato pranzo e cena
Indirizzo: via Vodice 25
The House of Peroni Nastro Azzurro al BNL Italy Major Premier Padel
Fino al 15 giugno il Foro Italico di Roma ospiterà il BNL Italy Major Premier Padel, uno degli appuntamenti sportivi più attesi della stagione.
Peroni Nastro Azzurro - official partner della manifestazione - sarà presente con The House of Peroni Nastro Azzurro dove sarà possibile degustare varie etichette: dalla classica Peroni Nastro Azzurro alla Peroni Nastro Azzurro 0.0% fino alla Peroni Nastro Azzurro Stile Capri.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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