Cosa fare a Milano il weekend del 25 e 26 settembre

Cosa fare a Milano in quest'ultimo weekend di settembre che abbina delle temperature perfette alla grinta per la stagione che verrà?
Sono ancora tanti gli eventi di cui si potrà godere all'aria aperta e che si possono vivere in questa sorta di nuova normalità.
Il segnale importante è la ripartenza in presenza della Fashion Week con annessi eventi e addetti ai lavori in giro per la città.
Tra feste, mercatini, mostre e concerti, ecco gli appuntamenti che secondo noi proprio non dovreste perdervi.
Cosa fare a Milano il weekend del 25 e 26 Settembre
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FeST
Arriva con la sua terza edizione, dal 24 al 26 settembre, FeST – Il Festival delle Serie Tv, il primo festival italiano interamente dedicato alla serialità televisiva.
Il tema scelto quest'anno è Crafting Worlds con il quale si pone “l’accento sulla costruzione artigianale di mondi narrativi capaci di rappresentare – direttamente o indirettamente, attraverso la fantasia o plasmando la realtà - il mondo in cui abitiamo ogni giorno", spiega la direttrice artistica Marina Pierri.
Ospitato all'interno di Triennale Milano Teatro, FeST darà spazio ad anteprime, interviste e panel di intrattenimento per un confronto con i grandi protagonisti della serialità, volti conosciuti e affermati del cinema e della televisione, tra cui Alessandro Gassmann, Luciana Littizzetto, Amanda Campana, Vanessa Incontrada, Salvatore Esposito, Pietro Turano, Vittoria Puccini, Alessandro Roia, Lia Grieco, Simona Tabasco, Lucrezia Guidone, Pablo Trincia e Gianluca Neri, Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser, Luca Ribuoli, Sandro Petraglia, ma anche esponenti della scena musicale italiana, come Nina Zilli, Hogni Egilssnon.
Milano Fashion Week
Dopo il successo del Supersalone, torna in presenza in città anche la moda.
Fino al 27 settembre 2021 la Milano Fashion week Women’s collection, che segna il ritorno agli eventi fisici con un calendario di 65 sfilate, 43 in presenza e 22 digitali; 98 presentazioni (77 in presenza e 21 digitali) e 38 eventi (34 in presenza e 4 digitali) per un totale di 201 appuntamenti in calendario (154 in presenza e 47 digitali).
E per avvicinare il mondo della moda al pubblico meneghino, anche questa edizione il Fashion Hub della Camera Nazionale della Moda Italiana ospiterà una serie di eventi e presentazioni aperti a tutti e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 19:00 presso il Museo della Permanente in Via Filippo Turati 34.
Photofestival 2021
Fino al 31 ottobre 2021 a Milano si potrà partecipare alla sedicesima edizione di Photofestival, la grande rassegna di fotografia d’autore, in un appuntamento rinnovato sia in presenza che online.
La natura e la città. Segni di un tempo nuovo è il tema centrale di questa edizione che prevede 150 mostre diffuse sul territorio dell’area metropolitana milanese e di alcune province limitrofe, con un programma espositivo che mette al centro i temi della sostenibilità e della rigenerazione urbana.
Il palinsesto espositivo accosta alle proposte dei galleristi quelle di produzione Photofestival e vede affiancati come di consueto grandi autori anche internazionali a talenti emergenti, nella convinzione che sia indispensabile il confronto fra linguaggi e la necessità di dare spazio a chi abitualmente ha difficoltà a trovarne.
Sono presenti importanti fotografi contemporanei come Mario Testino, Maurizio Galimberti, Michael Dressel e Sandro Miller, e del passato quali Tina Modotti, Giovanni Verga e Nadar.
Ma Photofestival scommette anche su autori emergenti come Kim Dupond Holdt e Claudio Comito.
Il programma completo di Photofestival è consultabile sul sito.
East Market
Al via domenica 26 settembre la terza ed ultima puntata mensile di East Market, l’evento vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare.
Per l’inaugurazione della nuova stagione 2020-21, gli organizzatori hanno annunciato tre date speciali solo per il mese di settembre triplicando il consueto appuntamento mensile.
Dopo la prima edizione dedicata al food e la seconda all’arte illustrata, per questo ultimo appuntamento sarà protagonista la musica.
Solo per questa domenica il pubblico potrà diventare il DJ ufficiale di East Market ed esibirsi alla consolle davanti al pubblico dell’evento. Come fare?
Basterà compilare una playlist della durata di circa un’ora attraverso la piattaforma Spotify, nominarla “playlEAST” con il proprio nome e attendere di essere contattati.
Lo staff di East Market selezionerà la migliore invitando l’autore o l’autrice ad esibirsi assieme ai DJ resident della manifestazione.
La playlist vincitrice riceverà anche in premio un buono del valore di Euro 100 da spendere nell’area dischi del market.
Dal pop al rock, dall’elettronica al rap, le grandi hit del passato e del presente passando per i brani meno conosciuti, nulla è escluso.
Festa della Luna, in tavola
In occasione della festa cinese della Luna, che quest’anno cade il 21 settembre, il Giardino di Giada propone uno speciale menù degustazione.
Per questa festività, infatti, è stata fatta una selezione accurata ed equilibrata di piatti per un’esperienza culinaria cinese completa.
Il nome di ogni pietanza è poeticamente evocativo e può comunque essere ordinato singolarmente.
Il menù, disponibile fino al 26 settembre, è per un minimo di due persone, il prezzo è di 50 euro a testa (per i bambini sotto i 12 anni 25 euro), con acqua e coperto inclusi, e prevede:
- Spiriti bollenti o ghiacciati – A scelta tra tè cinese o aperitivo;
- Lingotto del Cucurbitaceo Meridionale – Involtino croccante di zucca e carne;
- Fiocchi di Neve Caldi – Ravioli al vapore misti con salsa piccante speciale;
- Perle Nere nella Conchiglia – Cappesante al vapore con fagioli di soia neri;
- Lungo la Via della Seta – Manzo dello Xinjiang al cumino;
- Piccolo ma Feroce – Galletto croccante con peperoncino fresco;
- SorRiso Cantonese – Riso saltato con carne arrosto cantonese;
- Segreto della Longevità - Okra al vapore;
- L’Altra Metà della Luna – Dolce della Luna fatto in casa.
Una ghirlanda di libri
Il 25 e 26 settembre a Cinisello Balsamo e Nord Milano arriva l'evento che promette emozioni e fascino con prestigiosi ospiti della cultura e attualità, dal vicedirettore del Corsera Beppe Severgnini ad Andrea Vitali, Roberta Bruzzone criminologa, Maurizio De Giovanni autore de Il Commissario Ricciardi, Laura Campanello e molti altri.
45 espositori, 33 appuntamenti, 42 titoli presentati, 15 importanti ospiti, 5 eventi, 2 concorsi (uno letterario e uno fotografico) e un premio di merito, 2 mostre, di cui una dedicata ad Alda Merini nel novantesimo della sua nascita: questi tutti i numeri della manifestazione.
Un incontro con Gianmarco Tamberi
Sabato 25 settembre a Milano Gianmarco Tamberi e la cestista azzurra Cecilia Zandalasini, saranno ospiti dell'evento di Oro Ciok che per l'occasione regala un nuovo campo da basket al quartiere Maciachini di Milano.
Obiettivo? Riqualificare la zona offrendo, non solo supporto psicologico ed educativo, ma diventando un punto di riferimento per le Nuove Generazioni attraverso uno spazio multiculturale.
In quest'occasione OroCiok inaugurerà il nuovo campo da basket presso la sede de L'amico Charly (zona Maciachini, Milano), l'associazione che dal 2001 offre agli adolescenti e alle loro famiglie sostegno psicologico, scolastico e sportivo.
L'evento è aperto a tutti ma in particolare alle ragazze e ai ragazzi tra i 10 e i 16 anni che avranno la possibilità di giocare insieme al campione olimpico di Tokyo 2020 Gianmarco Tamberi.
Live in the lobby, aperitivo in concerto
Il Foyer del Teatro degli Arcimboldi si trasforma in Auditorium per ospitare un bel concerto dell'Orchestra Filarmonica Italiana: un rincorrersi di travolgenti note, che vi faranno compagnia all’orario dell’aperitivo.
Il pubblico potrà degustare un delizioso aperitivo al bar del teatro lasciandosi affascinare dalle note dei musicisti.
L'inizio del concerto è fissato per le 11.
Sostenibilità e clima
AWorld, l'app ufficiale a supporto della campagna delle Nazioni Unite ActNow contro il cambiamento climatico, festeggia il suo primo compleanno.
er l'occasione la startup ha organizzato nel pomeriggio di sabato 25 settembre un evento presso Cascina Nascosta, all'interno del Parco Sempione.
Grazie al supporto di Swapush (che organizzerà uno swap di oggetti, la cui rimanenza verrà donata a Humana People) e delle Nazioni Unite, verrà organizzato un incontro costellato di una serie di workshop, attività e talk a tema sostenibilità.
Durante il panel conclusivo che vedrà sul palco i fondatori di AWorld e i membri delle Nazioni Unite, parteciperà la cantante Elisa, la quale si esibirà da remoto in una performance musicale.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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