Cosa fare a Milano nel weekend del 18 e 19 giugno

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Mercatini, spettacoli circensi, nuovi locali da provare: i nostri consigli per decidere cosa fare a Milano questo weekend

Il weekend del 18 e 19 giugno a Milano sarà caldissimo. E no, non parliamo delle temperature (che pure non saranno "fresche"), ma di impegni.

Le cose da fare a Milano sono tante e il tempo sempre troppo poco. Ecco perché abbiamo pensato di farvi cosa gradita selezionando per voi gli eventi più interessanti e i locali nuovi che secondo noi dovreste provare, per rimanere al passo coi cambiamenti e le nuove tendenze in città.

Tra mercatini, visite guidate in notturna, spettacoli e sport, c'è solo da scegliere e organizzarsi al meglio.

Cosa fare a Milano nel weekend

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Loggia Cesano Maderno

Aperti per Voi Sotto le Stelle

Fino al 19 giugno il Touring Club Italiano organizza l'iniziativa volta a rendere la bellezza, l’arte e la cultura beni accessibili a tutti, attraverso aperture prolungate e straordinarie.

Grazie ai suoi volontari sarà possibile ammirare palazzi, residenze e chiese solitamente poco note.
Tra gli eventi più interessanti:

“Invito a Palazzo” a Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno (MB). Sabato 18 giugno, a partire dalle ore 18:30 Touring Club Italiano invita a scoprire la ricchezza della sontuosa residenza del Conte Bartolomeo III Arese, che per la prima volta aprirà eccezionalmente le porte di alcune sale non restaurate. Qui, alla luce del crepuscolo, si godrà di un raffinato cocktail a tema “tramonto rosa”, accompagnato da eleganti note dell’arpa.

Visite culturali con traduzione in LIS (Lingua dei segni italiana) a Casa Museo Boschi Di Stefano (Milano): Sabato 18 giugno ore 15:30 e 16:30. Gli ambienti della Casa Museo, costellati dalle splendide opere che rappresentano un unicum dell’arte novecentesca, si intrecceranno agli aneddoti tratti dalla vita dei coniugi Boschi Di Stefano grazie al racconto dei soci volontari del TCI tradotti simultaneamente in LIS.

Visite guidate in lingua ucraina nella Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore (Milano): Venerdì 17 giugno ore 16:30. Un’occasione di accoglienza per il popolo ucraino, attraverso la visita in lingua condotta dalla guida Orysya Maksymyuk rivolta ad alcune famiglie di profughi in fuga dalla guerra, ospitati dalla nostra città. 

Info e prenotazioni su: touringclub.it/sottolestelle

e n enoteca naturale

"Quattro giri" da e/n enoteca naturale

Non è più soltanto un wine bar con cucina: il locale che sorge negli spazi di Casa Emergency, con giardino con vista sulla Basilica di Sant'Eustorgio, abbina ora alla selezione di vini naturali una proposta gastronomica da leccarsi i baffi. Il merito è (anche e soprattutto) dello chef Gianmaria Errico, classe 1995, bergamasco, già demi chef di ASKA** (New York) e di Da Vittorio*** (Bergamo).

Il risultato è un menù degustazione di quattro portate (più stuzzichino per iniziare): sapori naturali e autentici, attenti alla stagionalità ma anche alla sperimentazione e agli abbinamenti non scontati, che riescono ad aggiungere un tocco in grado di sorprendere le papille gustative.

Il menù cambia ogni due settimane e nonostante si chiami degustazione è, oltre che ottimo, abbondante. 

Riservato a 40 commensali alla volta (su prenotazione, al costo fisso di 40€, bevande escluse) è da scoprire in abbinamento alla ricca selezione di vini naturali della cantina, a cena (tutti i giorni della settimana) o per il pranzo della domenica.

«e/n ha un’idea di fondo, quella di fare cultura del vino naturale (nomen omen!) e del cibo, attraverso la convivialità, per combinare la ricerca in cantina e in cucina a un’atmosfera allegra. È un wine bar e un ristorante all’interno di un edificio (e di un giardino) di proprietà del Comune di Milano, destinato poi ad EMERGENCY – di cui siamo sostenitori e ne condividiamo i valori. Per questo non può che essere uno spazio aperto alla città, pensato per accompagnare gli ospiti in un’esperienza fatta di sapori, scambio e scoperta. Perché – siamo convinti – si possono fare cose importanti anche intorno a una tavola e davanti a un bicchiere di vino”, racconta Guido Cerretani, fondatore del progetto e/n, insieme a Marta Giannotti e Francesca Agnello».

e/n enoteca naturale: Via Santa Croce 19/A

Viniamo

Viniamo + Wine & Sound

Da venerdì 17 a domenica 19 giugno, in Piazza Città di Lombardia, Arte del Vino, in collaborazione con Ambrosiana Wine, organizza Viniamo + Wine & Sound, evento dedicato sia a operatori e professionisti sia ad appassionati.

Protagoniste un centinaio di etichette fra le più rappresentative del panorama vitivinicolo italiano, ma non solo: le sere di venerdì e sabato, infatti, l’atmosfera si accenderà con Wine & Sound, special party per celebrare lo spirito di convivialità che ogni calice di vino porta con sé: alle note del nettare di Bacco si accompagneranno quelle dei dj set che animeranno la piazza.

East Market Mecenate

East Market

Nuovo appuntamento con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare, in programma in viale Mecenate domenica 19 giugno.

East Market, da sempre sostenitore della diversità, ha accolto negli anni pubblico ed espositori rappresentanti del mondo LGBTQIA+, e questo giugno in collaborazione di Milano Pride partecipa alle iniziative che in tutto il mondo si festeggiano proprio in questo mese.

Assieme ai consueti 300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti, saranno presenti i volontari di Milano Pride a disposizione del pubblico distribuendo materiale informativo sulla manifestazione dell’orgoglio delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, asessuali, intersex e queer, contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Tra gli stand, poi, non mancheranno i capi d'abbigliamento vintage, l'artigianato più raffinato, rari dischi in vinile e colorati complementi d'arredo. Come sempre, spazio anche al food and beverage e ai dj set.

Bam Circus

BAM Circus - Il Festival delle meraviglie al parco

All’interno del programma culturale di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano arriva la prima edizione del festival internazionale BAM Circus - Il Festival delle meraviglie al parco, ideato e diretto da Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale di BAM, Fondazione Riccardo Catella.

Da venerdì 17 sera a domenica 19 giugno, per tutto il giorno, il festival vede protagonista il teatro di strada contemporaneo con un programma prodotto e realizzato in stretta connessione con le specificità del Parco per offrire il suo ricco palinsesto culturale completamente open air e di respiro internazionale.

Ogni giorno si terranno performance, giochi, laboratori, picnic, street food e tanti sorprendenti BAMoment per un totale di 27 appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, come tutto il palinsesto di BAM.

Arianteo

Riparte il cinema all'aperto di AriAnteo

Con l'estate riprende anche il cinema all'aria aperta. Al via la 33ª edizione di AriAnteo, la tradizionale rassegna di cinema en plein air che da giugno a settembre illumina le serate milanesi.

Le sedi sono ormai un grande classico, al Chiostro dell'Incoronata e nel cortile di Palazzo Reale.

Il 17 giugno in programma Belfast di Kenneth Branagh e Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa. AriAnteo Palazzo Reale apre il 18 giugno con House of Gucci di Ridley Scott.

3 strati

Nuovi locali da provare

In corso San Gottardo ha inaugurato da pochissimo A 3 Strati, locale che nasce dalla passione di Adriano e Amalia per gli Stati Uniti, meta di tanti loro viaggi. Così, i due giovani soci decidono di avviare un progetto dedicato all’elogio del club sandwich, tipico prodotto di origine Americana, riproposto non solo nella sua versione classica, ma rielaborato anche in chiave italiana attraverso una selezione e ricerca degli ingredienti e delle materie prime.

La proposta si arricchisce di tanti altri piatti per accontentare i diversi gusti, rendendo così l’offerta di A 3 Strati perfetta in ogni momento della giornata. 

In piazza Liberty, invece, sabato 18 giugno apre EL&N, il café più instagrammabile del mondo. La location d'eccezione è la Liberty Tower, in cui l'area bar e lounge si espanderanno su tre piani nella palette rosa e di tinte pastello che è ormai un segno distintivo del brand a livello internazionale. 

EL&N è l’acronimo di Eat, Live & Nourish – una filosofia che guida ed ispira le attività e l’offerta del café: una deliziosa food e drink selection, da assaporare in un ambiente elegante, colorato e stimolante e che infonda positività.

Aspria estate

Un'estate di sport e divertimento per i più piccoli

Il Club Ambrosiano, club sportivo con una forte tradizione tennistica a Milano, presenta i Summer Camp 2022: un programma ricco di intrattenimento e attività per ragazzi, per conoscere nuovi amici e condividere la propria passione per il tennis.
Il Club Ambrosiano organizza un'estate di sport dal 13 giugno al 29 luglio e dal 22 agosto fino al 9 settembre.

Anche Aspria organizza il suo International Aspria Summer Camp 2022, che ha come file rouge dell’intera esperienza “Educazione digitale per un uso sano dello smartphone”, con l’obiettivo di insegnare ai più piccoli a vivere un sano equilibrio tra vita on-line e off-line, con regole e consigli su come bilanciare al meglio l'utilizzo del dispositivo tecnologico e le altre attività del tempo libero.
Le attività si terranno dal 13 giugno al 5 agosto e dal 22 agosto fino al 9 settembre.

Basara Deliveroo

La special edition per celebrare l’International Sushi Day

In occasione dell’lnternational Sushi Day del 18 giugno, Deliveroo, in collaborazione con Basara Sushi, rende omaggio ad una delle specialità più amate della cucina del Sol Levante, in una versione tricolore. 

Una special edition di uramaki “caprese” che unisce la tradizione gastronomica giapponese e quella italiana, accompagnando a ingredienti  tipici del sushi, sapori freschi e nostrani come la mozzarella, il pomodoro, il prosciutto crudo ed il basilico.

Gli speciali uramaki caprese, realizzati con un ripieno di avocado e prosciutto crudo ed una copertura di mozzarella, dadolata di pomodorini e basilico, saranno ordinabili in esclusiva sulla piattaforma di Deliveroo da Basara Sushi a Milano dal 17 al 19 giugno.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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regali di natale 2025

1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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