Cosa fare a Milano ad agosto 2022

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Mostre, concerti, piscine e cinema all'aperto: una guida su cosa fare a Milano ad Agosto per chi rimane (o arriva) in città

Negli ultimi anni sono sempre di più le persone che decidono di trascorrere il mese di agosto a Milano e la città risponde a dovere offrendo ogni estate nuove iniziative.

Dalle piscine al cinema all'aperto, passando per rassegne musicali o di danza. E poi locali (quasi) sempre aperti, mostre e attività sportive. Le idee e le proposte non mancano.

Abbiamo riassunto qui sotto tutto quello che si può fare a Milano ad agosto.

Cosa fare a Milano ad Agosto

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Oliviero Toscani

Le mostre da vedere a Milano ad agosto

Sono tante le esposizioni che proseguono anche in estate e che meritano di essere viste. Da quella dedicata a Oliviero Toscani a Palazzo Reale (fino al 25 settembre) a quella in omaggio a David LaChapelle al Mudec (11 settembre).

E poi la mostra di sculture interamente realizzate con mattoncini Lego The Art of the Bricks al Ride fino al 27 agosto e quella di design che ha per protagonista Aldo Rossi (al Museo del Novecento, fino al 2 ottobre).

Bagni Misteriosi

Le piscine all'aperto a Milano

Ogni estate sono tante le piscine comunali scoperte che consentono l'accesso al pubblico per trovare qualche ora di refrigerio e non dedicate esclusivamente ai nuotatori. A queste, consultabili sul sito di Milanosport, si aggiungono quelle private.

Tra le più celebri sicuramente i Bagni Misteriosi, alle spalle del Teatro Franco Parenti, luogo ormai di culto dell'estate milanese che dal tardo pomeriggio consente anche di fare l'aperitivo a bordo vasca.

Altra piscina da non sottovalutare per una giornata di relax è quella di Fuorimano OTBP, non certo un'olimpionica, ma un luogo in cui lasciarsi dondolare su un gonfiabile o leggere un libro con i piedi a mollo. Il vantaggio è che l'accesso è consentito a un massimo di 10 persone prenotandosi in anticipo sulla loro piattaforma, consentendo così di avere tranquillità e riservatezza.

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Estate Sforzesca al Castello

Anche quest'anno, fino al 26 agosto sul palco nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco va in scena Estate Sforzesca, manifestazione giunta alla sesta edizione che propone spettacoli di danza, concerti e rappresentazioni teatrali a ingresso gratuito o a prezzo contenuto.

Per animare le serate milanesi sono in programma musica classica, jazz, folk e pop, spettacoli in cui teatro e musica si mescolano e ancora rivisitazioni di classici e serate dedicate alla danza.

A questo link è possibile scaricare il programma degli eventi.

Durante gli spettacoli serali, vicino al palco, è a disposizione del pubblico l’ApeShakespeare To Bee or not To Bee, un progetto dell’ impresa sociale CETEC Dentro/Fuori San Vittore.  Il punto di ristoro mobile, gestito dagli ex-detenuti, si ferma al Castello per tutta la durata dell’Estate Sforzesca.

Baratie

Aperitivi all'aperto

A dispetto di quanto si possa pensare, agosto non è un mese caldissimo in città. Non come luglio perlomeno. E la sera le temperature iniziano a rinfrescarsi nuovamente grazie a qualche sporadico acquazzone estivo.

Ecco, quindi, che l'idea di fare un aperitivo o bere qualcosa con i pochi reduci rimasti in città in un locale con un bello spazio all'aperto non è poi così folle. Qui ve ne consigliamo ben 13 da provare.

Arianteo

Cinema all'aperto

Come ogni estate, tornano anche nel 2022 gli schermi che consentono di guardare un film sotto le stelle.

Oltre alla consueta rassegna AriAnteo il cui ricco programma si sviluppa tra gli spettacoli nel cortile di Palazzo Reale e quelli nel Chiostro dell'Incoronata, vale la pena ricordare anche la nuova iniziativa Anteo nella città che prevede proiezioni ogni settimana in quartieri diversi e il cinema all'aperto di Mare culturale urbano.

wakeparadise

Una giornata di surf (e non solo)

Si chiama Wakeparadise ed è il watersport park più grande d'Italia, che porta a Milano un po' di California, con onde e sport da veri appassionati.

La location non può che essere l'Idroscalo, che diventa luogo prediletto per cercare di prendere un po' di aria abbandonando l'afa della città per sentirsi un po' in vacanza.

Wakeboard, surf e surfskate sono solo alcune delle attività che Wakeparadise offre: l’ultima novità della stagione è il sunset yoga powered by Green Media Lab, ideale per sciogliere le tensioni accumulate durante la giornata.

E poi la Surf Pool, con l’onda artificiale e statica, alta fino a 1,6 metri e larga 10, che permette di concentrare le energie su nuove manovre o sul perfezionamento della tecnica di riding.

Wakeparadise è aperto dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 20.30, e dal sabato alla domenica dalle 10.00 alle 20.30, con diverse opzioni di ticket di ingresso e di accesso alle strutture del centro, oltre ai pacchetti speciali comprensivi di lezioni e noleggio tavola.

Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito.

Fabbrica Vapore estate

Vapore d'Estate

Alla Fabbrica del Vapore torna Vapore d’estate, programmazione estiva all'interno del palinsesto culturale cittadino Milano è Viva, che animerà la location di via Procaccini fino al 21 settembre.  

Musica, performance, arti visive e attività per bambini e ragazzi per conoscere o riscoprire i diversi volti di Fabbrica. Novità di questa edizione il progetto artistico You will find me if you want me in the garden, allestimento site-specific pensato per gli spazi della Cattedrale, che sarà ripensato per l’occasione come giardino inter-specie.

Vapore d’estate abiterà diversi spazi di Fabbrica, al chiuso e all’aperto, snodandosi tra concerti, proiezioni, spettacoli e performance, mostre e attività dedicate al pubblico più giovane, esprimendo così l’animo multiforme dei dieci laboratori promotori dell’iniziativa. 

Monticello spa

Una giornata alla spa

Per rilassarsi anche solo per un giorno, nel weekend o in settimana, non mancano certo le spa tra Milano e dintorni.

In centro, in piazza Medaglie d'Oro si trova QC Terme, ormai un'istituzione in città per chi vuole alternare le piscine coperte e le vasce a idromassaggio all'aperto. Ma sono tanti anche gli hotel che consentono l'ingresso giornaliero, alcuni addirittura con una parte che è possibile riservare in via esclusiva, come Palazzo Parigi, che mette a disposizione un vero e proprio hammam, o il Mandarin Oriental.

Per chi vuole allontanarsi un po' dalla città c'è Monticello Spa&Fitness, nel cuore della Brianza.

Exphera

Una gita (romantica) fuori porta

Se alla spa preferite una piccola oasi privata, in cui rilassarvi e trascorrere una notte romantica sotto le stelle, a pochi chilometri da Milano, in direzione Bergamo si trova Exphera, la bubble room in cui dormire ammirando il cielo.

Due le possibili scelte tra la Exphera Romantic e la Exphera Wellness, in cui - oltre alla Bubble Room - potrete trascorrere qualche ora di relaz nell'idromassaggio all'aperto, nella sauna finlandese o nel bagno turco.

Oltre alla notte, è possibile aggiungere anche una cena consegnata a domicilio (si può scegliere tra menù di carne, menù di pesce o pizza) e altri servizi aggiuntivi.

cono gourmet grom

Un cono gelato "gourmet"

Secondo la tecnologa alimentare americana Kay McMath, il gelato è ancora più gustoso se assaporato nel formato cono. Infatti, il sapore viene rilasciato quando il gelato viene riscaldato in bocca: se leccato, questo avviene più rapidamente e le papille gustative presenti sulla lingua percepiscono maggiormente il gusto. Ecco perché il team di ricerca e sviluppo di Grom ha creato i nuovi “coni gourmet Grom”. Si tratta di abbinamenti dei gusti gelato migliori del brand con topping golosi, panna montata e coni granellati. Quattro le varianti di gusto disponibili in tutte le gelaterie del marchio in Italia per l'estate: 

  • Torino, pura meraviglia, cono granellato con cioccolato e granella di nocciola, gelato al cioccolato gianduia, al fiordilatte e alla nocciola, panna montata e golosa crema spalmabile al gianduia;
  • Classico intramontabile, cono granellato con cioccolato e granella di nocciola, gelato alla vaniglia, al pistacchio e al torroncino, panna montata e golosa crema spalmabile al pistacchio;
  • Summer time, heart of mine, cono granellato con cioccolato e granella di cocco, sorbetto alla fragola, gelato al fiordilatte e sorbetto al mango, panna montata e granella di cocco;
  • Caramel salé, chocolat alé, cono granellato al cioccolato fondente, gelato al caramello salato, al cioccolato e alla stracciatella, panna montata e topping al cioccolato.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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regali di natale 2025

1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

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È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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