Cosa fare a Milano: cinema, mostre, eventi e appuntamenti di Marzo

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Cinema, mostre, nuovi locali e ristoranti, eventi, feste e appuntamenti: un calendario sempre aggiornato su cosa fare a Milano

Cosa fare a Milano a Marzo?

Nel mese dell'arrivo della primavera - e della notte degli Oscar - sono tantissime le iniziative in città, anche in forza delle temperature che diventano sempre più piacevoli e delle giornate che si allungano a vista d'occhio con il ritorno all'ora legale (nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo) che ci invogliano a uscire di più.

Abbiamo riassunto in un unico posto tutto quello che c'è da fare a Milano a Marzo da un punto di vista culturale, culinario, festaiolo e modaiolo.

Tra mostre d'arte, eventi, appuntamenti, e nuovi locali da scoprire non avrete che l'imbarazzo della scelta.

Cosa fare a Milano a Marzo

(Continua sotto la foto)

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Helmut Newton Legacy a Palazzo Reale

Venerdì 24 marzo nelle sale di Palazzo Reale a Milano apre al pubblico l’ampia retrospettiva HELMUT NEWTON LEGACY, ideata in occasione del centesimo anniversario della nascita del fotografo (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004) e posticipata a causa della pandemia.

La mostra, visitabile fino al 25 giugno 2023, è curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, e ripercorre attraverso 250 fotografie, riviste, documenti e video l’intera carriera di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi.

Accanto alle immagini iconiche, un corpus di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, svelerà aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali.

Polaroid e contact sheet permetteranno di comprendere il processo creativo che si cela dietro alcuni dei motivi più significativi del lavoro di Newton, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo consentiranno di ricostruire il contesto nel quale è nata l’ispirazione di questo straordinario artista.

Bubble World

Apre finalmente al pubblico l'attesa esperienza tra le bolle di Blubble World, di cui molto probabilmente avrete visto frequenti pubblicità sui social, proprio per le sue impareggiabili Instagram opportunity.

Una vasca da bagno gigante piena di palline, esperienze in realtà virtuale, paesaggi da sogno che permettono di entrare in un’enorme bolla, provare un simulatore di volo in mongolfiera, passeggiare in una stanza fatta di nuvole o in un'altra piena di palloncini.

Un'unica accortezza: arrivare con la batteria del cellulare ben carica.

Dove: Lampo Scalo Farini, l’ingresso alla mostra è da Via Valtellina 5.

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Guy Bourdin all'Armani/Silos

Fino al 31 Agosto all'Armani/Silos è in mostra Guy Bourdin: Storyteller, un omaggio all’opera del fotografo francese, nata dall’idea di raccontarne l’intento compositivo e narrativo, al di là della provocazione da sempre associata al suo lavoro.

Sulla scia di Alfred Hitchcock ed Edward Hopper, un regista e un artista che ammirava molto, Guy Bourdin è stato essenzialmente uno storyteller, capace di racchiudere interi romanzi, di preferenza gialli o noir, in un singolo scatto.

In mostra si trovano cento fotografie che Giorgio Armani insieme a The Guy Bourdin Estate ha selezionato tra scatti iconici e immagini meno note.

L’uso dei colori saturi – tratto distintivo dello stile di Bourdin – è esplorato attraverso intere sale dedicate a rossi, verdi e rosa, così come la sua abilità nel gioco con la forma decostruita, in particolare con i manichini, e la sua inconfondibile idea di composizione.

Ventuno fotografie in bianco e nero mostrano come la capacità espressiva di Bourdin sia immediatamente percepita anche con il più semplice dei contrasti.

Una sezione esplora l’amore di Bourdin per il cinema, elemento centrale della sua creatività, e presenta una selezione di fotografie di campagne pubblicitarie che mostrano quelle che sembrano scene del crimine o inseguimenti della polizia, e che riportano alla fascinazione per Alfred Hitchcock e al tema della “trama misteriosa”.

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Museo City

Dal 3 al 5 marzo Milano si trasforma in un unico, grande museo diffuso grazie all’apertura coordinata di oltre 100 tra musei pubblici e privati, grandi e piccoli, di arte, storia, scienza, design, che offrono al pubblico visite straordinarie, tour guidati, mostre ed eventi speciali, conferenze e laboratori, per adulti e bambini.

Potete scoprire tutti gli appuntamenti in programma sul sito dedicato.

Book Pride Milano, Superstudio Maxi

Dal 10 al 12 marzo si terrà la VII edizione di Book Pride Milano negli spazi di Superstudio Maxi (via Moncucco 35, Milano).

Con più di 180 marchi editoriali, circa 300 tra scrittori, ospiti e autori, 250 appuntamenti tra presentazioni, eventi e incontri, 3 sezioni (Book Young, Book Comics, Traiettorie Linguistiche), uno spazio dedicato ai mestieri del libro “Book Academy” e un luogo destinato alla poesia “Poet’s Corner”, 4 percorsi (Mappe, Rifugi, Fughe, Visioni), 40 laboratori dedicati alle scuole per più di 1.000 studenti iscritti e l’anteprima con Sheila Heti, Book Pride si conferma la fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana.

Trovate qui il programma.

MIA Fair 2023, Superstudio Maxi

Dal 23 al 26 marzo, torna per la dodicesima edizione MIA Fair – Milano Image Art Fair, la fiera dedicata all’immagine fotografica: 100 espositori, 16 progetti speciali e un ricco programma culturale, con eventi e conferenze dedicate al mondo dell’arte e della fotografia, approfondimenti e ospiti di rilievo nel panorama artistico italiano ed internazionale.

Una vivace e innovativa fiera dove poter ammirare sia le opere di artisti storici che di artisti emergenti.

Allestita negli spazi di SUPERSTUDIO MAXI, in via Moncucco 35, MIA è considerata tra gli appuntamenti più significativi dedicati all’immagine fotografica.

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Ireland week

Dal 12 al 19 marzo Milano (con il patrocinio del Comune) si colorerà di verde Irlanda grazie alla seconda edizione della Ireland Week.

Sono oltre 50 gli eventi, quasi tutti gratuiti, che si terranno in città durante la settimana di San Patrizio, festività celebrata in tutto il mondo. 

La settimana irlandese mette in scena l’Irlanda nelle sue diverse forme: musica, letteratura, danza, cinema, tradizioni, gastronomia, divertimento e attenzione alla sostenibilità: un palinsesto di eventi pensato per coinvolgere il grande pubblico facendo vivere alle persone un virtuale viaggio irlandese. 

Il denso programma di eventi prevede due mostre fotografiche in Via Dante e in Corso Garibaldi, una rassegna cinematografica in lingua originale che includerà film pluripremiati e alcune prime internazionali al Palazzo del Cinema Anteo, musica tradizionale e rock con busker e danze irlandesi nelle strade della città, incontri letterari con nomi di spicco, celebrazioni di San Patrizio negli Irish Pub della città, incontri di sport gaelici ed altre occasioni per poter vivere l’Irlanda dal vivo.

In scena anche la gastronomia irlandese con A Taste of Ireland evento di Bord Bia, ente governativo per la promozione dei prodotti irlandesi e JRE – Jeunes Restaurateurs Italia: a Milano (e dintorni) saranno tre i ristoranti che proporranno uniche e creative realizzate con carne di manzo e pesce irlandese:

  • Daniel Canzian - Ristorante Daniel Canzian, Milano – Scampi di San Patrizio
  • Dario Guidi - Antica Osteria Magenes, Gaggiano (MI) – Anguilla alla brace, tataki di manzo irlandese, rafano e olio al pesto
  • Lorenzo Di Bari - Ristorante Due Spade Cernusco sul Naviglio (MI)

Numerose, poi, anche le offerte di viaggio riservate a chi prenota un soggiorno in Irlanda, durante la Ireland Week. 

apple-lezioni

Change Means Business, da Apple Piazza Liberty

Fino al 16 marzo è possibile partecipare a una serie di sessioni gratuite, aperte a tutti, dal titolo Change Means Business presso Apple Piazza Liberty e online: ogni partecipante potrà lasciarsi ispirare dal lavoro di alcune personalità innovative nel mondo dell’imprenditoria, ricevere consigli e scoprire come far crescere il proprio business.

L’iniziativa è in collaborazione con il team Apple Business, Rivista Studio e The Dots. Tra le sessioni in Store evidenziamo:

Giovedì 9 marzo, 18:30-20:00 (Apple Piazza Liberty)
Una conversazione con MalaTesta Lit. Ag.
Con Monica Malatesta e Simone Marchi di MalaTesta Lit. Ag., agenzia che rappresenta solo autori italiani portando le loro storie al successo attraverso la vendita di diritti cinematografici, TV e traduzione; i suoi autori hanno vinto i più prestigiosi premi letterari italiani. Nel corso della sessione spiegheranno come cambia il linguaggio espressivo se, partendo da un libro, si lavora a un progetto per il cinema e la TV. Nel viaggio fra diversi mercati, trasposizioni e lingue, ogni partecipante potrà scoprire come si accompagna una storia nel percorso per il successo.

Giovedì 16 marzo, 18:30-20:00 (Apple Piazza Liberty)
Exclusive: Presenta l’identità del tuo brand con MEDEA
MEDEA è un brand nato nel 2019 che realizza accessori di moda di alta qualità indossati da grandi nomi dello spettacolo e dell’arte e che opera fra NYC, Parigi e Milano. I partecipanti alla sessione potranno farsi ispirare dal percorso di Giulia e Camilla di MEDEA nel mondo della moda, scoprire come trasferire l’identità di un marchio a chi avrà il ruolo di promuoverla per raggiungere il pubblico nel modo più efficace. Nel corso dell’incontro potranno anche creare una bozza su iPad da proporre a fotografi e comunicatori, per far brillare il loro lavoro.

Personaggi-Cluedo

La sfida di Cluedo su Instagram

Per la prima volta in assoluto, tutto il mondo potrà contribuire a risolvere l’omicidio del famoso Dottor Black: basterà seguire @officialcluedo.it e andare alla ricerca di prove schiaccianti tra post e stories che per tutto il mese di marzo rilasceranno sul web preziosi indizi e testimonianze chiave per la risoluzione del caso.

Il delitto è stato rivelato da un trailer trasmesso durante un esclusivo evento immersivo a New York City che potete riguardare qui per cercare di arrivare prima di tutti gli altri a rispondere ai famigerati elementi chiave: Chi, Dove e Con quale arma?

Il temporary Star Home Restaurant

Dal 10 al 19 marzo, per dieci serate, STAR dà la possibilità ai consumatori di cenare in uno spazio esclusivo nel cuore di Milano offrendo un’esperienza all’insegna della buona cucina vissuta in modo leggero e spensierato, proprio come una cena a casa, ma con l’aiuto degli iconici prodotti STAR.

Si chiama Star Home Restaurant, ed è un temporary restaurant in Viale Bligny, 27 creato da STAR per festeggiare i suoi 75 anni.

Al suo interno gli ospiti potranno organizzare una cena tra amici, in famiglia o condividere lo spazio con perfetti sconosciuti, in una location calda e accogliente, in cui la cucina avrà un ruolo centrale e di aggregazione.

Tramite la piattaforma partner Comehome i consumatori potranno candidarsi alla prenotazione in qualità di Host (che ha il compito di coordinare la serata, dalla scelta del menù alla supervisione della sua preparazione, godendosi poi la cena con gli ospiti) o in qualità di Guest, ruolo perfetto per chi desidera trascorrere una serata in compagnia. In entrambi i casi si potrà prenotare un posto a tavola, fino ad un massimo di 12 commensali per ogni serata.

All’interno dello STAR Home Restaurant, gli ospiti saranno accolti da un influencer diverso per ogni data, che avrà il compito di intrattenere gli ospiti ed aiutare gli Host nella preparazione del loro menù.

Viale Bligny 27, Milano

Suonare STAR 

Le prenotazioni si fanno qui.

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Gite fuoriporta

Mercante in Fiera, a Parma

Dal 4 al 12 Marzo torna alla Fiera di Parma Mercanteinfiera l’appuntamento internazionale di antiquariato, design d’autore e collezionismo vintage.

È un evento unico, uno tra i più importanti appuntamenti del settore su scala europea: più di mille operatori presentano le proprie opere di modernariato, antichità e collezionismo scovate nei loro viaggi.

Migliaia di proposte preziose ma anche curiose o solamente “riscoperte di un nostro recente passato”.

Non solo arredi e corredi, ma anche abiti, accessori e gioielli rendono questo appuntamento imperdibile.

Protagonista infatti è anche la moda vintage, in particolare all'Old Money Style, lo stile elitario delle grande icone della moda anni '90 come Lady D.

Questo stile è espressione di sobrietà ed eleganza, ottenuta preferendo capi sartoriali, tessuti di alta qualità, sempre chic e sporty, con firme come Chanel, Ralph Lauren e Lacoste.

Anche quest'anno, poi, Mercanteinfiera dedicherà spazio a due mostre collaterali che raccontano la storia italiana: “Fortissimi. La vita come un ring” che ripercorrerà le vite di quattro pugili, Bruno Sammartino, Leone Jacovacci, Primo Carnera e Nino Benvenuto, che divennero celebri nel mondo e “Onda su onda: alle radici della navigazione”, una mostra sulla storia di alcune delle più suggestive imbarcazioni costruite sul lago di Como.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

(Continua sotto la foto)

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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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