Coca Cola, cerotti, o surgelati? Qual è l'invenzione che vi ha cambiato di più la vita? Ecco 10 invenzioni che hanno segnato la storia (ognuna a modo suo)
L’8 maggio del 1886 è stata brevettata la Coca-Cola; nel 1923 sono stati inventati i surgelati; il 18 maggio 1921 è stato immesso sul mercato il primo cerotto.
Ci sono invenzioni che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’uomo e hanno (ognuna in modo diverso) reso la nostra esistenza diversa da come sarebbe stata se non ci fossero state.
Queste sono le nostre preferite.
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La Coca-Cola
La Coca-Cola è stata inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l'8 maggio 1886 ad Atlanta, in Georgia.
All’inizio si trattava di un rimedio contro mal di testa e stanchezza ed era chiamata "Pemberton's French Wine Coca".
Era una variante del cosiddetto "vino di coca”, una miscela di vino e foglie di coca creata dal farmacista còrso Angelo Mariani e perciò anche conosciuta con il nome di Vin Mariani.
L'alcol del vino è stato poi sostituito con un estratto delle noci della pianta tropicale della cola. La combinazione tra i due ingredienti, coca e cola, ha dato così i natali al brand più famoso della storia.
Quando anche la coca è stata messa al bando (dalla pianta si estrae la cocaina), dalla ricetta della Coca-Cola è stato eliminato l'alcaloide degli estratti delle foglie di coca ma il nome non ha subito variazioni.
Nonostante Pemberton sia il padre putativo della cosa più celebre che esiste, anziché arricchirsi ha accumulato debiti su debiti fino a quando è stato costretto a vendere la formula e i diritti della sua Coca-Cola ad Asa Candler, un uomo d'affari con parecchio fiuto per i Business con la B maiuscola.
In Italia è arrivata nel 1927, l’anno in cui è incominciata l’importazione.
Nel 1960 è nata la prima Coca-Cola in lattina e nel 1980 quella in bottiglia PET.
La moka
L’invenzione fondamentale per qualsiasi italiano è il caffè, ancor più se appena salito nella moka Bialetti che qualsiasi famiglia del Belpaese conserva accanto ai fornelli.
La moka è nata nel 1933 da una idea dell’ingegnere bolognese Alfonso Bialetti, aiutato dal progettista Luigi de Ponti che ha messo a punto quello che per tutti noi è un simbolo totemico del focolare tricolore.
Riconosciuta a ogni latitudine come icona del design made in Italy, è forse il prodotto di disegno industriale italiano più famoso della storia. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York.
Ne sono stati prodotti oltre 105 milioni di esemplari.
La cintura di sicurezza
La cintura di sicurezza la si deve a Nils Bohlin, un ingegnere meccanico aeronautico svedese che ha avuto l’intuizione di applicare alle automobili delle cinture protettive per rendere i viaggi dei passeggeri più sicuri.
La casa automobilistica Volvo ha brevettato la cintura di sicurezza a tre punti di Bohlin nel 1959 e ha incominciato a inserirla in tutte le sue vetture.
L’ufficio brevetti tedesco ha annoverato l’invenzione di Bohlin fra le otto che più hanno influito sulle sorti dell’umanità nel secolo che va dal 1885 al 1985.
La Vespa
La Vespa è stata il primo scooter della storia, un nuovo mezzo di trasporto smart e innovativo che ha modificato radicalmente usi e costumi della società targata anni Cinquanta.
Progettata per Piaggio nel 1946 dall’ingegnere Corradino d’Ascanio (inventore anche del primo prototipo di elicottero moderno), la Vespa ha incominciato a essere prodotta nello stesso anno vedendo poi un successo pazzesco nel decennio immediatamente successivo.
È uno dei prodotti di design made in Italy più conosciuto nel mondo.
Il telefono
Benché tuttora molti sostengano che l’inventore del telefono sia stato Alexander Graham Bell, questa invenzione epocale spetta al nostro Antonio Meucci.
Emigrato a New York da Firenze, è stato suo malgrado defraudato del suo brevetto.
Il 12 dicembre 1871 ha fondato con altri tre partner italiani la "Telettrofono Company", una società che aveva come obiettivo quello di "effettuare tutti i necessari esperimenti per la realizzazione del Telettrofono, ossia della trasmissione della parola (voce umana) attraverso fili elettrici, inventata da Antonio Meucci" (così recita il contratto stipulato dal notaio).
Non trovando gli investitori, la società si è presto sciolta e Meucci ha avuto la pessima idea di consegnare i suoi prototipi alla Western Union, la società dei telegrafi a cui ha chiesto di potere sperimentare il suo telettrofono usando le loro linee telegrafiche.
Il risultato? Due anni più tardi la Western ha ottenuto il brevetto e attribuito l'invenzione ad Alexander Graham Bell, un loro impiegato che aveva lavorato sui prototipi di Meucci.
Dopo i tanti sforzi di Antonio Meucci per fare riconoscere la sua paternità del telefono, il 13 gennaio 1887 il brevetto di Bell è stato annullato per frode e dichiarazione di falso, annullamento poi sancito anche dalla Corte Suprema.
Tuttavia il brevetto di Bell sarebbe scaduto nel 1893 e non è stato quindi più contestato.
Soltanto nel 2002, dopo 113 anni, il governo americano ha finalmente attribuito l’invenzione del telefono a Meucci.
I surgelati
L’invenzione dei surgelati risale al 1923 e la si deve a Clarence Birdseye, un tassidermista di New York che al 1912 al 1915 si è trasferito in Canada per un ingaggio del governo statunitense.
Qui ha notato come i pescatori indigeni preservavano il salmone appena pescato, ripulito e tagliato in pezzi inserendolo immediatamente in barili pieni di acqua che ghiacciava subito grazie alla temperatura molto bassa.
Gli è venuta così l'intuizione di conservare i cibi per lungo tempo procedendo a un rapido congelamento; con un investimento di soli 7 dollari, Birdseye ha inventato nel 1923 un sistema di confezionamento e di surgelamento del cibo.
Nel 1929 la Goldman-Sachs Trading Corporation e la Postum Food Corporation (che successivamente diventeranno la General Food Corporation) hanno acquistato il brevetto e il marchio di Birdseye per ben 22 milioni di dollari.
L’anno seguente sono stati immessi sul mercato i primi surgelati: a Springfield, in Massachusetts, con il marchio di Birds Eye Frosted Foods.
Il cerotto
L'inventore del cerotto è Earle Dickson, l’allora ventinovenne impiegato della società americana Johnson & Johnson, specializzata in prodotti per la medicazione.
Nel 1920 ha avuto l’intuizione geniale di fabbricare delle garze posizionate al centro di un nastro adesivo ricoperto di crinolina. Ha proposto l’idea al proprietario della sua ditta, James Johnson, e subito il cerotto è diventato realtà commerciale.
Il 18 maggio 1921 è stato immesso sul mercato e nel 1924 è incominciata la produzione di massa, dovuta al suo successo immediato e stratosferico.
Earle Dickson è stato promosso vicepresidente della società ma non si è arricchito come avrebbe dovuto: è morto nel 1961 a 69 anni senza avere ricevuto le quote dei profitti economici derivanti dalla sua invenzione, arrivati a oltre 30 milioni di dollari l’anno nel momento della sua scomparsa.
La pillola anti-concezionale
L'inventore del primo contraccettivo orale è il chimico messicano Luis Ernesto Miramontes Cárdenas che ha sintetizzato nel 1951 il Noretisterone.
Il brevetto è stato ottenuto da Carl Djerassi e George Rosenkranz della compagnia chimica messicana Syntex S.A.
La pillola con il nome commerciale di Enovid è stata testata per la prima volta nel 1954 su 50 donne del Massachusetts e due anni dopo a Porto Rico su un gruppo di 225 donne povere e non istruite.
Nonostante gli effetti collaterali della formulazione di allora, la Food and Drug Administration (FDA) nel 1957 ha approvato la pillola Enovid come regolatore del ciclo mestruale.
Nel 1960 ne ha permesso la vendita anche come contraccettivo e il 9 maggio di quell’anno la pillola contraccettiva ha iniziato a essere venduta sul territorio statunitense.
Nel 1961 la pillola è arrivata in Europa con il nome di Anovlar e in Italia nel 1965.
In Europa l’introduzione della pillola è stata molto controversa e veniva prescritta soltanto per problemi mestruali ed esclusivamente a donne sposate.
Moltissimi storici hanno affermato che la pillola ha avuto un impatto sull’umanità del XX secolo maggiore della Teoria della relatività di Einstein, della bomba nucleare e di internet.
Il web
Il World Wide Web, aka WWW, ha visto la luce il 12 marzo del 1989 grazie a Tim Berners-Lee, informatico britannico che lavorava presso il CERN di Ginevra.
Il Web non è sinonimo di internet (le app, ad esempio, non ne fanno parte) ma è ne diventato il principale servizo, cambiando quindi il mondo.
Il suo nome inizialmente era MESH, nato per gestire la grande mole di informazioni legata agli esperimenti scientifici al CERN tra i migliaia di scienziati che ci lavoravano.
Nel 1990 Time Berners-Lee e i suoi collaboratori hanno pubblicato la prima pagina web con una descrizione del progetto e con alcuni collegamenti ipertestuali per raggiungere altre pagine (i link, il sistema basilare su cui ancora oggi si basa l’architettura delle pagine web).
Nel marzo del 1991 i software necessari per usare il sistema del World Wide Web (che di fatto è stato il primissimo browser) sono stati resi disponibili anche ad altri addetti ai lavori del CERN e in agosto Berners-Lee ha annunciato la sua invenzione pubblicamente.
A dicembre è stato attivato il primo server negli Stati Uniti, presso il centro di ricerca interno dell’Università di Stanford.
Un’altra Università, quella di Harvard, ha fatto invece da incubatore all’altra grande invenzione del Millennio: Facebook.
Inizialmente il suo nome era Facemash, nato nell’ottobre del 2003 grazie all’invenzione dello studente di quell’ateneo, tale Mark Zuckerberg.
Prendendo spunto dal tipico annuario universitario (il libro che raccoglie tutte le fotografie degli studenti di un’università, molto in voga negli States), Zuckerberg ha deciso di creare un sito dove caricare le foto degli studenti del college, permettendo agli utenti di votare la preferita tra due foto.
In quattro ore su Facemash hanno effettuato l'accesso quasi 500 user e i clic sulle foto sono stati oltre ventimila, mandando così in crash i server di Harvard.
Mark Zuckerberg era uno studente di psicologia con il pallino della programmazione e nel gennaio del 2004 ha registrato il dominio TheFacebook.com (Facebook è proprio il nome con cui vengono indicati gli annuari con le foto degli studenti dei college statunitensi).
Assieme a Mark Zuckerberg hanno partecipato al progetto anche Andrew McCollum ed Eduardo Saverin, due studenti che si sono occupati rispettivamente dello sviluppo dell’algoritmo della piattaforma e dell’organizzazione aziendale e promozionale del Social Network.
All’inizio Facebook era pensato solamente per gli studenti universitari, primi tra tutti quelli di Harvard ovviamente: il 4 Febbraio del 2004 Facebook ha permesso la registrazione agli studenti universitari di Harvard, seguiti a ruota dall’Università di Stanford, dalla Columbia University e da Yale.
In pochissimo tempo Facebook è diventato disponibile per tutti gli studenti di Stati Uniti e Canada.
A metà del 2004 Mark Zuckeberg ha aperto la Facebook Inc., una società che come presidente vantava Sean Parker, il fondatore di Napster.
Uno dei primi investitori è stato Peter Thiel (fra i fondatori di PayPal) e nel 2007 anche Microsoft deciderà di investire nel Social Network.
Facebook è diventato disponibile in lingua italiana il 14 maggio del 2008 e il boom è esploso nell’agosto del 2008, con un milione e trecentomila accessi.
Il 3 gennaio del 2011 Goldman Sachs ha chiesto di entrare nel capitale di Facebook con un investimento di quattrocentocinquanta milioni di dollari.
Facebook è stato quindi quotato in borsa sbarcando a Wall Street il 18 maggio 2012 con una delle offerte pubbliche di vendita più alte della storia degli Stati Uniti.
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