5 trucchi da seguire quando siete ai fornelli se volete una pelle (più) luminosa

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Per avere un incarnato levigato e una pelle luminosa creme e trattamenti non bastano. Ecco 5 dritte da seguire ai fornelli che possono fare la differenza

Una pelle luminosa e dall'aspetto compatto vale più di mille rossetti o acconciature nel renderci immediatamente più belli.

Dall'altro lato però, la luce blu dello smartphone, i raggi UV, lo stress, il fumo, il sonno carente, le polveri sottili, i cibi industriali raffinati… La lista dei nemici numero uno della bellezza a cui la pelle è esposta ogni giorno è infinita.

Le conseguenze? Colorito spento e incarnato poco luminoso.

Per avere una pelle luminosa seguire delle piccole dritte (non solo nella beauty routine) può fare davvero la differenza.

Per esempio, una dieta particolarmente ricca di cibi industriali che contengono zuccheri (saccarosio, destrosio, fruttosio) e grassi possono danneggiarla e accelerarne i processi di invecchiamento, favorendo la comparsa di inestetismi e segni del tempo.

Mentre bastano pochi accorgimenti per ottenere subito un incarnato più sano.

Ecco allora cosa fare in cucina per avere una pelle splendente.

5 dritte da seguire in cucina per ottenere una pelle luminosa

(Continua dopo la foto)

zucchero cocco

Usate meno zucchero

Il glucosio in eccesso stimola la glicazione, un processo responsabile della produzione di sostanze che distruggono l’elastina e il collagene, due proteine che sostengono la struttura della pelle e la infiammano.

** Cosa succede al corpo se si smette di mangiare zucchero **

Stimola inoltre una produzione esagerata di insulina che fa aumentare i livelli di ormoni androgeni e favorisce la comparsa di impurità.

Condite i piatti con l’olio crudo

L’olio extravergine d’oliva è ricco di acidi grassi essenziali che nutrono la pelle in profondità.

In più, fornisce vitamina E e polifenoli, potenti antiossidanti che proteggono la pelle dagli stati infiammatori, responsabili di diversi disturbi.

Sì anche ai dressing a base di semi oleosi (di canapa, di girasole, di lino) e alla frutta secca a guscio (noci & Co.), ricchi di grassi salutari.

Nei menu privilegiate il pesce

Il pesce è una buona fonte di aminoacidi essenziali, preziosi per la salute e la bellezza della pelle.

Quello azzurro (sardine, alici, sgombro, aringa) inoltre è ricco di Omega 3, grassi che la nutrono e la difendono dalle aggressioni esterne come l’inquinamento.

patatine snack

Evitate i fritti

Le cotture troppo aggressive come la frittura favoriscono la formazione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento precoce.

Agevolano infatti la produzione di AGE (advanced glycation end-products), sostanze che danneggiano le cellule e i tessuti della pelle.

Scegliete verdure ricche di acqua

Le verdure ricche di acqua, meglio ancora se di stagione, agevolano il drenaggio dei liquidi, stimolano la diuresi favorendo l’eliminazione delle scorie e idratano in profondità la pelle.

In più forniscono una serie di sostanze come la vitamina C, i carotenoidi e i composti fenolici che oltre a rendere la pelle morbida e bella, la proteggono dallo stress ossidativo, responsabile dell’invecchiamento precoce.

Sono poi fonte di fibre solubili che grazie alla loro azione prebiotica migliorano la flora intestinale e rafforzano le difese della pelle.

Photo Credits: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95