Ho sempre fame: cause e rimedi per placare l'appetito

Tenere a freno la voglia di cibo fuori pasto a volte non è semplice. Ecco come riuscirci se il vostro problema è riassumibile con "ho sempre fame"
Sentirsi affamati in continuazione, a chi non è capitato?
Spesso all’origine del problema ci sono cattive abitudini alimentari come portare in tavola piatti poco bilanciati che stimolano la fame oppure saltare i pasti.
Il rischio è di avvertire con il passare delle ore sempre più fame e di consumare più facilmente snack golosi e super calorici.
Attenzione, poi, allo stress.
Ritmi frenetici e tensioni possono favorire un maggior rilascio di grelina, un ormone che regola la fame e stimola l’appetito.
Esistono però piccoli stratagemmi che possono essere d’aiuto per regolare meglio la fame senza mettere a rischio linea e salute.
Ecco, allora, i trucchi per placare l’eccessiva voglia di cibo.
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Portate in tavola più fibre
Cereali integrali, verdure, ortaggi e frutta contengono elevate quantità di fibre, che aiutano a rallentare lo svuotamento gastrico e prolungano il senso di sazietà, indispensabile per contrastare gli attacchi di fame improvvisi.
Sì agli spuntini
I break a metà mattina e a metà pomeriggio aiutano a placare il senso di fame e a mangiare di meno nei pasti successivi.
Per favorire il senso di sazietà sì a spuntini a base di frutta secca al naturale (senza sale) come noci, mandorle, pistacchi, noci macadamia, semi oleosi come semi di zucca e di lino.
Apportano tante fibre e grassi buoni che aiutano a controllare la fame e regalano sazietà.
Mangiate lentamente
Oltre a contrastare la sensazione di gonfiore post pasto, questa strategia aiuta a mangiare meno quantità di cibo.
Dormite di più
Il riposo è fondamentale per controllare meglio la sensazione di fame.
Diversi studi hanno evidenziato che chi riposa male durante la notte mangia più cibi appetitosi durante il giorno.
Limitate il consumo di dolci
Lo zucchero consumato in quantità eccessive, oltre a essere dannoso per la linea e per la salute, fa innalzare la glicemia e spinge il pancreas a produrre maggiori quantità di insulina, l’ormone che stimola la fame.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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