Gita fuori porta, 10 agriturismi e cascine a due passi da Milano

Se c'è una cosa che non cambia mai, neanche col passare delle stagioni, è il piacere di una gita fuori porta nel weekend.
**Gite fuori porta vicino a Milano: idee originali a (meno di) un'ora dalla città**
Una passeggiata in mezzo al verde, lontano dalle auto e dal trambusto, a contatto con la natura, gli animali e il buon cibo è quello che serve ogni tanto per staccare la spina e ricominciare la settimana, rigenerati nel corpo e nella mente.
Per questo abbiamo scelto dieci agriturismi a pochi passi da Milano in cui rilassarsi e godersi le prelibatezze che il territorio ha da offrire.
Gita fuori porta: 10 agriturismi da provare
**9 passeggiate in Lombardia per gite bellissime a un'ora di macchina da Milano**
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Ristorante Passone
Questo enorme ristorante suddiviso in diverse sale si trova a Montevecchia ed è il luogo ideale per rifocillarsi dopo una passeggiata per il borgo brianzolo.
Il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone sorge nella provincia di Lecco, a circa 40 minuti da Milano e sono diversi i percorsi da fare per tutti i tipi di camminatori.
Il menù segue le stagioni e propone piatti ricercati ed esteticamente bellissimi a prezzi decisamente abbordabili considerata la qualità. Dagli antipasti ai dolci, non c'è pietanza che non meriti di essere assaggiata.
Tenuta Bramasole
Se andate verso ovest, tra Abbiategrasso e Busto Arsizio, a Inveruno, vi consigliamo la Tenuta Bramasole, una fattoria didattica immersa in un enorme spazio verde.
Il menù è composto interamente da prodotti a km zero, con materie prime del territorio, coltivate e prodotte proprio presso la tenuta. Il menù è dunque strettamente legato alla stagionalità.
Gli stessi prodotti potrete acquistarli nel market al suo interno, per portare a casa con voi l'esperienza e la genuinità del luogo.
Agriturismo La Selvaggia
Andando verso Lecco, a circa un'ora da Milano, vi consigliamo l'Agriturismo La Selvaggia, struttura a gestione familiare che gode di un panorama eccezionale vista lago e montagne.
Per arrivare è necessaria una passeggiata di dieci minuti lungo una mulattiera (che vi aiuterà a smaltire giusto un paio di calorie per arrivare carichi a tavola).
Si può mangiare fuori o nella piccola saletta interna. E per questo motivo è necessario prenotare con largo anticipo visto il numero ridotto di coperti.
Agriturismo Granai Certosa
La visita alla Certosa di Pavia è un grande classico delle gite fuori porta, e in questo caso vi consigliamo l'Agriturismo Granai Certosa, che si trova a pochi chilometri ed era sede del convento di S. Maria delle Cacce, in cui veniva utilizzato come granaio a servizio delle terre dei monaci.
Oggi qui si vendono i prodotti della terra e degli animali che vengono allevati: riso, salumi, confetture, frutta, verdure e miele.
La cascina si può raggiungere in bici utilizzando la ciclabile del naviglio pavese o in auto.
La capra campa
Nella valle bergamasca invece sorge la fattoria La capra campa, agriturismo a gestione familiare 100% vegano. Qui si producono frutta e verdura in modo naturale, che vengono anche venduti nello spaccio aziendale.
Nella fattoria ci sono diversi animali, perlopiù salvati da storie dolorose e tristi, che qui trovano una nuova vita fatta di rispetto e amore. I
l menù del ristorante rispecchia la stessa filosofia, gli animali sono ospiti e non cibo, per cui il menù è interamente vegano.
Cascina Caremma
Cascina Caremma non è solo un agriturismo, è un luogo in cui trascorrere un intero weekend per rigenerarsi a contatto con la natura e rilassarsi tra passeggiate, corsi di cucina e spa.
Qui si producono riso, frumento, orzo, mais, granoturco da polenta, mais da granella che vengono coltivati con tecniche tipiche della tradizione, come la rotazione agricola.
Sono addirittura due i luoghi in cui può mangiare, il Ristorante naturale e il Bistrot: il primo propone cucina tradizionale rivisitata e un menù degustazione da 13 portate (con ingredienti a km zero); il secondo ha un menù alla carta.
Fattoria Pasquè
Si trova in provincia di Varese invece la Fattoria Pasquè, tappa obbligata per famiglie con bambini.
Il ristorante ha un menù vario, i piatti sono squisiti e i bimbi si potranno divertire avvicinandosi ai tanti animali che vivono all'interno della proprietà.
Ogni weekend vengono organizzati laboratori didattici: come preparare il burro, le crostate o anche uno spaventapasseri o la gestione di un pollaio.
Il Filo di Grano
Nel complesso dell'Abbazia di Morimondo si trova questa chicca che si discosta dai soliti ristoranti tradizionali. Niente cucina tipica, ma una proposta contemporanea che va dal pesce alla pizza gourmet.
Il locale si affaccia sulla piazzetta pedonale e un tempo faceva parte della foresteria dei monaci prima di diventare un hotel.
Nella bella stagione il pranzo è all’aperto, d’inverno all’interno con travi in legno, caminetto e un’atmosfera calda.
Cascina Selva
Stalle, caseificio, animali e un menù fisso fatto di teglie da condividere a tavola. Situata a Ozzero, Cascina Selva, è il luogo ideale per ritrovare il contatto diretto con la natura e i valori della società contadina.
Il punto di forza della cascina è sempre stata la produzione di latte e qui è possibile assaggiare tantissimi formaggi sia freschi che stagionati, tutti rigorosamente bio.
Si mangia nella vecchia stalla ristrutturata o in veranda e il menù degustazione comprende antipasti misti, due primi piatti, un secondo di carne con contorno di stagione, un secondo di formaggi abbinati ad una composta, e due dolci.
Cascina Guzzafame
Dal 1875 Cascina Guzzafame è gestita dalla stessa famiglia che si prende cura di questa azienda agricola in un antico cascinale del 1700.
L'azienda si occupa della coltura bio di frumento, della produzione di ortaggi e dell'allevamento di vacche da latte.
Al suo interno, oltre a essere presente un ristorante di cucina tradizionale lombarda, si organizzano tantissime attività per adulti e bambini che vanno dalla fattoria didattica alle lezioni di yoga, dalle sedute di pet therapy alla vendita di prodotti, tutti rigorosamente a km zero.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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