Cosa c'entra Luca Argentero con una Coppa del Nonno?
Gli italiani non sarebbero tali senza gelato: da una ricerca condotta da AstraRicerche per Coppa del Nonno, infatti, risulta che, a prescindere da età, sesso, e luogo di residenza, il 92% della popolazione non rinuncerebbe mai al gelato confezionato.
Quale preferiscono? Dipende principalmente dal gusto, ma anche dal legame affettivo (chi non ha un occhio di riguardo per il gelato che mangiava nel bar della spiaggia quando era bambino?) e, al lato opposto, dal desiderio di sperimentare le novità.
** La nostra classifica dei nuovi gelati confezionati più buoni del 2022 **
Tra i gelati confezionati, d'altronde, alcuni sono diventati prodotti iconici, senza tempo, che “mettono tutti d’accordo” senza distinzione di età.
Ma cosa rende un gelato un’icona?
«Un gelato diventa icona quando conquista una sua identità, che lo rende unico e riconoscibile rispetto a tutti gli altri», dichiara Luca Regano, Amministratore Delegato Froneri Italia.
Un esempio? Chi non sarebbe in grado di riconoscere una Coppa del Nonno anche solo dalla sua sagoma.
O dal suo sapore.
O, anche: se qualcuno parlando di un maglioncino ci dicesse che è "color Coppa del Nonno" siamo d'accordo che l'unica domanda che potremmo fare sarebbe "ma della coppetta o del gelato all'interno?".
Non a caso infatti Coppa del Nonno dal 1955 è ancora uno dei prodotti con la frequenza di acquisto più alta del mercato, con oltre 20 milioni di coppe vendute e la sua coppetta ha un livello di riconoscibilità altissimo (85,6%) e chissà dove ha vissuto il 15% che manca.
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E Luca Argentero cosa c'entra?
Coppa del Nonno ha avviato una partnership (che prende il nome di "Il gusto unico di donare") con 1 Caffè Onlus, un progetto benefico fondato da Luca Argentero e Beniamino Savio che mediante la propria piattaforma di crowdfunding aiuta annualmente 52 enti solidali che promuovono progetti di assistenza in diverse cause sociali ispirandosi al gesto del “caffè sospeso”.
E ogni euro raccolto, fino al raggiungimento del primo obiettivo di 20mila euro, verrà raddoppiato da Coppa del Nonno.
Cos'è il "caffè sospeso"?
La tradizione del caffè sospeso rappresenta un’abitudine originariamente napoletana ed entrata poi a far parte della cultura italiana che simboleggia la volontà di donare al prossimo un piccolo momento di gratitudine e felicità.
A Napoli infatti chi è di buon umore invece di pagare solo il suo caffè ne paga due, e ne lascia uno da bere gratuitamente a chi ne ha bisogno.
Un gesto solidale davvero piccolissimo per chi lo compie ma che per chi lo riceve può fare la differenza.
1 Caffè prende spunto da lì e permette di donare un euro, il corrispettivo di un caffè, a chi ne ricaverà un sorriso.
Nello specifico, in questo momento, Portatori sani di sorrisi ODV con i progetti di turismo sociale accessibile “Dinamiko Village” e “Dinamiko Beach” e Villaggio SOS di Saronno – Cooperativa sociale Onlus con il servizio di sostegno pedagogico familiare “Case SOS”.
Per info e donazioni cliccate qui.
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