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Lifestyle

Dieta dell’acqua giapponese: le regole della dieta anti ritenzione

Dieta dell’acqua giapponese: le regole della dieta anti ritenzione

foto di Camilla Sernagiotto Camilla Sernagiotto — 7 Ottobre 2019
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Il metodo orientale per perdere peso e sgonfiarsi ha come alleata l’acqua. Ecco cosa sapere sulla dieta dell’acqua che arriva dal Giappone

La dieta dell’acqua giapponese non è una dieta in senso stretto: si tratta piuttosto di una serie di buone regole da seguire se si vuole perdere peso e dire addio alla ritenzione idrica.

** 5 regole da seguire per combattere la ritenzione idrica tutti i giorni **

Per sgonfiare la pancia e vedere la lancetta della bilancia scendere sensibilmente, la water diet che arriva dal Giappone può aiutarvi parecchio.

Senza troppe rinunce: si tratta solo di bere tot bicchieri d’acqua prima dei pasti. Semplice come bere un bicchiere d’acqua insomma!

Approvata ufficialmente dalla Japan Medical Association, si tratta di un protocollo che presta attenzione a quanta acqua bere e a come farlo fin dalle prime ore del mattino.

Ecco come funziona nello specifico.

(Continua dopo la foto)

01-bicchiere-acqua

Quale tipologia di acqua bere

Prima di parlare del come e del quando, bisogna analizzare il “quale”. Non tutta l’acqua va bene: secondo il protocollo originale della dieta dell’acqua giapponese, infatti, le caratteristiche della materia prima sono fondamentali.

L’acqua dev’essere fresca: non gelata perché potrebbe comportare disturbi a livello gastrico ma comunque abbastanza fredda.

Oltre alla temperatura, anche la composizione è importante: non devono esserci tracce di fluoro né di calcare.

L’acqua depurata tramite l’utilizzo di caraffe filtranti così come l’acqua minerale imbottigliata andranno bene. 

02-bottiglia-acqua

Quanta acqua bere al risveglio

Al risveglio, non appena ci si alza dal letto, bisognerà bere 4 bicchieri di acqua, a digiuno e facendo attenzione a rispettare qualche secondo di pausa tra un bicchiere e l’altro.

Essendo a stomaco vuoto, è necessario ingurgitare molto lentamente per non stressare il sistema gastrico e digestivo.

Terminati i 4 bicchieri, il consiglio è di attendere almeno 45 minuti prima di consumare la colazione.

All’inizio potreste trovare esagerata la quantità di 4 bicchieri da consumare uno dietro l’altro. Non sforzatevi e, se vedete che il vostro stomaco non apprezza così tanta acqua, incominciate con dosi minori.

Due bicchieri andranno bene, da aumentare man mano fino a quando non riuscirete ad arrivare a un totale di quattro.

Con due o con quattro bicchieri il tempo da attendere per consumare il primo pasto della giornata è sempre il medesimo: 45 minuti.

03-bicchiere-acqua

Quanta acqua bere prima di uno spuntino

Anche prima di uno spuntino bisogna seguire il protocollo dell’acqua da bere anticipatamente.

Insomma: per qualsiasi cibo solido che andrete a ingurgitare, prima dovete bere.

Se i pasti principali necessitano 4 bicchieri da consumare 45 minuti prima, per gli snack quantità e tempistiche diminuiscono sensibilmente.

Un solo bicchiere sarà sufficiente, da bere circa un quarto d’ora prima.

Se però lo spuntino è ad alto contenuto calorico, bevetene due. Ricordandovi però che l’acqua non fa miracoli: senza seguire un’alimentazione sana e ipocalorica non perderete molto peso!

Quindi va bene bere acqua prima dei pasti però ciò che consumate deve essere non troppo ricco di calorie e grassi.

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Quanta acqua bere prima dei pasti principali

Per quanto riguarda il pranzo e la cena ci si deve comportare esattamente come per la colazione: 4 bicchieri d’acqua a stomaco vuoto.

Non dimenticate di sorseggiare lentamente, osservando una pausa tra un bicchiere e l’altro. Questo sempre tre quarti d’ora prima del pasto.

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Non bere subito dopo i pasti

La dieta dell’acqua giapponese dà indicazioni sul come e quanto bere non solo prima di mangiare ma anche dopo.

Per almeno un paio d’ore dopo colazione, pranzo e cena è vietato consumare acqua.

Nel caso la sete fosse insopportabile, si può bere acqua tiepida a piccoli sorsi. Così facendo non si rischia di compromettere l’efficienza dei processi gastrici e digestivi.

Tuttavia è sempre meglio evitare di introdurre acqua nello stomaco per le due ore successive al pasto.

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A cosa serve la dieta dell’acqua

La dieta dell’acqua giapponese apporta innumerevoli benefici. Il perché va innanzitutto individuato nella sua fonte: l’acqua appunto.

L’acqua favorisce il funzionamento dell’apparato digerente, contrasta la peristalsi intestinale e di conseguenza previene il gonfiore addominale.

Anche la pelle risente degli effetti benefici dell’acqua, risultando più elastica e sana quando l’apporto idrico è ottimale.

Consumare acqua ha poi un effetto depurativo: si tratta della pratica detox numero uno, soprattutto se l’acqua viene consumata a digiuno.

A stomaco vuoto, inoltre, bere acqua tiene sotto controllo la sensazione di fame e favorisce l’efficienza del sistema linfatico.

Anche chi soffre di pressione alta, di gastrite e di artrite potrebbe trarre beneficio da questa buona pratica di idratazione, previo consulto del medico curante in caso di qualsiasi patologia accertata.

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Possibili effetti collaterali

Oltre ai benefici, tuttavia, è possibile che compaia anche qualche effetto collaterale.

Inizialmente infatti potrebbero presentarsi sintomi come prurito, vertigini, mal di testa, sudorazione e alito cattivo.

Si tratta di conseguenze della disintossicazione dell’organismo per via di quell’effetto detox apportato dall’acqua, quindi niente paura. Ma è sempre bene non sottovalutare qualsiasi side effect.

Infine mai superare i 2 litri di acqua al giorno perché si rischierebbe di affaticare e magari compromettere il sistema urinario.

© Riproduzione riservata

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