Dieta dei sette giorni per sgonfiarsi e combattere la ritenzione idrica
Basta una settimana per smaltire liquidi superflui pieni di scorie e tossine. Ecco i menù e come funziona la Dieta dei sette giorni
La dieta dei sette giorni è un regime alimentare leggero e a basso contenuto di sodio che permette di sgonfiarsi velocemente, combattendo la ritenzione idrica.
** 5 regole da seguire per combattere la ritenzione idrica tutti i giorni **
Si rivela adatta quasi a tutti perché è caratterizzata da proprietà depurative che migliorano le funzioni dei reni, del fegato e, in generale, di tutto l’organismo, tuttavia è necessario chiedere al proprio medico curante se questo regime alimentare è compatibile con il proprio stato di salute.
Ecco i consigli e gli alimenti che vi aiuteranno a perdere qualche taglia, smaltendo i liquidi in eccesso e, con essi, le tossine accumulate durante i mesi invernali.
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Quando va seguita la dieta dei sette giorni
Il periodo più adatto per incominciare la dieta dei sette giorni è la primavera-estate. Non appena si apre la stagione calda, la ritenzione idrica aumenta, motivo per cui un’alimentazione depurativa sarà un toccasana.
Inoltre in primavera una dieta detox aiuterà a smaltire tossine e scorie accumulate durante l’inverno, permettendo così di rigenerarsi in profondità in vista del periodo estivo.
Benché la prova costume alle porte invogli non poco a combattere la ritenzione idrica, qualsiasi periodo dell’anno in cui ci si senta gonfi è l'ideale per incominciare la dieta che drena i liquidi in una settimana.
Innanzitutto addio al sale
Il sale, specialmente quello raffinato, è il nemico numero uno da combattere. Eliminatelo completamente se volete risultati soddisfacenti in poco tempo oppure, se proprio non ce la fate a convertirvi all’insipido, sostituitelo con quello marino, con quello dell’Himalaya o con il gomasio.
Quest'ultimo è un prodotto della cucina asiatica che incomincia a diventare protagonista anche delle nostre tavole: si tratta di un preparato a base di sale marino, alghe e semi di sesamo tostati e tritati, perfetto per insaporire le pietanze in maniera gustosa e sana.
Altrimenti si possono usare le spezie (pepe di Cayenna, curry e peperoncino soprattutto); l’aceto, il succo di limone e le erbe aromatiche come basilico, origano, timo e salvia saranno perfetti.
Dite addio pure allo zucchero raffinato, anch’esso colpevole della ritenzione di liquidi e acerrimo nemico di qualsiasi dieta.
No alcool e poca caffeina
Banditi anche gli alcolici, ipercalorici e dannosi per la salute se consumati in eccesso. Il loro essere vasodilatatori, inoltre, favorisce la ritenzione idrica.
Anche le bevande ad alto contenuto di caffeina andrebbero dosate con parsimonia: il consumo di caffè, tè, karcadè e bevande come la cola va diminuito al minimo.
Cosa mangiare di mattina
Per incominciare la giornata in maniera detox, è bene bere due bicchieri di acqua tiepida, addirittura calda per chi la gradisse, aggiungendo il succo di mezzo limone spremuto fresco.
Questa buona pratica romperà il digiuno notturno in maniera ottimale, riattivando il funzionamento di ogni organo e risvegliando l’organismo in modo soft. Il limone e l’acqua calda avranno un effetto depurativo profondo, drenando le tossine in eccesso.
Mezz’oretta dopo il risveglio, preparatevi un frullato fresco.
Una ricetta perfetta è quella che integra un gambo di sedano, una pera, una fetta d’ananas, mezzo cetriolo, un goccio di latte d’avena e una spolveratina di zenzero tritato.
Cosa mangiare a pranzo
A pranzo potrete sbizzarrirvi con i seguenti menù, alternandoli per tutta la settimana in cui seguirete la dieta dei sette giorni.
Come primo, scegliete tra una minestra, una vellutata o un’insalata, in tutti i casi preparandole in casa e utilizzando verdure fresche poco condite.
Come secondo, via libera a carne, pesce, legumi e uova, da accompagnare a una ciotola di riso integrale al posto del pane.
Anche il dolce è consentito a fine pasto, da scegliere tra un frullato di mele, un paio di fette di ananas fresco oppure la gelatina con l’agar, presente in dessert come l’Aspic di frutta.
La merenda
Per merenda, concedetevi una tisana dalle proprietà diuretiche e drenanti.
Ottime quelle a base di betulla, uva, radice di tarassaco, menta piperita, curcuma, ribes nero e mirtilli.
Se un infuso non vi basta e volete uno spezza-fame più consistente, optate per uno yogurt magro oppure per un po’ di frutta fresca, scegliendo le varianti più amiche della linea. Ananas e uva saranno in perfetta sintonia con il mood drenante.
Se invece siete da verdura, mangiate un finocchio o un paio di carote.
Cosa mangiare a cena
Cenate il prima possibile per non appesantire l’apparato digerente durante le ore notturne, permettendogli così di depurarsi durante il naturale digiuno che avviene mentre si dorme.
Per questo motivo è bene anche cenare sempre con piatti molto leggeri, ad esempio minestre, vellutate, zuppe, insalate come primo e pesce, uova, formaggi freschi a basso contenuto di sodio e avocado come secondo.
Anche di sera, sostituite al pane una ciotola di riso integrale, per un apporto di carboidrati più sani e non salati.
Dulcis in fundo, come dessert potete mangiare una mela, una pera oppure un pugno di frutta secca, ad esempio noci e mandorle.
La migliore attività fisica per combattere la ritenzione idrica
Per un risultato a prova di prova costume, unite alla dieta dei sette giorni un po’ di attività fisica.
Ma non tutte le discipline sono consigliabili, anzi: gli sport di potenza, di tipo anaerobico, vanno evitati perché si basano su uno sforzo intenso prodotto in un breve lasso di tempo che porta alla formazione di acido lattico, un metabolita che con la cellulite va a braccetto.
L'acido lattico infatti forma tossine muscolari che intralciano la circolazione sanguigna e la conseguente ossigenazione dei tessuti, dunque evitate la corsa veloce, lo spinning così come il sollevamento pesi.
Gli impatti sul terreno che avvengono durante la corsa, inoltre, possono causare microlacerazioni alle membrane delle cellule adipose, peggiorando sensibilmente sul lungo periodo la texture a buccia d’arancia.
Scegliete invece l’attività fisica di tipo aerobico, di bassa intensità e di lunga durata: camminate, bicicletta e brevi nuotate sono le migliori amiche per combattere ritenzione e cellulite.
Il nuoto e l’acquagym uniscono poi due vantaggi: fanno bruciare più calorie grazie al movimento in acqua che richiede un consumo maggiore di energia e inolte esercita un benefico idromassaggio che stimola la circolazione sanguigna nello strato sottocutaneo, ossigenando i tessuti.
Ogni volta che si termina una sessione di nuoto o di camminata, è consigliabile lo stretching e qualche esercizio di respirazione da eseguire con le gambe in alto, per favorire il ritorno venoso e l’eliminazione delle tossine prodotte durante l’attività fisica.
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