La dieta Chenot è tornata alla ribalta e promette di far perdere fino a 5 chili a settimana e di portare benefici alla psiche: ecco come funziona
Si chiama dieta Chenot e deve il suo nome al padre putativo: Henri Chenot.
Dietologo alternativo rispetto a quelli normalmente intesi, Chenot mescola principi di medicina cinese, psicologia bioenergetica e naturopatia per stilare regimi alimentari benefici sia per il corpo sia per la psiche.
La dieta che ha battezzato è nata negli anni Ottanta ma adesso sta vivendo una seconda primavera, impazzando nei wellness hotel e nelle spa con l'allettante promessa di fare perdere fino a 5 chili in una settimana.
Ecco come funziona e cosa saperne.
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Che cos’è la Dieta Chenot
La dieta Chenot è una dieta personalizzata, a seconda del tipo di persona e del corredo genetico, tuttavia la base da cui parte è fissa: elimina del tutto i preparati a base di farina bianca e i prodotti contenenti zuccheri raffinati.
Per intenderci, parlando di cereali sono ammessi solamente gli integrali, in quanto salutari e benefici per la motilità dell’intestino.
Questa dieta non è solo orientata al raggiungimento di una silhouette migliore ma, secondo il suo inventore, servirebbe anche a gestire l’energia.
La dieta viene formulata pure sulla personalità: le persone allegre partono da una base alcalino ossidante, quelle più tendenti alla rabbia da una acido ossidante, gli eterni stanchi da una alcalino riduttrice e gli irrequieti da una acido riduttrice.
Ciascuna di queste basi porterebbe a problematiche diverse, rispettivamente problemi circolatori cardiaci, problemi epatici, ritenzione idrica, problemi arteriosi e calcoli. Una correzione dell’alimentazione riuscirebbe, secondo Chenot, a riequilibrare la base e quindi a migliorare le condizioni di salute.
Vengono prese in esame anche 9 zone del viso che sarebbero in grado di indicare gli organi più deboli da andare a ripristinare.

Si ingrassa a causa dell'accumulo di tossine
La disciplina su cui si basa la dieta Chenot e di cui fanno parte tutte le teorie del medico catalano-francese è stata battezzata da lui stesso come “biontologia”, letteralmente scienza dello studio della vita.
In questa materia rientrano tutti gli studi, gli esperimenti e le teorie basate sull'osservazione dei cambiamenti che l’organismo umano subisce con il trascorrere del tempo.
Perfino l’aumento di peso ha una giustificazione biontologica, secondo Chenot: sarebbe imputabile a uno squilibrio tra mente e corpo dovuto all’accumulo di tossine nell’organismo.

La prima fase della dieta Chenot
La primissima fase della dieta Chenot è quella della depurazione profonda.
Consiste in un periodo di circa 3 giorni di detox totale basato su un regime restrittivo in cui sono concessi solamente centrifugati di frutta e verdura.
Come cereali, solo il riso è ammesso in questo primo step dietetico, in quantità minime e cotto al vapore.

La seconda fase della dieta Chenot
La seconda fase coincide invece con la dieta vera e propria, da seguire per un minimo di 21 giorni fino a un massimo di 30.
Benché a ciascuna tipologia di persona vada applicata una dieta personalizzata, di base si parte sempre da un regime che mette in tavola tantissimi cereali integrali, pesce (in particolare pesce di acqua dolce, come il salmone), alimenti magri, frutta e verdura a volontà.
Inoltre ci sono alcune regole fisse che sono il fulcro del pensiero alimentare firmato Chenot: la frutta va mangiata prima del pasto; non bisogna bere mentre si mangia ma solamente fuori pasto; l’acqua va bevuta dopo averla bollita e sarebbe opportuno aggiungere qualche goccia di limone prima di consumarla; mangiare un piatto unico che sia a base di glucidi oppure di proteine; bere molti centrifugati di verdura e frutta fresca.
Evitare cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi, preferendo sempre la neutralità del tiepido.
Non abusare di sale e preferire quello marino è un altro dei precetti, così come non mangiare fuori pasto.
Importantissimo è anche utilizzare integratori come il germe di grano e il lievito di birra.

Cibi proibiti dalla Chenot
I cibi proibiti sono fondamentalmente i seguenti: grassi animali, selvaggina, carne di maiale, formaggi stagionati, latte e latticini grassi, tè, caffè, alcolici, tutto ciò che contiene zucchero raffinato e i preparati a base di farina bianca.
Dal riso bianco al pane bianco, tutto ciò che non è integrale a livello di cereali va bandito dalla tavola.
Il motivo risiede nel fatto che un eccessivo consumo di glucidi, soprattutto quelli a rapido assorbimento come lo zucchero raffinato e farina bianca appunto, spingerebbe il pancreas a liberare perecchia insulina per metabolizzarli.
Quelli in eccesso, non utilizzati come energia, vengono così trasformati in grasso adiposo, andando ad alimentare il girovita e le cosce.
Inoltre consumando cibi contenenti zuccheri raffinati e farina bianca scatterebbe un circolo vizioso per cui il cervello sente la carenza di glucidi (entrando in ipoglicemia) e ne richiede continuamente anche se questi non mancano affatto nell’organismo, anzi sono concentrati nelle cellule perché se ne è fatto largo consumo.
In poche parole, più zuccheri si mangiano più se ne vogliono.

Digiuno una volta all’anno
Sia che stiate seguendo la dieta Chenot sia che vogliate semplicemente garantire al vostro organismo un po’ di detox benefico, Henri Chenot consiglia caldamente di disintossicarsi da scorie e tossine praticando il digiuno per quattro giorni all’anno.
Quattro giorni non di seguito ma distanziati l’uno dall’altro in modo tale da non provocare carenze nutrizionali e scompensi importanti.
Solo 24 ore a base di centrifugati di frutta e verdura riusciranno, secondo Chenot, a depurare nel profondo il corpo, rigenerandolo e rinforzando così pure le barriere immunitarie.
Oltre al corpo, anche mente e spirito ne trarranno beneficio.

I benefici della Dieta Chenot
La dieta Chenot ha tanti estimatori innanzitutto perché i suoi risultati sono visibili in maniera notevole e in pochissimo tempo.
Da due a cinque chili in una settimana, dicono, ma dipende dal peso di partenza e dalle abitudini alimentari di chi la inizia.
Inoltre, seguendo le teorie della biontologia, si dovrebbe raggiungere anche un equilibrio psico-fisico utile a eliminare non solo il sovrappeso ma pure lo stress e la spossatezza (spesso correlate al grasso in eccesso).
E le regole base per cui vanno eliminati tassativamente gli alcolici e gli spuntini fuori pasto sono una manna per chi vuole ritrovare peso forma e benessere generale, così come lo è la ricchissima colazione, il pasto che Chenot considera il più importante e che deve pertanto essere pantagruelica e sana, a base di frutta e cereali.
Interessante è poi il messaggio secondo il quale l’alimentazione corretta va legata a una visione generale di benessere psicofisico che coniuga psicologia, nutrizione e attività fisica.
Questa dieta risulta particolarmente benefica per chi soffre di disturbi allo stomaco, intestino, ansia, stanchezza generale e depressione.

Le controindicazioni della Chenot
La dieta Chenot non può essere assolutamente una dieta fai da te: chi decide di seguirla deve rivolgersi ai centri e ai medici specializzati in questo regime d’alimentazione.
Questa dieta si basa su teorie distanti da quelle tradizionali della medicina occidentale, legate alla biontologia e frutto dell’influenza di filosofie orientali.
Secondo alcuni, poi, questo tipo di alimentazione si basa su un’errata ripartizione dei macronutrienti, essendo sbilanciata a favore dei carboidrati e poverissima di proteine e lipidi.
Infine l’eliminazione totale di cibi contenenti grassi saturi è per molti eccessiva perché nessun alimento andrebbe eliminato del tutto ma semmai integrato in quantità limitate nella dieta.

Chi è Henri Chenot
Henri Chenot è da molti considerato un guru dell’alimentazione e del benessere in generale. Non si tratta come abbiamo detto di un dietologo ma di un dietista alternativo che mescola ingredienti di psicologia, antropologia, medicina cinese, fitoterapia, talassoterapia, cromoterapia e aromaterapia.
Nel 1980 ha inaugurato il primo cosiddetto Spazio Henri Chenot – Centro Cura a Solda, in Alto Adige, seguito dall’Espace Henri Chenot Centro Cura di Merano.
Si tratta di centri di recupero del benessere psicofisico totalmente ispirati alle teorie di Chenot, messe per iscritto per la prima volta nel libro La dieta energetica (1984) e da allora continuamente aggiornate e seguite da molti fan, appartenenti all'upper class in primis.
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