Cosa mangiano i nobili: i piatti preferiti dai Windsor (e non solo)
Dalla tavola piena di lenticchie per il piccolo George agli hamburger mangiati di nascosto da William, ecco i cibi preferiti dai Windsor e amici
Una colazione da Re, un pranzo da Principe, una cena da Povero, questo è il detto che da secoli ci propinano i nutrizionisti per inculcarci meglio le buone abitudini da tenere a tavola.
Ma il proverbio non funziona se si tratta della dieta dei Reali. Ce lo vedete il principino George fare una cena da Povero?
Sembra una battuta suggellata dal celebre tormentone web Baby George ti disprezza, eppure è tutto vero o, meglio: è tutto reale. In primis, lo è il palato della crème de la crème nobiliare.
Dalla carne con tartufi amata da Luigi XIV ai macarons per cui perdeva letteralmente la testa Maria Antonietta fino ad arrivare al frigorifero di casa Windsor, pieno zeppo di torta al cioccolato per cui va matta la nonna e di piatti vegetariani speziati che mandano in sollucchero Kate, ecco tutte le portate da inserire in un Menù principesco.
Ma alla portata di tutti: a parte i tartufi di Luigi XIV, infatti, non aspettatevi aragoste e zafferano. Anche i nobili mangiano come i comuni mortali. E Baby George disprezzerà pure tutti i "poracci" ma intanto si abbuffa di lenticchie, mica di caviale!
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Queen Elizabeth: torta al cioccolato con i biscotti
Partiamo da casa Windsor per sbirciare nel frigorifero reale.
Lo scompartimento più in alto è riservato ovviamente a chi siede sulla punta della piramide alimentare di casa: la Regina.
L’attrazione più celebre di Londra, quella che batte di gran lunga il Museo Egizio ossia la mitica Elisabetta, sembra preferire al trono la sedia della tavola, quella su cui si concede coccole gastronomiche tali da coronare una giornata degna della corona.
Sua Maestà fa colazione a base di cereali e frutta (solo di stagione, vade retro fragole a gennaio!).
Ama molto il pesce e il pollo grigliato, che solitamente consuma con un contorno di verdure. Per il pranzo della domenica, sceglie sempre la parte ben cotta dell’arrosto poiché non va matta per la cottura al sangue. Niente aglio né cipolla, sì a un bicchiere di vino o di champagne e sì pure a un cicchetto di gin e Dubonnet con fetta di limone e ghiaccio.
Ma ciò per cui va il visibilio è la torta al cioccolato con i biscotti, alla cui tentazione non riesce a resistere.
God Save The Queen’s Silhouette!
Principe George: lenticchie
Alla mensa della scuola il più vorace mangiatore di lenticchie è lui: Baby George.
Chissà se anche quando compirà diciott’anni verrà chiamato ancora Baby George, fatto sta che a furia di mangiare cose così sane il Principino adorato da tutti sta crescendo a vista d’occhio.
La pazzia del Principe George sta alla lenticchia come la tentazione della Regina sta alla chocolate cake. Ma, da vero nobiluomo qual è, non tutte le lenticchie fanno brodo per George: il nobilbambino più famoso della Terra mangia solamente la varietà francese, più precisamente le lenticchie di Puy-en-Velay.
Un po’ di snobismo ci sta, come il cacio sui maccheroni. Ma alla fine il piccolo George è anche un bambino normalissimo che, come tutti, accetta caramelle. Mai da sconosciuti nè da paparazzi, però!
Kate Middleton: piatti vegetariani super speziati
In casa Windsor il salutismo è all’ordine del giorno, esattamente come i piatti vegetariani della Duchessa di Cambridge.
La Kate che è riuscita a mettere in ombra la First Lady Kate inglese che regnava prima di lei (la Moss) detta regole non solo nel guardaroba delle britanniche più chic ma anche nella dispensa: il suo virtuoso vizio dei superfood, degli ingredienti naturali e degli intrugli speziati ha contagiato tutto il Reame, stregando addirittura scettici come il suocero Carlo.
Di certo con il suo avvento a corte il junk food non regna più a Windsor.
E a nessuno della Royal Family è concesso uno sgarro, neanche se si chiama Mc Royal Deluxe. Tantomeno Burger King, troppo maschilista in una famiglia matriarcale come quella di The Queen.
Principe William: hamburger, uova e bacon
Quindi casca male il povero William, che va pazzo per gli hamburger ma sua moglie lo tiene a stecchetto nutrendolo a insalatine e quinoa.
L’ex chef della Royal Air Force, Gareth Matheson, ha rivelato che lo spuntino di mezzanotte preferito dal principe è proprio l’hamburger. Durante i turni di notte di addestramento come pilota, in cucina gli preparavano hamburger di agnello con uova fritte, bacon, formaggio, salsa alla menta e paprika. Insomma: si faceva il suo personale Royal Deluxe di nascosto da Kate!
Principe Harry: pizza, patate con mozzarella e flan di banana
Anche il secondogenito di casa Windsor va pazzo per il junk food, primo fra tutti la pizza.
Sugli altri due gradini del podio si piazzano patate ripiene con mozzarella e flan di banana, anche se tutte queste ghiottonerie sono solamente un pallido ricordo per lui: secondo un articolo del Daily Mail, adesso Harry segue una dieta senza latticini, per tenersi in forma e non sfigurare al fianco delle curve pericolose di Meghan.
Diana: peperoni ripieni e pollo
L’indimenticabile Principessa Diana seguiva un’alimentazione Low Carb, consumando raramente pasta e riso. Anche i grassi erano ridotti al minimo, come la sua silhouette sempre impeccabile dimostrava chiaramente.
Se nelle famiglie normali il problema del post divorzio è “I figli con chi stanno?”, in quelle reali esiste un’altra battaglia legale ugualmente importante: quella per decidere a chi va l’affidamento del cuoco.
Alla fine Darren McGrady, royal chef di palazzo, ha seguito fedelmente la sua padrona, trasferendosi con lei a Kensington Palace. Qui, come ha dichiarato, preparava a Diana golosità rigorosamente ipocaloriche.
Nella dispensa di Diana Spencer non dovevano mai mancare gli ingredienti per cucinare peperoni ripieni e pollo in ogni salsa.
Maria Antonietta: brodo, salmone e torte
La celebre consorte di Luigi XVI (talmente rockstar antelitteram da offuscare con il suo nome quello del marito, che non si è mai filato nessuno) era solita bandire banchetti luculliani e concedersi sregolatezze fatte di macaron e croissant a ogni ora.
Così la cultura pop (assieme all'ufficio marketing dei macarons Ladurée) ha tramandato l’immagine di Marie Antoniette ma la prima regola della crociata contro le Fake News è: mai fidarsi del popolo. E figuriamoci degli uffici marketing!
Quella contro il popolo è una frase che pronuncerebbero le labbra di Maria Antonietta, ancora unte di salmone o inumidite di zuppa, due delle pietanze che la regina consumava quasi quotidianamente.
Se nelle vene dei popolani il colesterolo è addirittura in forma di stalattiti o stalagmiti (anche qui non abbiamo ancora capito bene la differenza), nel sangue blu scorre poco grasso e soprattutto buono.
La dieta di Maria Antonietta non va sotto l’etichetta “grasso che cola” ma semmai “Omega-3 che colano”: mandorle, semi di sesamo e girasole, salmone e quinoa, ecco le sanissime leccornie che le facevano gola. Prima che gliela tagliassero.
A stilare una esaustiva lista della spesa degna di una dispensa targata Versailles ci ha pensato il libro La dieta di Maria Antonietta: mangiare torte perdendo peso della scrittrice inglese Karen Wheeler. Oltre a quanto già citato sopra, ricordatevi di riempire il carrello di petto di pollo, verdure miste, brodo di pollo o di vitello e zuppe di verdura.
In accordo con i consigli impartiti dal dietologo di corte Mabel Blades all’allora première dame di Francia, concedetevi pure un bicchiere di vino rosso a pasto (che in oltralpe è più sacro della baguette).
Luigi XIV: carne e tartufi
Re Luigi aveva naso per i cibi da mille e una notte, lo dimostra il suo amore sfegatato (anzi: stomacato) per i tartufi. Bianchi o neri che fossero, Luigi XIV si faceva delle scorpacciate per cui oggi non basterebbe la Mastercard Gold per saldare il conto.
Oltre alla suddetta prelibatezza, lo Stile Luigi XIV annovera come principe d’arredamento ornamentale del piatto la carne: la corte di Francia si dimostrava ben poco vegan friendly, avvezza com’era a pantagruelici pranzi a base di viande de porc, de bœuf o de mouton.
Cruelty free zero, povere bestie. Ma un po’ di rivincita, per quel che conta, almeno ce l’hanno avuta: quasi tutti gli esponenti dell’entourage capetingio o merovingio o carolingio (non abbiamo ancora capito bene la differenza) si sono beccati la gotta.
Se volete approfondire il menù della corte dei due Louis più celebri della storia (dopo Vuitton, ovvio), è appena uscito il libro A tavola coi re. La cucina ai tempi di Luigi XIV e Luigi XV (di Francesca Sgorbati Bosi, edito da Sellerio).
Ve ne darà un assaggio.
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