Le colombe artigianali più buone della Pasqua 2021 (da ordinare online e ricevere a casa)

Sarà un’altra Pasqua particolare ma di sicuro non mancheranno uova e colombe artigianali a portare un po' di dolcezza nei giorni di festa.
Abbiamo selezionato le migliori proposte da tutta l’Italia: uova e colombe artigianali da ordinare online e ricevere direttamente all’indirizzo desiderato.
Ce n’è per tutti i gusti. Dalla colomba classica alle più creative, con l’aggiunta nell'impasto di ingredienti selezionati, glassature e guarnizioni.
La scelta è ardua (anche) per chi gli appassionati di uova al cioccolato: dai più “semplici” al latte o fondente, bianco e rosa, alle opere d’arte dipinte a mano, fino ai pralinati e ai crunchy con mix di frutta secca.
E per chi oltre a cercare “il buono” vuole anche fare “del bene”, non mancano nella nostra selezione alcune uova e colombe solidali per offrire un aiuto a chi ne ha bisogno.
Uova e colombe artigianali: le più buone da ricevere a domicilio
La colomba "Originale" di Italo Vezzoli
La Colomba di Italo Vezzoli viene prodotta con lo stesso lievito madre con cui nonno Guido iniziò a panificare nel 1920.
È il risultato di una lenta lievitazione di oltre 36 ore e frutto di una combinazione accurata di ingredienti di prima scelta e tecnica.
Il suo punto di forza è nella sua leggerezza, di cui gli alveoli pronunciati ne sono la testimonianza visiva.
Nella versione “Originale” è senza canditi né uvetta. Perché invece di aggiungere, il maestro dei lievitati ha preferito sottrarre per valorizzare l’impasto. Ma, quando si dice Less is more! basta un assaggio per coglierne l’aroma e tutto il gusto genuino e artigianale.
La colomba di Italo Vezzoli è in vendita in esclusiva da Eataly Milano Smeraldo.
Per ordinarla online basta un click QUI
Le colombe artigianali al tè verde e fragoline di bosco della Pasticceria Mannori, Prato
Dall’amore per l'estetica e per il buon gusto del pasticcere e titolare Luca Mannori, nascono le sue dolci creazioni pluripremiate a concorsi di fama nazionale e internazionale.
Vincitrice della medaglia d’oro Accademica, la colomba al tè verde e fragoline di bosco è un classico della selezione Mannori.
Il soffice impasto, realizzato senza fretta, è profumato al tè verde e arricchito con fragoline di bosco semi candite. Servono tre giorni di lavoro perché il lievitato acquisti tutta la sua morbidezza. Al resto pensano le materie prime tutte Italiane e il tocco prezioso di un amico fidato: il lievito madre, dolce e forte al punto giusto, che Luca custodisce e cura costantemente ogni giorno.
La si ordina QUI
Uova e Colombe della storica Fabbrica del Cioccolato Gay-Odin, Napoli
Abilità artigiana, ingredienti 100% naturali e ricercatezza estetica distinguono le uova e le colombe artigianali della storica Fabbrica del Cioccolato Gay-Odin. In entrambi i casi il protagonista è il cioccolato.
Da oltre un secolo, i maître chocolatier dello storico brand partenopeo lavorano a mano il migliore cacao al mondo, di provenienza centro-americana, senza l’aggiunta di addensanti o stabilizzanti.
Per questa Pasqua, la colomba con impasto Offella è disponibile in tre versioni senza canditi: ricoperta di glassa fondente; farcita con piccole pepite di cioccolato; o ricoperta di Cioccolato Foresta (nella foto a sinistra).
Quanto alle uova, tra le novità di quest’anno ci sono l’uovo di cioccolato al latte e noci di Sorrento; il fondente ricoperto di granella di pistacchi siciliani (nella foto in alto a destra); e quello al latte rivestito con nocciole piemontesi IGP (nella foto in basso a destra). Non mancano le uova ricoperte di Cioccolato Foresta, quelle al gusto gianduia (disponibili nella versione al latte o fondente); l’extra fondente con fave di cacao tostate; l’uovo al cioccolato fondente senza zuccheri aggiunti; e il fondente al peperoncino, caratterizzato da un gusto piacevolmente inebriante.
Per averli - in tutta Italia e nel mondo - basta ordinare QUI
La colomba (e il panettone) di Pasqua di Simone De Feo, Reggio Emilia
Non nascono in una pasticceria, bensì in una gelateria. E non dalle mani di un pasticcere, ma dal genio creativo di un gelatiere. Lui è Simone De Feo, talentuoso gelataio di Reggio Emilia, famoso per il suo gelato ma anche per i lievitati.
Per questa Pasqua nella sua Cremeria Capolinea propone tre varianti di colombe artigianali, preparate secondo tradizione: la classica con farcitura di canditi all’arancia e una croccante copertura di glassa alla mandorla; al cioccolato, farcita con canditi all’arancia, gocce di cioccolato e una glassa al gianduia; e la colomba al pistacchio, con una farcitura di canditi all’amarena e ricoperta da una glassa al pistacchio.
Alla colomba, aggiunge il Panettone di Pasqua, il primo di una collezione limited edition ispirata alla stagionalità, che per queste festività si offre in un impasto profumato alla nocciola con note di fiori d’arancio e di cioccolato bianco.
Novità vera di questa Pasqua è la CapoBox Happy Easter, una box dal pack contemporaneo, ispirato al lettering futurista, che contiene il Panettone di Pasqua (nel formato da 500g), il babà in vaso cottura nato su ispirazione del dolce pasquale per eccellenza, la pastiera napoletana e la sbrisolona classica, omaggio alla tradizione mantovana.
Per averli basta ordinare QUI (fino al 28 marzo)
L’Uovo Rotto dello chef Antonio Zaccardi
Uovo rotto si ispira all’arte giapponese del Kintsugi, ovvero la ricostruzione di ceramiche rotte utilizzando un impasto dorato che ridà all’oggetto la funzione perduta e una nuova bellezza.
Le uova rotte sono state dipinte utilizzando questa tecnica in una serie limitata e sono tutte pezzi unici. Il packaging, progettato da FreeJungle, è una serigrafia oro su fondo bianco e ogni box è numerato.
L’uovo è a base di cioccolato Extra Bitter Blend al 70% di cacao aromatici, provenienti dall’Ecuador e dal Venezuela, e zucchero italiano. Leggere note di tabacco e cuoio definiscono la personalità di questo cioccolato; la discreta acidità è equilibrata dalle note intense di cacao tostato. All’interno, non manca la sorpresa: un ovetto di cioccolato Extra Bitter Blend al 70% di cacao con un morbido ripieno alla mandorla di Sicilia salata.
Il progetto nasce dal bisogno di condividere le riflessioni che questo momento storico ha generato, e di renderle un messaggio positivo di speranza per tutti. Parte del ricavato della vendita sarà devoluto alla cooperativa sociale Made in Carcere, fondata nel 2007 da Luciana delle Donne. Il progetto realizza prodotti d’abbigliamento ed accessori confezionati da donne al margine della società: 20 Detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo di un definitivo reinserimento nella società lavorativa e civile.
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La colomba nocciolata di Pasticceria De Vivo, Pompei
Una novità e un omaggio alla nocciola tonda di Giffoni, nota per il suo sapore aromatico e la polpa bianca molto consistente. L’ impasto della colomba nocciolata firmata da De Vivo sa di nocciola, è arricchito con pezzi di cioccolato al latte e fondente e farcito con ganache alla nocciola e infuso agli agrumi. Il tutto, ricoperto con cioccolato bianco e granelle di nocciole di Giffoni.
Sessant’anni e due generazioni dopo, la storica pasticceria partenopea continua a offrire gli intramontabili gusti che hanno reso la sua firma riconoscibile.
Tra questi, i lievitati gourmet come la Colomba Carciofo, un impasto salato con pezzi di carciofo campano, prezzemolo, sale, aglio, pepe e peperoncino -, ispirata al “carciofo arrostito”, che in Campania per tradizione viene consumato il lunedì di “Pasquetta”; la Colomba ‘Nzogna e Pepe, un impasto lievitato, arricchito con sugna, pepe, pancetta, pecorino, capocollo, salame, aglio e peperoncino, che si ispira al “Casatiello sugna e pepe” immancabile sulla tavola pasquale napoletana e consumato il Sabato Santo e il lunedì di “Pasquetta”.
E infine la Colomba Pesto e pomodoro, impasto lievitato, salato e arricchito con basilico, pomodori campani secchi, aglio e peperoncino, che si ispira al condimento tradizionale italiano che esclama: “That’s Ammore!”.
Per un ricco assaggio delle prelibatezze De Vivo, le Scatole Regalo contengono formati speciali (da circa 400 gr) di Colomba, Pastiera Napoletana, Casatiello Rustico ‘Nzogna e Pepe, Carciofo Arrostito, attraverso i quali è possibile fare una degustazione del meglio del prime del territorio.
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L’uovo sottovetro de La Molina, Quarrata (PT)
L’idea è semplice, un uovo ripieno di crema gianduia protetto dal vetro, da consumarsi come un uovo alla coque. Innovativo e geniale, nel tempo la linea si è arricchita con nuovi gusti e con edizioni speciali.
Oggi sono disponibili: il Bianco, un uovo di cioccolato bianco con granella di cacao caramellato, ripieno di crema gianduia fondente (nella foto); il Fondente, un uovo di cioccolato fondente 64% cacao min. ripieno di crema gianduia fondente; l’Oro, un uovo di cioccolato biondo con granella di cacao caramellato ripieno di crema gianduia al latte salata; il Pistacchio, un uovo di cioccolato bianco e granella di pistacchio, ripieno di crema di pistacchi.
Frutto della creatività, maestria tecnica e di quel pizzico di follia che da sempre è alla base delle scelte dell’azienda toscana, che ha nella lavorazione artigianale del cioccolato di alta qualità la sua ragione di vita, l’uovo sottovetro è stato premiato come miglior packaging del prodotto internazionale, nella sezione dolci, alla fiera di Colonia nel 2015.
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Cioccolato, agrumi e sapori esotici, la Pasqua firmata Sal De Riso
Due gustose novità affiancano i rinomati cavalli di battaglia del Maestro Pasticcere della Costiera Amalfitana per le celebrazioni pasquali.
La nuova colomba Sol Levante (nella foto) è un viaggio profumato tra Italia e Giappone. Gli agrumi sono l’anima di questo dolce: mandarino, pompelmo rosa e limone vengono contaminati dall’agrume giapponese. La soffice pasta lievitata, senza cubetti di arance candite e glassa di mandorle, è farcita con ananas semi candita, fragole Candonga e Inspiration Yuzu Valrhona.
La seconda novità è la colomba I tre cioccolati gianduia, risultato della fusione fra la nocciola e tre differenti tipologie di cioccolato: bianco, fondente e al latte. Anch’essa senza cubetti di arance candite e glassa di mandorle, è farcita con crema al gianduia e gocce di cioccolato bianco, al latte, fondente uniti alle nocciole.
Le due novità affiancano le altre proposte pasquali del Mastro Pasticcere campano: dalle colombe classiche alle rivisitate, senza scordare quelle farcite.
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L’uovo Tiramisù de La Perla di Torino
Uova di cioccolato decorate a mano, ma anche colombe artigianali declinate in tante varianti creative. Ma la novità della Pasqua 2021 è l’Uovo Tiramisù. Una creazione realizzata strato per strato dagli artigiani piemontesi con i migliori ingredienti del territorio.
Cacao, caffè e mascarpone si intrecciano in questo goloso uovo di cioccolato al gusto Tiramisù. Extra bonus, una dolce sorpresa: gli irresistibili tartufi di cioccolato che hanno reso La Perla di Torino famosa nel mondo.
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La colomba “Innovazione” di Claudio Gatti di Pasticceria Tabiano
La nuova colomba, in produzione limitata, è un prodotto salutistico, che non dimentica il gusto e la dolcezza. Frutto di tanti anni di esperienza e ricerca di Claudio Gatti, presidente dell'Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano.
Un blend di grani antichi e farine biologiche delle coltivazioni della Food Valley di Parma, a cui si aggiungono zuccheri biologici integrali naturali, burro e uova bio.
Nell’impasto anche semi di zucca, lino, papavero, girasole e altri semi, selezionati per le importanti proprietà nutritive. Un prodotto quasi totalmente bio, addolcito con cioccolato bianco biologico aromatizzato alla vaniglia e impreziosito da una spolverata di semi decorticati che si trovano anche all'interno.
Il dolce lievita 36 ore ed è povero di grassi: solo l'11,3% contro il disciplinare del 16% minimo di contenuto lipidico per l'uso del termine panettone, per la formula natalizia. Una vera “innovazione”, come dice il nome stesso, firmata da un maestro della ricerca nel campo dolciario.
Per riceverla a casa basta prenotarla allo +39 0524 565233 o via email a [email protected]
Le Uova Esotiche e le colombe di Pasticceria Martesana, Milano
In questa Pasqua in cui viaggiare sarà più difficile, le coloratissime uova di cioccolato in stile cartoon, dalle fantasie e decorazioni esotiche, fanno sognare mete lontane.
Fragolosona, Cioccococco e Martesananas, sono realizzate in finissimo cioccolato fondente Valrhona al 55%, interamente a mano dai Maestri di Martesana. Fragolosona è uovo che assume le sembianze di una grande fragola rossa su una base di croccanti tavolette di cioccolato; Martesanas un distinto ananas dal monocolo in stile dandy; e Cioccococco è a forma una noce di cocco con tanto di cannuncia e fiorellini hawaiani.
Accanto alla linea delle superdecorate non mancano le proposte più classiche, come le uova decorate e quelle lisce.
Per chi vuole limitare l’apporto di zuccheri, le uova senza zucchero al latte o fondente, dolcificato con burro di cacao e massa di cacao diventano un dolce dal sapore intenso e unico.
Ad accrescere la ricca proposta di lievitati di Martesana, novità di quest’anno è la limited edition Colomba Pistacchio e Cioccolato, creata insieme ad Acadèmia, scuola digitale dedicata al mondo della cucina. Uno speciale lievitato realizzato in soli 500 pezzi, dove la dolcezza della ganache alla crema di pistacchio e cioccolato si sposa con la copertura di cioccolato fondente e con la croccante granella di pistacchi.
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La colomba al pistacchio KM0 di Bonfissuto, Canicattì (AG)
Nel solco della tradizione siciliana, la colomba al pistacchio di Bofissuto è un prodotto a lievitazione naturale, realizzato con copertura di cioccolato bianco e pistacchi siciliani interi a KM0.
Il laboratorio dove lavorano i due giovani fratelli Vincenzo e Giulio Bonfissuto, infatti, si trova all’interno di un pistacchieto di 800 mq, in aperta campagna, tra vigneti e mandorleti.
Nella confezione, insieme con la colomba, c’è anche un vasetto di crema di pistacchio di Sicilia da spalmare sul lievitato.
Il dolce di Pasqua rientra nella campagna di crowdfunding per finanziare il progetto “Adotta un pistacchio”: con l’acquisto della colomba è possibile sostenere un pistacchieto di antichi alberi a Canicattì, una piccola riserva d’oro verde che sta prendendo vita grazie al contributo di tanti piccoli sostenitori.
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Il N’uovo in tutte le sue varianti di Guido Gobino, Torino
La linea di Uova di Pasqua by Guido Gobino è caratterizzata dall’unicità del N’Uovo, un uovo pasquale dalla forma unica. Il design è stato sviluppato nel 2008, in occasione di Torino Design Capital e, da allora, sigla la Pasqua con la sua linea originale.
Oltre al N’uovo classico, i soggetti di quest’anno giocano con diverse texture di cioccolato e le note calde dell’oro. L’uovo più colorato riprende la tecnica artistica del dripping, restituendo note di colori pastello in un gioco di gocce e spruzzi variopinti.
E poi ci sono i due N’uovo granellati - in versione fondente con il 63% di un blend di cacao Aromatici del Sud America e al latte finissimo, e al latte della filiera alpina piemontese - arricchite, attraverso un processo artigianale, con uno strato di granella di nocciola Tonda e Gentile Trilobata ricoperta di un sottile velo di cioccolato. Super cool e divertente è il N'uovo occhio di bue, a base di cioccolato fondente con il 63% di cacao aromatici e una spiritosa decorazione (nella foto, il primo a sinistra).
Per ogni spedizione è possibile inserire un messaggio personalizzato che sarà stampato su una card a tema pasquale.
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La colomba Persica di Vincente Delicacies, Bronte
Per questa Pasqua Vincente Delicacies lancia la colomba artigianale Persica, dall’impasto morbidissimo con pesca candita e gocce di cioccolato extra fondente al 70%.
La delicatezza e il profumo della pesca, il sapore inteso delle gocce di cioccolato fondente, e infine una glassatura di zuccherini e pistacchi sono la dedica del pasticcere alla sua Sicilia e… al pistacchio, rigorosamente di Bronte DOP.
Tutti i lievitati Delicacies - e sono tanti! - sono incartati a mano da donne del territorio: l’80% del personale di Vincente Delicacies, infatti, è composto da manodopera femminile.
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L’Easter BOMB di Paolo Griffa
Paolo Griffa lancia Easter Bomb, una bomba di uovo di Pasqua provocatoria, deliziosa, esplosiva (ma ovviamente innocua).
La pièce accenna al mondo dei cartoon, un universo colorato e buffo. Easter Bomb ha la forma di una bomba, completa di miccia, ed è disponibile in due colori, che corrispondono a due diversi gusti: la Ganache al pralinato nocciola, nocciole piemontesi IGP, Pailleté Feuillatine e zucchero effervescente per la versione grigia; o la Ganache al caffè e pralinato nocciola, chicchi di caffè Jamaican Blue Mountain, Pailleté Feuillatine e di nuovo zucchero effervescente per quella rossa.
Per scoprirne l’interno scoppiettante serve il martello in legno presente nella confezione. Sia il martello sia la base dell’uovo sono oggetti artigianali, realizzati dal falegname valdostano Giorgio Denarier (che possono essere poi riutilizzati come schiaccianoci).
Come ogni uovo di Pasqua che si rispetti, non manca la sorpresa: in 4 delle Easter Bomb di Paolo Griffa ci sarà il Golden Bomb Ticket, che proprio come nella Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka permetterà ai vincitori di godere di un pomeriggio in Val Ferret, alla scoperta delle erbe spontanee e di un Pic Nic bucolico.
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Colomba con le albicocche "Pellecchiella" del Vesuvio di Pasticceria Panzera, Milano
Dolcissime, sode e succose, le albicocche "Pellecchiella" del Vesuvio sono la novità di Pasqua della storica pasticceria milanese.
Aggiunte a pezzettoni, esaltano il profumo e la dolcezza dell’impasto, morbido e umido al punto giusto. La glassa, invece, cosparsa di zucchero a velo e mandorle filettate che assumono in cottura un colore dorato, rende croccante ogni fetta.
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L’uovo Ruby di Zaini Milano
Tra le Uova di Pasqua firmate Zaini Milano, il più ricercato è sicuramente l’Uovo Ruby: 600g di puro cioccolato rosa dal vellutato sentore di frutti di bosco, prodotto naturalmente da fave di cacao ruby, senza coloranti né aromi aggiunti, racchiuso in una confezione realizzata a mano con fiocco di carta di riso e tulle.
Nel mondo di Zaini non mancano poi il classico fondente ma in versione extra dark con granella di nocciole, o l’Uovo di finissimo cioccolato al Latte. Al piacere del cioccolato, si aggiunge quello della sorpresa, sempre ricercata e immancabile in tutte le uova.
La chicca in più: ordinando direttamente allo storico negozio meneghino, solo per le consegne a Milano lo speciale delivery è fatto dal personale della Zaini, che viaggia in cittá su una FIAT 1100 d’epoca -classe 1949- adibita a furgoncino, con cambio a doppietta e motore originale, ma a basso impatto ambientale grazie al gpl.
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La colomba farcita con crema di pistacchio di Bronte DOP di Pistì
L’azienda brontese, tra i maggiori produttori di pistacchio di Bronte DOP, torna con la sua colomba a lievitazione naturale, farcita con crema al pistacchio siciliano e ricoperta di voluttuoso cioccolato bianco o cioccolato fondente.
Il pistacchio di Pistì nasce a Bronte, alle pendici del maestoso Etna, e affonda le sue radici nella lava. Unico e dall’aroma inconfondibile, viene coltivato e lavorato nella fertile terra siciliana. Pistì dedica costante attenzione all’uso di materie prime di qualità e alla loro lavorazione, e mette al primo posto il rispetto per l’ambiente.
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L’uovo Astrazione e Red&White di Bodrato, Novi Ligure (AL)
I best seller Bodrato, custoditi nelle eleganti confezioni a vista e disponibili in tre grandezze (small, medium, large), sono la certezza che, nonostante tutto, sarà una Pasqua golosa.
Dall’Uovo Astrazione macchiato di rosso, verde, blu, giallo, rosa, al Red&White (nella foto al centro), ispirato al design contemporaneo con due pennellate rosse su sfondo bianco. Fino al master pièce, l’Uovo Faber, chic ed elegante con la spennellata a mano di cioccolato color oro, i decori e i fiorellini di zucchero.
A cui di aggiungono due novità: l’Uovo Boero, a base di cioccolato fondente 60%, con amarene di Bagnaria candite, pungenti e dolcissime, e all’interno piccoli boeri preparati secondo l’originale ricetta piemontese; e l’Uovo Pistacchio, dove la sapidità e il gusto del principe della frutta secca valorizzano il cioccolato per un uovo verde sgargiante, fragrante e ricco, preparato con una prima base di fondente di pasta di pistacchio, ricoperta di cioccolato bianco al pistacchio e granella.
Il buono che fa anche del bene: con le uova di Bodrato si sostiene il progetto Dream della Comunità di Sant’Egidio per offrire cure gratuite, educazione sanitaria e assistenza pediatrica per la lotta all'Hiv e Aids in 50 centri nell’Africa Subsahariana. Basta un piccolo contributo all’Associazione pr ricevere l’Uovo di cioccolato Bodrato, al latte o fondente.
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Le colombe artigianali e le uova decorate di Marchesi 1824, Milano
Il più celebre dolce della tradizione pasquale è realizzato dalla storica pasticceria milanese con una ricetta che rispetta l’antica tradizione, unendo a una sapiente lavorazione, la lenta lievitazione con lievito madre e una selezione di materie prime di eccellenza.
Le uova, disponibili in vari formati e gusti - al latte, fondente, cioccolato bianco - sono semplici o finemente decorati a mano.
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La colomba tradizionale di Pasticceria Cova Montenapoleone, Milano
La storica pasticceria di Milano sforna una Colomba Tradizionale frutto di un’accurata selezione di materie prime d’eccellenza e di un processo produttivo artigianale, che rispetta i tempi di una lunga lievitazione.
Confezionata manualmente in colori assortiti primaverili, è disponibile in incarto classico o in elegante cappelliera.
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L’Uovo solidale a favore dell’Associazione VIDAS
Per chi cerca il buono che fa anche del bene, Pasticceria Martesana e Cosaporto propongono l’Uovo solidale a favore dell’Associazione VIDAS.
Metà al latte e metà fondente, l’uovo racchiude la sorpresa più bella: il sorriso di un bambino.
Per ogni uovo acquistato, 10 € saranno donati in beneficenza a VIDAS a sostegno del progetto “Casa Sollievo Bimbi”, la struttura milanese che accoglie i bimbi affetti da gravi patologie e che necessitano di cure palliative pediatriche, regalando ai piccoli ospiti un luogo caldo e confortevole per condividere con la famiglia il periodo del ricovero.
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L’Uovo e la colomba solidale di CasAmica Onlus
La Pasqua si fa più dolce e solidale con la colomba e l’uovo di cioccolato dell’associazione CasAmica Onlus, un aiuto concreto a chi affronta la prova della malattia lontano da casa.
La Colomba Classica con cubetti di arancia candita, granella di zucchero e mandorle intere è frutto dell’alta qualità pasticcera del marchio Giovanni Cova & Co. È disponibile nei formati da 750 grammi e nella versione mignon da 100 grammi.
Per grandi e piccini, poi, ci sono le classiche uova di Pasqua: quest’anno ancora più eleganti nella loro innovativa confezione regalo in cartone. 150 grammi di pregiato cioccolato artigianale fondente o al latte che nascondono una sorpresa speciale. Un cartiglio personalizzato all’interno della confezione testimonierà la scelta solidale a sostegno dell’accoglienza dei malati costretti a curarsi lontano da casa e delle loro famiglie.
Per i golosi meno tradizionalisti, arriva la nuova versione del biscottone di CasAmica: una frolla decorata con glassa colorata, disponibile nella classica forma a casetta o nella nuova forma a simpatica gallinella. Ogni confezione contiene un biscotto da 90 grammi, senza latte e derivati e con solo coloranti naturali.
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A che ora cenare in inverno per restare in forma e in salute

Quando le giornate si accorciano e il buio cala già nel tardo pomeriggio, anche le nostre abitudini alimentari subiscono una sorta di mini rivoluzione stagionale. È il periodo dell’anno in cui ci sentiamo più stanchi, più affamati e spesso anche più inclini a spostare la cena sempre più tardi, complici giornate infinite e ritmi che sembrano non rallentare mai. Ma proprio mentre l’inverno ci invita a un passo più lento, la scienza suggerisce che dovremmo chiederci a che ora cenare in inverno per favorire il sonno, la digestione e persino il metabolismo.
Negli ultimi anni diversi studi hanno indagato il legame tra orario dei pasti, ritmo circadiano e salute metabolica, mostrando che cenare tardi può influire negativamente sulla qualità del riposo, sui livelli di zucchero nel sangue e sulla capacità del corpo di bruciare i grassi.
E se è vero che ognuno ha routine personali, è altrettanto vero che l’inverno modifica il modo in cui il nostro organismo funziona. Ecco allora perché, secondo gli esperti, anticipare la cena potrebbe diventare una delle abitudini più sane della stagione fredda.
**5 trucchetti per non arrivare affamati a cena**
(Continua sotto la foto)
A che ora cenare in inverno?
Le ricerche concordano su un punto: quando fuori fa buio presto, il nostro ritmo circadiano (l’orologio interno che regola sonno, digestione, temperatura corporea e metabolismo) si anticipa.
Con l’arrivo del buio, infatti, il corpo inizia a produrre melatonina prima rispetto ai mesi estivi e questo manda un segnale chiaro al nostro organismo: è il momento di rallentare.
Ed è qui che l’orario della cena diventa fondamentale. Svariati studi mostrano che mangiare dopo le 21 comporta alcuni effetti molto concreti: si brucia fino al 10% in meno di grassi e i livelli di zucchero nel sangue possono essere fino al 20% più alti.
Inoltre, gli specialisti del sonno spiegano che cenare tardi invia al cervello un segnale contraddittorio: da un lato la melatonina dice che è ora di dormire, dall’altro la digestione chiede di rimanere attivi. Il risultato? Sonno disturbato, risvegli frequenti e una sensazione di fatica che si accumula giorno dopo giorno.
Quindi, a che ora cenare in inverno? L’orario ideale sarebbe tra le 17 e le 19, un intervallo di tempo che permette al corpo di digerire con calma prima di andare a letto e che si allinea perfettamente ai ritmi biologici invernali.
Anche sul metabolismo l’impatto è notevole. Secondo uno studio pubblicato su Cell Metabolism, mangiare presto aiuta a mantenere più stabili i livelli di fame e sazietà, riduce i picchi glicemici e può persino aiutare nella gestione del peso.
E non solo: cenare tre o quattro ore prima di coricarsi è un’abitudine particolarmente vantaggiosa per chi soffre di reflusso, digestione lenta o insonnia.
Come anticipare la cena senza stravolgere la giornata
Facile a dirsi, ma un po’ meno a farsi. Tra lavoro, traffico, impegni e routine familiari, anticipare la cena può sembrare un esercizio complicato.
In realtà, però, basta qualche accorgimento per trasformare questa nuova abitudine in un gesto naturale.
Gli esperti suggeriscono innanzitutto di considerare la cena come un momento “fisso” della giornata, un appuntamento che ha un orario definito proprio come il lavoro o un allenamento. Preparare pasti semplici, pianificare in anticipo e ricorrere al meal prepping può essere di grande aiuto. Anticipare anche solo di mezz’ora ogni settimana l’orario di cena permette al corpo di adattarsi gradualmente senza stress.
È utile anche ascoltare i segnali del corpo: se d’inverno vi sentite affamati prima, assecondare quel ritmo non è un errore. Anzi, è una risposta naturale alla produzione anticipata di melatonina.
Tenete inoltre presente che la cena dovrebbe essere il pasto più leggero della giornata e che concentrando la maggior parte delle calorie tra colazione e pranzo si migliora la stabilità glicemica e il benessere generale.
Infine, ricordate questo: a che ora cenare in inverno non è una regola fissa e identica per tutti, ma una linea guida che si può adattare alla propria quotidianità. L’importante è mantenere coerenza: il corpo ama la regolarità e risponde meglio quando gli orari si ripetono ogni giorno.
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I posti più belli dove organizzare merende e pranzi di Natale a Milano

Se state cercando un locale o un ristorante dove organizzare pranzi e colazioni di Natale a Milano non c'è che l'imbarazzo della scelta.
A dicembre infatti Milano si accende, letteralmente. Le vie si riempiono di luci, le vetrine brillano come piccoli palcoscenici, i cortili diventano scenografie, rifugi caldi in cui ritrovarsi. È il mese in cui anche il freddo ha un ché di romantico e la città rivela il suo lato più poetico: quello fatto di profumi, feste, candele accese, decorazioni ovunque.
In questo periodo, alcuni luoghi assumono un fascino speciale: ristoranti che sembrano usciti da una fiaba, hotel che trasformano la merenda in un’esperienza scintillante, indirizzi fuoriporta dove riscoprire il piacere di un’atmosfera raccolta.
Abbiamo fatto una selezione di posti in cui luci, addobbi e suggestioni natalizie la fanno da padrone. Tutti accomunati da un’unica promessa: far respirare, non appena si entra, la magia delle feste. A prova di foto.
Ristoranti dove organizzare pranzi e cene di Natale a Milano
(Continua sotto la foto)
Al Garghet
Tra travi in legno, tovaglie a quadretti e camini accesi, Al Garghet conserva l’anima delle antiche cascine lombarde. La cucina racconta la tradizione: risotti, ossobuco, mondeghili e arrosti che profumano d’inverno. A Natale, luci e ghirlande rendono l’ambiente ancora più caldo, come una parentesi fuori dal tempo alle porte della città.
Dove: Via Selvanesco 36, Milano
Da Berti
Tra giardino illuminato e sale dal sapore d’altri tempi, Da Berti custodisce l’eleganza della vecchia Milano. La cucina è classica, sincera: paste tirate al mattarello, carni tradizionali, proposte stagionali. A Natale, il locale si veste di luci calde e dettagli discreti, mantenendo un’eleganza sobria e rassicurante.
Dove: Via Francesco Algarotti 22, Milano
Acquacheta
Richiama le atmosfere delle trattorie toscane: legno scuro, bottiglie a vista, profumo di brace. La cucina ruota attorno alle carni e ai sapori decisi della tradizione, con piatti robusti che scaldano la stagione. A Natale, l’ambiente si arricchisce di luci e tocchi festivi che ne esaltano la convivialità.
Dove: Via Erodoto 2, Milano
Penelope a Casa
Ambiente luminoso, ricco di dettagli e già suggestivo tutto l’anno. A dicembre, però, Penelope a Casa si trasforma: lucine, riflessi dorati e addobbi che cambiano a ogni stagione delle feste. La cucina è mediterranea e moderna, colorata e accurata, in perfetta armonia con il mood del locale.
Dove: Via Giuseppe Ripamonti 3, Milano
Palazzo Parigi
A Palazzo Parigi il Natale non passa inosservato: l’hotel si trasforma grazie a un allestimento scenografico interamente realizzato su misura, con strutture luminose, elementi in ottone, tessuti dorati e decorazioni modellate artigianalmente dal team creativo interno. L’atmosfera è elegante, teatrale ma equilibrata, e accompagna un programma gastronomico dedicato alle festività: pranzi e cene firmati dallo chef Stefano Pizzasegale, che reinterpreta i sapori tradizionali in chiave contemporanea, tra piatti costruiti con precisione, materia e luminosità.
Dove: Corso di Porta Nuova 1, Milano
Rubacuori – Château Monfort
All’interno del raffinato Château Monfort, Rubacuori è un ristorante che sembra uscito da un racconto liberty: velluti, specchi, lampadari e un’atmosfera teatrale che incanta. La cucina italiana contemporanea aggiunge una nota elegante, mentre le decorazioni natalizie amplificano il fascino fiabesco degli ambienti.
Dove: Corso Concordia 1, Milano
La Briciola
Una storica insegna milanese con sale ricche di carattere, pareti decorate e atmosfera accogliente. La cucina italiana trae ispirazione da diverse regioni, con piatti generosi e gustosi. Nel periodo natalizio, il locale si illumina di addobbi e dettagli che donano un fascino caldo e familiare.
Dove: Via Solferino 25, Milano
Merende di charme in hotel di lusso
La Merenda del Principe all'Hotel Principe di Savoia
Nelle sale decorate con eleganza, il Principe di Savoia propone una merenda iconica: panettone artigianale, cioccolata, piccola pasticceria e un’atmosfera che racchiude tutto il fascino delle feste. Una tradizione milanese che torna ogni anno con la stessa magia.
Dove: Piazza della Repubblica 17, Milano
La merenda del Park Hyatt Milano
In pieno centro, in Galleria Vittorio Emanuele, il Park Hyatt accoglie il Natale con decorazioni eleganti e toni luminosi che riscaldano le sale. La merenda offre tè selezionati, piccola pasticceria e dolci stagionali presentati con attenzione. Un luogo dove rallentare e godersi il ritmo dolce (in tutti i sensi) delle feste.
Dove: Via Tommaso Grossi 1, Milano
Il Natale in chiave moderna del Radisson Touring Club
Nel palazzo storico del Touring Club, ora Radisson Collection, il Natale si tinge di modernità. Le decorazioni sono essenziali e curate, la merenda propone dolci delle feste interpretati con gusto internazionale e l’atmosfera unisce design contemporaneo e calore urbano. Un indirizzo perfetto per chi ama un’estetica più pulita ma comunque ricca di atmosfera.
Dove: Corso Italia 10, Milano
Il Sentiero dei Balocchi del Four Seasons
Al Four Seasons il Natale diventa un’esperienza immersiva: gli spazi si trasformano in un percorso incantato tra abeti dalle sfumature sofisticate, casette illuminate e figure che sembrano uscite da una fiaba contemporanea. La Merenda delle Feste accompagna questo scenario con una selezione di cioccolate calde interpretate come piccole degustazioni, ciascuna abbinata a un dolce dedicato. Il profumo del panettone appena sfornato attraversa le sale e completa un rituale che celebra la magia dell’inverno.
Dove: Via Gesù 6/8, Milano
L’Afternoon Tea dell'Excelsior Hotel Gallia
L’Excelsior Gallia interpreta la merenda natalizia con un Afternoon Tea luminoso e contemporaneo: dolci delle feste (con uno dei panettoni artigianali più buoni assaggiati negli ultimi anni), mignon d’autore e tè selezionati serviti in ambienti decorati con tocchi dorati e luci delicate. Un’oasi elegante per concedersi una pausa rilassata, mentre la città fuori si muove nel suo ritmo (superfrenetico) natalizio.
Dove: Piazza Duca d’Aosta 8, Milano
L'indirizzo fuoriporta
La Bettolina
A Gaggiano, lungo i canali e la quiete della campagna, La Bettolina propone un’atmosfera rustica e ricca di calore. Le sale in legno e gli ambienti familiari si accendono di luci e addobbi durante le feste, mentre la cucina tradizionale lombarda aggiunge il piacere di sapori semplici e ben eseguiti.
Dove: Via Bettolina 3, Gaggiano
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Ecco quali sono i panettoni artigianali più buoni del Natale 2025 (secondo noi)

Impasti ricchi e complessi, texture delicate e scioglievoli. Anche per questo Natale, tra classici e varianti creative tutte da gustare, l’universo dei panettoni artigianali si arricchisce.
Per la nostra selezione, come sempre, abbiamo tenuto conto della qualità degli ingredienti: solo burro di prima scelta, uova fresche, uvette e canditi morbidi e succosi, mai gommosi, l’uso di lievito madre rinfrescato e nessun conservante. E poi, della lavorazione artigianale, con tempi di lievitazione, maturazione e cottura che impiegano dalle 48 alle 72 ore.
Fino ad arrivare alla parte pratica: l’assaggio. Focus il gusto, la sofficità è non ultima, la digeribilità del prodotto, perché un grande lievitato dev’essere prima di tutto “leggero”, con la mollica filante che si scioglie in bocca. Una sezione dedicata riunisce i Magnifici Sette: sette panettoni artigianali gourmet, firmati da altrettanti Maestri, diversi per gusto e per ispirazione, ma accomunati da uno stesso fil rouge.
Non resta allora che scorrere la lista e scegliere quello che fa per voi.
I panettoni artigianali più buoni del Natale 2025
(Continua sotto la foto)
Il panettone del ristorante IYO
Già al primo colpo d’occhio, la confezione nera, rigorosa ed elegante, che si apre a modi sipario svelando un lievitato avvolto delicatamente in carta velina sempi-trasparente, arriva tutta la cura e l’attenzione con cui nasce il panettone artigianale firmato dal pastry chef Kim Kyunjoon, del ristorante di cucina giapponese IYO, a Milano.
Tra le sue mani il dolce della tradizione milanese incontra l’Oriente. Al centro della ricerca dello chef, due agrumi poco conosciuti in Occidente, lo yuzu e l'halabong, originari del Giappone ma provenienti dalle coltivazioni dell’isola di Jeju, in Corea del Sud. Qui, grazie al terreno vulcanico e a un clima particolarmente mite, acquisiscono il loro aroma intenso e freschezza.
Il pastry chef li aggiunge all’impasto - fedele alla scuola milanese: soffice, alto, quasi aereo - in forma di canditi prodotti in Corea artigianalmente. In più, Kim unisce altri due ingredienti che trasformano il carattere del lievitato: un cioccolato al latte con sentori di caramello e un tocco di fava tonka. «Lo yuzu e l'halabong sono agrumi fragili, esigenti», spiega Kim, «i canditi che abbiamo scelto conservano l'essenza del frutto fresco, quella verità di sapore che cerco sempre». Info sul sito.
La collezione di panettoni artigianali (e le pizze lievitate) di Anna Belmattino
In attesa di aprire la sua pasticceria, Anna Belmattino non si annoia, anzi impasta e sforna per questo Natale una serie di panettoni (dolci) e di pizze lievitate. Tra queste, oltre alla margherita e alla marinara, in collaborazione con il Salumificio Carbone dà vita alla pizza lievitata con Peperoni Cruschi e Salsiccia Pezzente.
Sul versante dolce, come vuole la tradizione, la pastry chef propone il panettone Amarena e Cioccolato, contrasto tra dolcezza e acidità; I Tre Cioccolati, una vera tentazione; il panettone al Caffè, il Mela e Cannella e quello al Pistacchio e Frutti Rossi, insieme dolce e fresco.
Alla base della sua produzione, il lievito madre curato giorno dopo giorno, farine selezionate, burro di centrifuga, uova fresche e vaniglia pura, dosati con misura e armonia. Come lo zucchero, usato in quantità controllata e di diverse tipologie: dal miele al saccarosio, passando per gli zuccheri alternativi, questo ingrediente è per la pastry chef un elemento funzionale, mai protagonista assoluto. L’obiettivo? Creare un gusto pulito, elegante e mai stancante. Tutti i prodotti sono in vendita sul sito e nel temporary store ad Angri, Salerno.
Il Tarte Tatin e il panettone al Cioccolato e noci della Pasticceria Roberto
Quella della Pasticceria Roberto è una dolce storia di famiglia, nata con il papà di Giovanni Cavalleri, da cui prende il nome l’attività, che oggi prosegue insieme alla sorella Fabrizia, alla moglie Michela e al figlio Roberto, giovane pasticciere che ha deciso di seguire le orme del padre.
Fil rouge della collezione di lievitati 2025 è la leggerezza. «Quest’anno il panettone mantiene il suo sapore inconfondibile, ma regala una nuova leggerezza», racconta Giovanni Cavalleri, «Le lievitazioni sono state modificate per rendere tutti i lievitati più digeribili, morbidi e leggeri, senza penalizzare il gusto e la fragranza. Abbiamo inoltre modificato la percentuale di burro, per dare al prodotto più intensità e golosità. L’aggiunta sia nel panettone che nel pandoro di una nuova selezione di vaniglia del Madagascar particolarmente aromatica, dona un sentore ancora più avvolgente».
Tra gli altri gusti in carta, il Cioccolato e noci (foto a sinistra) ha l’impasto a base di cioccolato fondente al 62%, arricchito con le noci, che conferiscono al prodotto un delizioso aroma tostato. E poi, il Tarte Tatin (foto a destra), il cui sapore ricorda quello della torta di mele rovesciata. All’impasto base vengono aggiunte delle mele candite, lavorate in laboratorio, insieme a cioccolato e caramello. Info sul sito.
La Rotonda della pasticceria La Pasqualina
Di cartone liscio, color grigio tenue; un lettering sottile, elegante. La confezione svela un lievitato dedicato a un gioiello della Franciacorta: la Rotonda di San Tomè, chiesa romanica del XII secolo poco distante dal laboratorio di Almenno San Bartolomeo, dove tra colline e silenzi, nella quiete della campagna Bergamasca, si trova La Pasqualina.
Alla guida della pasticceria, Riccardo Schiavi propone un pandoro morbido, profumato, dove la vera protagonista è la pasta madre viva, utilizzata come unico agente lievitante. Gusto ricco e texture avvolgente, è pensato per essere gustato con una spolverata di zucchero a velo o accompagnato da una delle creme spalmabili del laboratorio (mandorle, pistacchi, zabaione, gianduia, fondente, nocciolata). Disponibile in solo mille pezzi, in pasticceria e sul sito (con spedizione gratuita in tutta Italia).
I panettoni artigianali dolce&salato di Portrait Milano
Burro di montagna, frutta candita profumata e un’ottima farina: questi gli ingredienti prìncipi del panettone del 10_11 Bar Giardino Ristorante del Portrait Milano. Soffice, profumato, non eccessivamente zuccherino e realizzato con un lievito madre, è fatto a regola d’arte, come tradizione impone, dal pastry chef Cesare Murzilli. Anche in questo caso, come spesso avviene al 10_11, nessuna rivisitazione di sorta, ma solo l’amore per le cose fatte bene e la volontà di portare avanti una tradizione dolciaria che nasce proprio a Milano. Acquistabile solo da 10_11 Bar Giardino Ristorante
L’altra proposta del lussuoso hotel di Milano è il Panettone salato Beefbar. Carattere ricco e deciso, l’inedito si distingue per l’impasto morbido, profumato di burro e uova freschissime, arricchito da grana, pecorino romano e pepe. A completare l’esperienza, un packaging iconico che richiama l’eleganza del marmo che contraddistingue il mondo Beefbar. Acquistabile solo da Beefbar Milano.
Il panettone artigianale (con brevetto) Soppa® (e gli altri) di Luca Porretto
L’ampia collezione di grandi lievitati firmati dal Maestro AMPI Luca Porretto include panettoni classici, proposte innovative con brevetto di unicità e una linea gourmet. Tra gli altri, il Sóppa (nella foto) si ispira alla Zuppa Inglese, celebre dolce bolognese, e lo reinterpreta in chiave natalizia. Tre diversi impasti: il primo al cioccolato arricchito da chunks di cioccolato fondente al 58%; il secondo, al centro, all’Alchermes con gelatina di Alchermes, che dona freschezza e un tocco leggermente liquoroso; il terzo impasto, esterno, è quello classico con chunks di cioccolato fondente, farcito con iniezioni di crema pasticcera a lunga conservazione. Un’esperienza multisensoriale complessa, completata da una glassa al cioccolato fondente e Alchermes.
Il Maestro Porretto propone anche Attesa, il Panettone classico con glassa di mandorle; Felicità, al cioccolato Fondente; Incontro, che unisce il sapore dell'amarena al carattere deciso del cioccolato fondente. E ancora, vantano un brevetto di unicità anche il Matrioska®, che racchiude un panettone all'interno di un altro; e Porretto®, dalla forma tonda. Irresistibili sono anche i panettoni salati Gourmet: dal Nobile, a base di carne, al Panmaré, con pesce, fino al Convivio, il panettone salato "terra e mare", una sintesi gastronomica di sapori. Info sul sito.
U Sibbaresi, il panettone artigianale di Daniele Campana
Celebra la Calabria attraverso materie prime locali. L’impasto, frutto di diversi anni di studio per affinare la tecnica, è aromatizzato con origano selvatico del Pollino e arancia candita, accompagnato da una boccetta di olio extravergine monovarietale per un’esperienza di gusto unica. La linea speciale, invece, propone gusti insoliti e divertenti, come Fichi, cioccolato e nduja - un gioco di contrasti; Amarena, cioccolato 75% e nduja - che amalgama acidità, dolcezza e pungenza; Cioccolato e fragole - un abbinamento classico; e Cioccolato Gianduia, albicocche e anice.
Già nella classifica 50 Top Pizza 2025 con la sua “Campana Pizza in Teglia”, Daniele Campana (nella foto) investendo anche sul panettone riconferma il suo ruolo di artigiano creativo del gusto e di protagonista nel quadro nazionale dell’arte bianca. I panettoni sono disponibili presso i punti vendita di Corigliano Calabro o scrivendo sulla pagina Instagram.
I panettoni artigianali dello chef Daniel Canzian (+ le tisane Spèziera)
Un abbinamento che scalda il cuore e le Feste. Il panettone MI.O, un impasto soffice, arricchito con pasta di arance arrosto preparata nella cucina del ristorante milanese dello chef Daniel Canzian, incontra la tisana in foglie Spèziera, un blend caldo e avvolgente con rooibos, scorzetta d’arancia e chiodi di garofano. Un connubio che valorizza le note agrumate e speziate del dolce.
Il secondo cofanetto, invece, contiene il panettone MassaBon, con albicocche arrosto, accompagnato dalla tisana in foglie Ciacola, fresca e delicatamente speziata con zenzero, melissa, anice stellato e mela. Un abbinamento leggero e armonico, perfetto per chiudere il pasto. Accanto ai due signature, debutta quest’anno il Tradizionale, un lievitato realizzato con un impasto in tre fasi, per una struttura ancora più soffice, fragrante e naturalmente equilibrata.
Il consiglio dello chef per una degustazione ottimale: Riscaldare il panettone in forno a 160 °C per 5–7 minuti prima dell’assaggio, un gesto che permette di esaltare la fragranza dell’impasto e la cremosità della frutta nel caso di MI.O e MassaBon. Info sul sito.
I Magnifici Sette
Diversi per gusto e per ispirazione, i Magnifici Sette condividono due aspetti fondamentali: un impasto che è il perfetto mix tra tecnica e creatività; e poi, un ingrediente comune, la farina Magistrale di Agugiaro & Figna Molini, azienda storica italiana, guidata dalla passione è dall'esperienza. La farina Magistrale condivisa dai 7 party chef - e tra le più utilizzate nel settore - è di tipo “00”, naturalmente robusta, senza additivi e glutine aggiunto, appositamente studiata per reggere strutture complesse, lunghe lievitazioni e impasti ricchi di burro, tuorli, zuccheri, mantenendo l’elasticità e la morbidezza dell’impasto.
Il Panettone Pain d'Épices di Andrea Tortora
Quattro spezie della tradizione francese: pepe nero, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano. Tortora porta il panettone in Francia senza tradirlo. Il risultato è leggero, aromatico, elegante. Non è fusion, è dialogo: tra due culture della pasticceria, tra complessità e delicatezza, tra quello che conosci e quello che ancora non sai di volere. Info sul sito.
Il panettone artigianale Frutti di bosco e nocciola di Antonio Follador
Fragole, ribes, more, mirtilli. Poi un cuore cremoso di nocciola IGP e cioccolato monorigine 48%. Follador costruisce equilibri: la freschezza acida dei frutti rossi contro la rotondità burrosa della nocciola. Nessun eccesso, solo nitidezza. Un panettone che lascia il segno per precisione tecnica e pulizia dei sapori. Info sul sito.
Il panettone artigianale con farina integrale Mora del micro panificio di Giuseppe Mazzocca e Chiara Masino
Per il micro panificio dei giovanissimi Giuseppe Mazzocca e Chiara Masino, i lievitati sono un racconto che parla di sogni, energia e competenza. I loro panettoni artigianali nascono dalla cura del lievito madre e dalla scelta di ingredienti autentici. Come Mora, la farina integrale di Agugiaro & Figna Molini: calda e profumata come il Natale, con sfumature aromatiche che raccontano il grano nella sua interezza. Il chicco decorticato sprigiona dolcezza naturale e armonia, donando al panettone equilibrio, intensità e una struttura accogliente. Una farina che avvolge e rende ogni morso pieno, rotondo, sincero.
Felix, il lievitato al burro di bufala di Aniello Di Caprio
Pasta alle mandorle aromatizzata al limone, albicocca pellecchiella, cioccolato al gianduia salato. Di Caprio non fa panettoni, ma vere e proprie dichiarazioni d'identità. Il burro di bufala dà struttura cremosa e carattere campano. La frutta è canditura diretta, naturale, senza conservanti. Il Felix non assomiglia a niente: è un lievitato mediterraneo che sa di sole, acidità agrumata e complessità salina. Accanto, un Classico dalla canditura pura e un Panettone al Cioccolato costruito su tre emulsioni diverse, una delle quali a base di crema pasticcera. Info sul sito.
Bagolò, il lievitato di Andrea Tamagnini - Strabba
Cuore integrale. Pomodori semi-dry, speck, provola aZumicata, glassa all'aceto balsamico e crumble di Parmigiano Reggiano. Il Bagolò è un sabotaggio dolce: nasce dalla pasticceria ma vive nell'aperitivo, nel pre-dinner, nel momento in cui si vuole stupire senza dichiararlo. Tamagnini con il progetto PastryPop ha reso la pasticceria accessibile senza abbassare l'asticella. Il Bagolò è la prova: equilibrato, definito, ma volutamente indefinibile per natura.
Il panettone Sua Maestà di Francesco Elmi
Il Maestro Francesco Elmi presenta la nuova edizione di “Sua Maestà”, il panettone d’autore in edizione limitata che unisce alta pasticceria e arte contemporanea. Il grande lievitato, realizzato con lievito madre vivo e Mora, la farina integrale di Agugiaro & Figna, combina fichi, arancio e cioccolato in un impasto ricco e profondo, rifinito da una glassa al cioccolato. Sulla preziosa art box l’opera del celebre artista iraniano Navid Azimi Sajadi, tratta dalla serie “Pelagos”, simbolo di apertura e conoscenza. “Sua Maestà” diventa così un’esperienza da assaporare e collezionare, perfetta per celebrare il Natale. Info sul sito.
Il panettone Aroma vaniglia di Luca Diana
Il lievito madre, con oltre 30 anni di maturazione, la frutta candita, prodotta senza alcun conservante nei laboratori di Luca Diana. E ancora, il burro fresco della Latteria Brazzale dell'Altopiano di Asiago, le uova allevate a terra da Enrico Pavan, che vengono sgusciate una ad una per dare un alimento vivo al lievito. Da qui il colore naturale dell’impasto. Dagli alveari di Lorenzo Campagnolo arriva invece un miele capace di trasferire il profumo dei fiori al lievitato. L'uvetta proviene dall'essiccazione di uve rosse Thompson e Flame Jumbo, coltivate a pergola nei monti dell'Aconcagua, Chile, essiccate al sole senza sbiancamenti né trattamenti chimici. L'unico aroma naturale impiegato nel panettone del maestro Luca Diana è la vaniglia in bacche, che dà il tocco finale insieme alla pasta d'arancio, anch’essa di produzione interna per un'esperienza tutta naturale. Info sul sito.
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Regali di Natale da mangiare (o bere): tante idee regalo da mettere in tavola

I regali di Natale che passano da sotto l'albero a sopra la tavola sono un'ottima soluzione: si acquistano in fretta, non si rischia di sbagliare colore o taglia e fanno sempre piacere a chi li riceve.
** Per tutte le altre idee regalo cliccate qui **
Che si tratti di qualche golosità, di un buon vino o di bollicine per le prossime feste, la parte più difficile spesso è riuscire a incartarli senza nemmeno un assaggio.
Vi diciamo quali sono le nostre scelte per il Natale 2025, tra edizioni speciali e novità gustosissime.
I regali di Natale da bere (e mangiare) più buoni del 2025
(Continua sotto la foto)
Regali di Natale da mangiare
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