Segnali semiseri di dipendenza da shopping online
Amazon è il primo sito che consultate al risveglio e l’ultimo prima di addormentarvi? Dieci sintomi lampanti (e semiseri) di dipendenza da shopping online
Il sito di e-commerce più celebre del globo, Amazon, è diventato per molti un best friend forever da consultare enne volte al dì e da guardare con occhi sognanti, come farebbe un bambino con il naso schiacciato sulla vetrina di una pasticceria.
Per scoprire se il vostro naso schiacciato sul display dello smartphone (con la sopracitata app aperta) è indice di una amazonite acuta, ecco 10 sintomi da non sottovalutare per autodiagnosticarsi la mania del comprare con un click.
Quello smart shopping che sta contagiando tutti, la dipendenza da compere online.
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Ti svegli di notte per cercare una piastra per capelli su Amazon
L’insonnia è un mostro a più teste che ci rovina tutto, dalle cellule cerebrali alla grana della pelle fino alla messa in piega fatta di pomeriggio.
Ma se abbiamo la fregola di fare acquisti sul web, ce l’andiamo un po’ a cercare ed è bene non lamentarsi.
Per lo shopping al chiaro di luna (e al chiaror di luce blu dello smartphone) optate per lo meno per prodotti beauty che possano camuffare le notti in bianco trascorse tra uno sconto imperdibile e una recensione prodotto a cui avete dedicato più tempo del tema di maturità.
Se vedi il furgone di un corriere per strada ti emozioni
«Sarà il mio nuovo Kindle?»
Se vi ritrovate a domandarvi una cosa del genere, magari sorridendo in maniera sorniona, siete alla frutta.
Contate il numero di volte in cui pensate al vostro pacco in spedizione nell’arco di un giorno: se quel numero coincide con le volte in cui incrociate un furgoncino di Bartolini (si vede di certo più spesso di una pattuglia dei vigili), avete un problema. Che spesso è che la vostra spedizione è affidata alle Poste.
Conosci a memoria tutti i Più Venduti per ogni categoria
Ci hai messo anni a imparare le capitali d’Europa, decenni a memorizzare le tabelline e invece hai gettato la spugna rinunciando a imparare le parole dell’Inno di Mameli da sfoggiare ai Mondiali, eppure tutti i bestseller di Amazon li potresti ripetere in rima, manco fossero i primi due versi de La nebbia agli irti colli.
Se il gentil sesso si trovasse a essere ferratissimo anche sulla categoria Auto e Moto e, viceversa, lo Yang fosse aggiornato su Bellezza, Casa e Cucina più di una Casalinga di Voghera, si faccia qualche domanda. Senza digitarla sulla stringa di ricerca di Amazon!
I corrieri che si occupano della tua via ti salutano per nome
Ecco un altro indizio che dovrebbe farvi capire che forse questo mese avete esagerato con lo shopping online: tutti i corrieri vi salutano, chiamandovi per nome e a volte addirittura abbreviandolo in maniera super friendly.
Se il vostro pollice è più sensibile al tasto compra di quello di un cowboy al grilletto, è bene che vi concediate una pausa. Magari di relax, al Beauty Saloon.
Il bar sotto casa che ti ritira i pacchi ti ha maggiorato il caffè a 5 euro
La prima legge di quartiere dice Mai inimicarti il barista sotto casa e uno dei motivi precipui è appunto la valanga di pacchi, pacchetti e buste che potrete farvi recapitare da lui, alla modica cifra di un cappuccio con brioche ogni tanto.
Ma se vedete che i conti non tornano e la pausa caffè incomincia a costarvi più di un brunch, rivedete la policy di quartiere: meno shopping oppure altro bar.
Il giorno del ritiro della carta, i tuoi scatoloni occupano l’intero androne
Un altro modo per rendervi invisi al vicinato (di sicuro già influenzato da ciò che dice il barista, padre archetipico delle fake news) è quello di stratificare in strada cartoni su cartoni (quelli degli scatoloni di Amazon. E delle pizze, ovviamente) in stile torta Millefoglie, intralciando il passaggio a tutti, peggio ancora se ai clienti del bar.
Se devi fare un reso, puoi mandarlo direttamente a casa di Jeff
Di rado vi capita di fare un reso, affecionados come siete alla A numero uno del vostro cuore.
Le rare volte in cui capita, siete così di casa da permettervi di fare recapitare la tal merce che non va bene direttamente a casa del Ceo Jeff Bezos.
Scrivendogli pure a piè di lettera di reso: muchos bezos!
Ti sei fatto tatuare Prime sul petto, ad altezza cuore
Altro che Cupido, l’unica freccia che fa breccia in voi è quella di Amazon!
Da quando c’è il servizio Prime non state più nella pelle e dall’entusiasmo vi siete marchiati a fuoco quell’Amore proprio sulla pelle: ebbene sì, a più di un tatuatore è stato richiesto di incidere indelebilmente la parola Prime sul corpo di un cliente.
Nessuno di questi faceva di lavoro il corriere, però.
Hai fatto più recensioni tu di prodotti Amazon che My Movies di film
Se si unissero in un unico tomo tutte le vostre recensioni di prodotti, verrebbe fuori Infinite Jest di Foster Wallace.
Adorate dire la vostra e condividerla con gli altri Amazoner.
Vi sentite parte di una community più che clienti di un e-commerce. Sognate un Social Network di Amazon e, chissà, magari il vostro desiderio è già una startup.
Sogni di entrare nei magazzini di Amazon
Oltre a sognare il Social Network firmato Amazon, fareste carte false pur di potere entrare in uno dei magazzini e aprire pacchi, confezioni, testare prodotti e vagare tra le corsie. Per voi Jeff Bezos è Willy Wonka.
E assolutamente sì: hai una dipendenza più da Amazon che dal cioccolato. Ed è detta tutta.
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