3 trucchi per usare Gemini, l'intelligenza artificiale di Google
Vi siete mai chiesti quale sia un modo intelligente o utile per usare l'AI?
Si parla tanto di intelligenza artificiale ma in quanti sanno davvero sfruttarne le potenzialità nel migliore dei modi o anche solo cosa ha senso chiederle?
Già, perché qui, nella differenza sostanziale tra un motore di ricerca e una AI generativa c'è il primo punto da chiarire.
Quella che viene chiamata IA generativa infatti non va usata (e qui c'è il primo errore che commettono in tanti) per cercare dati, ma per generarli.
Cosa significa? Che se dovete cercare in che anno è nato Napoleone è inutile chiederlo all'intelligenza artificiale, perché Google o un qualunque motore di ricerca vi darà una risposta più precisa.
Il compito dell'AI generativa è quello di generare, appunto, un contenuto nuovo, sfruttando quello che ha imparato.
Da qui il punto iniziale: come usare l'AI?
Siamo andati a lezione di IA da Google, fresco di lancio di Gemini, l'intelligenza virtuale che dialoga con Google - inteso come motore di ricerca - per usare dati attuali e fornire fact checking immediati delle sue elaborazioni.
3 trucchi per usare l'AI di Google, Gemini
(Continua sotto la foto)
1. Siate molto chiari nel chiedere cosa volete
L'output dipende sempre dall'input, o meglio, dal PROMPT, che è il comando che diamo all'intelligenza artificiale descrivendo quello che vogliamo ottenere.
Un buon prompt porta a una risposta completa e coerente con quello che vogliamo, o perlomeno a un buon punto di partenza.
Come si scrive un buon prompt? Come se si stesse chiedendo qualcosa a un bambino. Frasi semplici, indicazioni chiare e tutti i dettagli che vi vengono in mente. Specificate tutto quello che potrebbe essere variabile: tono di voce, esigenze particolari, documenti a cui fare riferimento.
2. Migliorate il risultato
Una volta ottenuto un testo di risposta, selezionate la bozza che vi piace di più come struttura e contenuto (in alto a destra c'è un menù a tendina che ve ne mostra tre) e modificatene eventualmente il tono e lo stile con l'apposito tasto in basso (Modifica risposta: basta un click per rendere il testo più breve, più lungo, più semplice, più informale, più professionale).
3. Fate un fact checking del contenuto
Gemini grazie alla sua collaborazione con Google consente un controllo delle fonti e dei dati immediato e intuitivo. Basta cliccare sul simbolo con la G in basso e le dichiarazioni contenute nel testo verranno evidenziate in verde o arancione.
In verde le frasi che trovano riscontro online (cliccandoci sopra si vede il link di riferimento, che avvalora o conferma il concetto in questione), in arancione quelle che non hanno riscontro online o di cui si trovano contenuti che differiscono dalla dichiarazione - anche in questo caso, se disponibile viene fornito un link.
(+1). Inviatelo direttamente via mail
Vivere nel mondo Google ha alcuni vantaggi. Tipo quello di poter trasformare il testo creato da Gemini in una bozza della propria casella Gmail cliccando un solo tasto (in fondo al testo in basso).
Dopo di che non vi resta che cliccare invio.
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