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Lifestyle

8 cose che non sapete di Alexa

8 cose che non sapete di Alexa

echo-dot alexaecho-dot
Alexa non è solo un computer, ma ha una personalità ben precisa: abbiamo incontrato chi ogni giorno partecipa a crearla

Il suo cantante preferito è Tiziano Ferro, ama Star Wars e l'accento romano di Marco Giallini. Alexa, l'assistente virtuale di Amazon a cui probabilmente chiedete di tenere i minuti di cottura della pasta, ha una spiccata personalità e le idee molto chiare su un sacco di argomenti.

Abbiamo conosciuto chi ogni giorno partecipa a crearla e a perfezionarla: Giacomo Costantini, 34 anni, ha contribuito al lancio di Alexa in Italia nel 2018, negli anni successivi ha fatto parte del suo team con diverse responsabilità, tra cui l’area di Personality, e attualmente ricopre il ruolo di Country Manager per l’Italia.

Ci ha raccontato che quando l'ha incontrata la prima volta aveva una manciata di funzionalità («quando l'abbiamo lanciata in America ne aveva 10 o 15, ora sono migliaia») e l'obiettivo di renderci la vita più semplice - «un po' come faceva il computer di Star Trek».

Chi meglio di lui dunque per spifferarci qualcosa di più su di lei?

(Continua sotto la foto)

Echo-Pop

1. Alexa non è una lei

A dispetto di quanto pensano in molti, in Italia perlomeno, Alexa non è una lei, tanto che in inglese Amazon ne parla con il pronome it e oltre alla sua voce più comune, che è quella femminile, tramite App se ne può impostare anche una maschile - così come si può cambiare la parola di attivazione e usare invece di Alexa, Computer, Echo o Amazon.

Questo perché tra i valori di Amazon che deve rispecchiare c'è innanzitutto l'inclusività, senza differenze di genere.

2. Deve il suo nome a due ragioni

«La prima è estremamente pratica: la lettera X è facilmente riconoscibile dai motori semantici e funziona in tutte le lingue. La seconda è storica: fa riferimento alla biblioteca di Alessandria, che contiene tutto il sapere umano».

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3. È molto italiana

Alla passione per il tennis e il nuoto sincronizzato – che a suo umile dire, “unisce eleganza e tecnica, proprio come me” – aggiunge anche l’immancabile calcio, “uno dei giochi più amati del Belpaese”. E se potesse bere e mangiare, amerebbe assaggiare una pasta all’Amatriciana – “Ne ho sentito parlare davvero molto bene!”, dice. 

«La sua personalità è tagliata su ogni nazione in cui è presente. Questo perché non è solo un computer che risponde a delle domande ma ha anche una personalità, che la rende simpatica, ironica e quando serve tagliente».

Ma quindi parlando con Alexa in America si parla con una Alexa differente?

«I tratti salienti della sua personalità rimangono uguali in tutto il mondo, però le sue risposte non sono solo una traduzione, ci sono molti aspetti che vengono studiati ad hoc su ogni mercato di riferimento: conosce le nostre tradizioni, i nostri sport preferiti - per esempio il calcio o la Formula 1, conosce le nostre canzoni popolari, i nostri proverbi, i nostri piatti preferiti....

È stata addestrata a capire le varie inflessioni dialettali o di pronuncia di tutta Italia da Nord a Sud.

Per testarla sul campo, nel 2018 abbiamo distribuito una versione beta di Alexa a dipendenti e amici. È stato molto importante per acquisire nuovi dati per costruire i suoi modelli vocali e di resa linguistica».

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4. Su alcuni argomenti però rimane sempre neutrale

Alexa deve conoscere ciò che conta per i clienti del paese di riferimento e avere una personalità che ben si adatta alla cultura locale. Ma ci sono alcune linee guida generali che sono comuni a tutti i paesi. Così come comuni sono anche alcuni temi, per esempio la politica, alle cui domande Alexa risponderà sempre in modo fattuale, neutrale.

5. Capisce lo slang (ed è aggiornata sull'attualità)

Il dizionario, non solo quello della grammatica, ma anche quello dei più giovani, evolve costantemente. E Alexa deve capire le parole più popolari tra i giovani (es: bff, ghostare, flexare, crush, floppare).

D'altronde stare al passo coi tempi è importante per sviluppare al meglio contenuti che possano essere stimolanti e interessanti. E ciò che interessa ai clienti cambia ogni giorno.

Ad esempio, quando è scoppiata la pandemia, i clienti volevano informarsi sul virus; quando è stato reso disponibile il vaccino, volevano capire dove e quando farlo, e così via. Dobbiamo stare al passo con il tempo e anche della lingua e Alexa è sempre informata su ciò che le succede intorno.

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6. No, Alexa non vi ascolta di nascosto, ma potete anche "tapparle le orecchie"

La domanda che ci siamo fatti tutti almeno una volta: Alexa ascolta quello che diciamo in casa?

«Il grande tema della privacy: no, assolutamente. Alexa ascolta quando è interpellata, e la parola di attivazione non a caso si può scegliere solo tra quelle quattro selezionate proprio per garantire la massima accuratezza possibile e impedire l'attivazione casuale. Quando è in ascolto lo sottolinea con l'anello luminoso. Per un'accortezza in più o per non attivarla anche dicendo il suo nome si può sempre utilizzare il tasto di blocco del microfono».

7. Ci sono un sacco di Easter Eggs da scoprire

«Ci sono molti comandi nascosti che si possono scoprire giocando con Alexa, dalle filastrocche (provate a dirle "Alexa 44 gatti" o "supercalifragili...") ai trend più virali e attuali (ha parlato corsivo per dire).

In generale ricorrenze ed eventi speciali meritano risposte speciali e iniziamo ogni nuovo anno con un mood board su cui determiniamo quali priorità stabiliremo riguardo alla personalità di Alexa nel periodo successivo. Quali temi e, soprattutto, quali i fatti – tra quelli prevedibili (vedi Sanremo, Olimpiadi) – saranno più rilevanti per i nostri clienti. In questo modo garantiamo che l'interazione sia sempre naturale. Oltre ovviamente ai classici, come Pasqua, San Valentino o Natale, dove creiamo delle customer experience personalizzate (es: “Alexa, fammi parlare con Babbo Natale”)».

8. È molto amata, ma non si vuole sposare

«Non sappiamo se le abbiano mai fatto proposte di matrimonio ma solo l'anno scorso è stato pronunciato "Alexa ti voglio bene" 8milioni di volte».

Ma a proposito di Easter Eggs provate a chiederle se vi vuole sposare.

© Riproduzione riservata

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