Nuovi libri da leggere questa primavera: tra le nuove uscite abbiamo selezionato i migliori titoli per risvegliare i 5 sensi dopo il letargo invernale
La primavera è il momento del risveglio di tutto, dai sensi alla voglia di rivoluzionarsi dentro e fuori, alla faccia del letargo invernale. E i libri ci aiutano tantissimo, stimolandoci a vivere vite altrui (quelle dei protagonisti) e contemporaneamente la nostra.
Leggendo ciò che capita agli altri, infatti, introiettiamo pensieri ed emozioni che altrimenti non potremmo sperimentare.
Per fare sbocciare tutte queste sensazioni inedite, ecco i 10 libri più interessanti in odore di primavera.
Romanzi appena usciti che già promettono di diventare cult.
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Bianco letale. Un'indagine di Cormoran Strike, di Robert Galbraith
Quarto capitolo dell’appassionante saga thriller capitanata dall'investigatore privato Cormoran Strike e Robin Ellacott, ancora insieme in un giallo venato di rosso sangue e tanta suspense.
Bianco letale. Un'indagine di Cormoran Strike è la nuova fatica di Robert Galbraith, un nome (anzi: uno pseudonimo) che di successi letterari se ne intende.
Si tratta infatti dello pseudonimo di J. K. Rowling, l’autrice dell’epopea di Harry Potter.
Il Cormoran Strike messo a titolo è l’investigatore privato già protagonista de Il richiamo del cuculo, Il baco da seta e La via del male.
Qui si troverà alle prese con Billy, un ragazzo che si rivolge alla sua agenzia investigativa per chiedere di indagare su un omicidio a cui è certo di avere assistito da bambino.

Nightflyers, di George R.R. Martin
Palati amanti della fantascienza, deglutite perché l’acquolina in bocca è tanta: Nightflyers, il racconto di fantascienza del mitico George RR Martin, è arrivato in edizione italiana.
Giusto in tempo per leggerlo prima che approdi su Netflix la serie tv omonima, ispirata proprio a questa avventura spaziale.
In un futuro prossimo, la Terra è ormai sull’orlo del tracollo e l’unica speranza perché si salvi si chiama Nightflyer.
Si tratta della più avanzata nave spaziale di tutta la galassia, in rotta verso un’astronave aliena in cui sperano di trovare il segreto per salvare l’umanità. Ce la faranno i nostri astro-eroi?

Morto che cammina, di Irvine Welsh
Rent, Begbie, Sick Boy e Spud, i mitici protagonisti di Trainspotting, tornano a rivivere avventure folli e davvero al limite sulla pagina di Morto che cammina di Irvine Welsh.
Ancora schiavi delle loro dipendenze, il quartetto di pazzoidi nato dalla penna di Welsh ritorna.
Però per uno di loro sarà l’ultima volta.
Chi dei quattro è il “dead man walking” messo a titolo?
Un’avventura mozzafiato piena zeppa di imprevisti, colpi di scena e pazzie à la Irvine Welsh.
Per chi ha amato Trainspotting sia in cartaceo sia in versione filmica, Morto che cammina è una manna dal cielo.
Cielo nuvoloso e grigiastro targato Scozia e Inghilterra, quello che fa da scenario alle vite dei quattro antieroi "welshiani".

Fedeltà, di Marco Missiroli
Fedeltà è un romanzo che indaga sul principio morale numero uno su cui si basa la fiducia.
Nonché una delle cose più difficili da rispettare per un essere umano.
L’autore Marco Missiroli scrive una storia che potrebbe essere la storia di chiunque: lui e lei ma anche l’altra e l’altro.
Anche il meno fedifrago su questa terra ha avuto almeno una volta qualche pensiero poco fedele perché, ahinoi, l’uomo non è un animale che con la fedeltà ci va a braccetto, anzi.
Fedeltà è la lettura ideale se siete curiosi di sapere qualcosa di più sul tema, magari da poco scottati dalla scoperta di un tradimento o anche solo desiderosi di capire i meandri psicologici ingarbugliatissimi della vostra mente (“Sto benissimo con il mio fidanzato ma continuo a pensare all’ex!” Tranquilli: è normale. Ma quell’ex a cui pensate in realtà non esiste, sappiatelo. Si tratta di una vostra proiezione mentale ben lontana dal reale).

Elevation, di Stephen King
Se c’è uno che non ha bisogno di “elevation” in materia letteraria, quello è Stephen King.
Il maestro indiscusso della penna a inchiostro nero horror torna con un breve romanzo da bere tutto d’un fiato: Elevation, appunto.
Ambientato nell'immaginaria cittadina di Castle Rock, lo scenario reso ormai mitico da King e situato nel Maine, ha come protagonista Scott Carey, un uomo che improvvisamente si ritroverà attanagliato da una misteriosa malattia che gli fa perdere peso senza tuttavia mutare nell’aspetto.
Inoltre la bilancia non sembra indicare variazioni significative, sia che Scott indossi o meno i vestiti, eppure qualcosa di tanto misterioso quanto inquietante sta accadendo al suo corpo.
Chiederà aiuto al suo medico di fiducia, Bob Ellis, per scoprire una realtà davvero incredibile.

La versione di Fenoglio, di Gianrico Carofiglio
Due personaggi tanto lontani tra loro quanto empatici: un giovane ragazzo e un anziano investigatore sono l’accoppiata vincente che fa da protagonista di questo romanzo.
Un romanzo che è in realtà una miscellanea di racconti a tema poliziesco, con un’intricata trama fatta di misteri, sospetti e tanta suspense.
A corredare il tutto, anche una profonda riflessione sul lavoro investigativo, sul rimpianto e sul senso di colpa, questi ultimi tra i tormenti peggiori dell’essere umano (nonché i più onnipresenti).
La versione di Fenoglio di Gianrico Carofiglio è perfetto per chi ama i gialli che indagano non solo sull’assassino ma anche nella profondità morale, psicologica e inconscia di tutti i personaggi, nessuno escluso.

L'isola dell'abbandono, di Chiara Gamberale
L'isola dell'abbandono è il romanzo che tratta della paura numero uno dell’essere umano: essere lasciati.
L’abbandono di chi amiamo, sia in termini di essere traditi e lasciati sia di abbandoni più tragici e irreversibili, come le dipartite causate dalla morte…
La protagonista della storia sente il bisogno di tornare sull’isola di Naxos, in Grecia, dove dieci anni prima è stata lasciata da Stefano, il suo primo (e da allora unico) grande amore.
Questo suo viaggio sarà anche un viaggio interiore, per riconnettersi con una parte di sé dimenticata o forse mai nemmeno conosciuta: la sua essenza.
Spesso la paura della fine delle cose ci impedisce di godercele mentre stanno accadendo.
Questa è la peggiore delle maledizioni dell’essere mortali: non la morte in sé ma la paura di essa, il timore che inquina tutti gli altri giorni della vita.
E la paura di essere abbandonati va di pari passo.
Curioso sapere che l’espressione "piantare in asso" si debba a Teseo che, uscito dal labirinto grazie all'aiuto di Arianna, anziché riportarla con sé ad Atene la lascia sull'isola di Naxos. In Naxos: in asso, appunto.

Il cieco di Ortakos, di Salvatore Niffoi
Il cieco di Ortakos è il nuovo libro di Salvatore Niffoi che racconta una doppia storia che va in parallelo ma in senso inverso, su binari che mai si toccano ma che molto hanno da spartire.
Il tema, innanzitutto: la cecità messa a titolo.
Entrambe le storie raccontate ne Il cieco di Ortakos, una sotto forma di romanzo breve e una di racconto, parlano di episodi in cui il diventare cieco svolge un ruolo centrale.
La prima trama racconta di Damianu Isperanzosu, un ragazzo cieco dalla nascita e odiato dal padre proprio per questa sua invalidità che riuscirà a sopportare i dolori della vita grazie all’amore di sua mamma e alla carità del medico e del parroco del paese.
Il prete lo aiuterà a studiare con i metodi didattici appositi per i non vedenti, garantendogli una buona cultura che sarà per Damianu un'ancora di salvezza a cui aggrapparsi. A un mese dalla sua tragica fine, ironia della sorte, Damianu incomincerà per la prima volta a vedere.
La seconda storia invece ha come protagonista Paolo, un ragazzo soprannominato Pasodoble per via della sua passione viscerale per il tango.
Lettore vorace che usa i libri per vivere letteralmente le vite degli altri, a un certo punto della vita si convince di avere ormai visto tutto quello che c’era da vedere e si chiude in convento. Perdendo davvero la capacità di vedere.
Una cecità che è sia fisica sia spirituale, metafora anche della capacità di andare oltre all’apparenza e alzare il velo illusorio che copre ogni cosa.

I cento pozzi di Salaga, di Ayesha Harruna Attah
I cento pozzi di Salaga è il romanzo della scrittrice africana Ayesha Harruna Attah che i lettori più amanti dell’esotismo divoreranno.
Le protagoniste sono due donne: Aminah vive in un villaggio sulla pista delle carovane e sogna di cucire scarpe e viaggiare per venderle; Wurche è una guerriera figlia di un re, intenzionata a governare assieme al padre e ai fratelli per contrastare con tutte le sue forze gli europei e la loro voracità colonizzatrice.
A Wurche verrà fatta una richiesta per lei assurda: una proposta di matrimonio per sancire un’alleanza. Le due donne, così lontane per estrazione sociale e tipologia di vita, verranno messe in contatto da Moro, un uomo bellissimo e dotato di una profonda sensibilità che mal si adatta al suo lavoro: è invischiato nel traffico di esseri umani.
I cento pozzi di Salaga è un'avventura coinvolgente che racconta con ritmi serratissimi le evoluzioni di vite da noi lontanissime che tuttavia hanno lo stesso leitmotiv che fa da sfondo a qualsiasi esistenza: nutrire sogni per un futuro migliore.

Vita su un pianeta nervoso, di Matt Haig
Vita su un pianeta nervoso è il nuovo libro di Matt Haig che parla di un tema caldo per chiunque (o quasi): l’ossessione del controllo dei social network, del numero di like, retweet ed endorsement ricevuti sui vari Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e chi più ne ha più ne metta.
Dopo lo strepitoso successo riscosso dal suo bestseller Ragioni per continuare a vivere in cui Haig si è messo a nudo, parlando senza mezzi termini delle sue crisi depressive, il giornalista e scrittore inglese torna a confessarsi circa un’altra tagliola per lui estremamente affilata e insidiosa: la dipendenza da social.
Il suo libro parla della vita frenetica che conduciamo, spesso connessa proprio al tipo di tecnologie che la caratterizzano e della solitudine che ne deriva.
I social network infatti, a dispetto del loro nome, finiscono per isolare in bolle di asocialità gli utenti più fedeli, confinandoli a un’alienazione molto pericolosa che può portare a livelli estremi di ansia e depressione.
Perché essere connessi ci disconnette dalla realtà, dalla vita, dai cosiddetti “piedi per terra” tanto cari alla saggezza popolare.
Vita su un pianeta nervoso è il titolo che tutti coloro che si sentono attanagliati dall’ansia da selfie, feedback e riconoscimenti social vari dovrebbero assolutamente leggere.
Per aprire gli occhi e, forse, spegnere finalmente lo smartphone.
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