Aimée Song: tutti i trucchi di una influencer
Ha milioni di seguaci ed è diventata un'icona di stile. Ma è anche una designer e un'impreditrice. Grazia ha incontrato Aimée Song nell'hotel più cult di Los Angeles per scoprire i suoi segreti di bellezza.
Più di quattro milioni di follower su Instagram, un blog, un libro e collaborazioni con grandi case di moda: Aimée (pronuncia: Ami) Song, 29enne losangelina di origine coreana, nel giro di pochi anni ha trasformato la sua passione per i selfie, se stessa e la moda in un business internazionale.
Pelle luminosa da bambola e piglio da donna d’affari, Aimée, quando la incontro, ha appena finito di posare per il nostro servizio fotografico allo Chateau Marmont, l’hotel dei vip di Hollywood, indossando abiti della collezione primavera-estate di Dior. (SCOPRITE IL BACKSTAGE DELLO SHOOTING)
Che cosa ne dice di questa collezione?
«Rappresenta l’evoluzione della nuova direttrice creativa Maria Grazia Chiuri dallo stile Valentino, dove lavorava fino all’anno scorso, allo spirito Dior.
L’ho trovata eccezionale, molto forte. Ci sono abiti pieni di ricami e poi ci sono pezzi che celebrano il potere femminile, come la maglietta con la frase simbolo della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie “We should all be feminists” (“Dovremmo tutti essere femministi”, ndr).
Mi piace particolarmente il look d’apertura della sfilata, femminista, tosto, con la modella dai capelli cortissimi. Poi c’è la nuova scritta “J’adior” (mix tra il marchio “Dior” e l’espressione “J’adore”, “io adoro” in francese), e orecchini, anelli, tutti con il logo. È una collezione eclettica, pensata per tutti i tipi di donna».
A proposito di marchi, mi parli del suo.
«Il mio brand sono io. La costruzione del marchio Aimée si basa interamente su cose che piacciono a me: la moda, l’architettura».
Lei sul web ha milioni di seguaci. Ha idea di chi siano?
«Ho un pubblico globale. Non sono soltanto donne, anzi, e l’età va dai 18 ai 35 anni. Mi piace condividere con loro i piccoli momenti della mia vita: su Instagram parlo di viaggi, del mio lavoro come architetto d’interni, degli abiti che indosso. Faccio anche qualche video su YouTube. Non sono stata assidua in questo settore come avrei dovuto, ma adesso sto intensificando la mia produzione».
Dato che il suo marchio è lei, e condivide aspetti della sua vita quotidiana con i follower, come fa a distinguere la vita privata da quella pubblica?
«La cosa grandiosa è che il capo di me stessa sono io. Quindi condivido soltanto quello che mi va di far sapere. Non è difficile. L’unica cosa che mi crea problemi è la gestione del tempo: siccome decido tutto io, va spesso a finire che resto alzata fino alle 4-5 del mattino, e poi alle 7 devo svegliarmi per andare al lavoro, il mio altro lavoro, quello di architetto. Anche lì sto mettendo in piedi un business, con pochi clienti selezionati e progetti speciali. Ora ho comprato casa qui a Los Angeles e la sto ristrutturando. È molto emozionante».
Lei è stata una delle prime, già sette anni fa, a capire il potenziale dei blog e di Instagram sul fronte della carriera. Secondo lei in che direzione stiamo andando?
«Tutti diventano sempre più mobili, tutti si spostano in continuazione. Sta prendendo sempre più piede il “live”, la trasmissione di video in diretta. Quando faccio un video su Facebook, per esempio, migliaia di persone mi guardano in contemporanea da ogni parte del mondo, e interagiscono con me. Mi trovo a chattare con un follower in Giappone e subito dopo con uno in Sudafrica. È sconvolgente».
Quant’è importante per un’influencer come lei interagire con i fan?
«È essenziale, e poi mi diverte. Ho una sorella più piccola e abbiamo sempre parlato molto. Prima dei tempi di Instagram, un classico tra noi era la conversazione: “Come mi sta questo vestito? E questo?”. Quello che faccio adesso con i miei follower quando vado in diretta è una versione su larga scala di quelle interazioni in casa con mia sorella».
Ma il traffico dev’essere enorme. Come fa a tenerlo a bada?
«Bisogna restare concentrati, puntare alla crescita del marchio e del messaggio. E ricordare sempre che, quando siamo nascosti dietro a uno schermo, diventiamo tutti più onesti. Le critiche non mancano, e bisogna saperle gestire».
Anche lei è presa di mira dagli odiatori del web?
«Devo ammettere che normalmente le critiche che ricevo non sono cattive, ma costruttive. Quindi non mi dispiacciono, perché mi aiutano».
Dopo il bestseller Cattura il tuo stile, in cui spiega agli aspiranti blogger come creare una piattaforma di successo, che progetti ha?
«Il futuro per me sono le collaborazioni con le case di moda. Mi permettono di selezionare fasce di clienti specifiche, e di rivolgermi a loro direttamente con una voce mirata, alla quale so che reagiranno positivamente. Per esempio, di recente ho lavorato con una marca di occhiali da sole sudcoreana, la Gentle Monster, e ho disegnato per loro quattro modelli. Da fan del marchio, sono diventata una stilista. Quella è la direzione in cui mi voglio muovere adesso».
E con sua sorella ha tempo di parlare ancora?
«Certo, insieme abbiamo creato il marchio Two Songs e vendiamo T-shirt. È molto piccolo e si sviluppa lentamente perché facciamo tutto noi, non abbiamo finanziatori o partner. Appena produciamo una linea, va subito esaurita. Spero che continueremo a crescere».
Tutte queste idee come le vengono?
«Dai viaggi. Ho sempre viaggiato molto, fin da piccola, quando facevamo la spola tra Los Angeles e la Corea. E anche adesso sono sempre in giro, vedo tante cose e questo mi dà sempre nuove ispirazioni».
A proposito di Corea, quanto sono importanti le sue origini nella sua ispirazione, nell’approccio estetico?
«Molto, direi. Le coreane sono concentratissime sulla cura della pelle. Per loro averla bella e luminosa è tutto: è molto più importante del trucco. Sono attentissima alla beauty routine e mi interesso di prodotti di bellezza. Mia nonna ha 80 anni e ha un viso favoloso: ne dimostra 20 di meno. Vorrei invecchiare come lei».
Ci dia, intanto, un’anteprima delle tendenze beauty e moda secondo Aimée.
«Sul trucco, direi che sui social niente funziona come valorizzare la propria bellezza naturale. L’idea è che i difetti non vadano nascosti, ma esaltati. Quindi: meno copriocchiaie e più illuminanti, che mettono in risalto le caratteristiche uniche di ciascun viso. Un’altra tendenza è l’uso dei prodotti naturali. Però bisogna anche osare. Se guardi un video in cui la modella si mette un rossetto blu, magari vai a comprartelo e lo metti anche tu, senza preoccuparti di quanto “strana” potranno considerarti gli altri».
E parlando di moda?
«I jeans: io amo quelli larghi e comodi. Si va verso una maggiore semplicità, un ritorno ai capi base. Quello che una volta era quotidiano sta diventando di nuovo cool».
© Riproduzione riservata