Dal match all'Halftime Show di Justin Timberlake: ecco tutti i momenti più belli del Super Bowl 2018
Il Super Bowl 2018 ha i suoi vincitori: i Philadelphia Eagles. Ma anche Tom Brady, che non avrà vinto la partita ma ha comunque catalizzato le attenzioni, e Justin Timberlake con il suo Halftime Show.
Nel gelo di Minneapolis è successo di tutto, pure che la sfavorita si portasse a casa il titolo NFL grazie a un giocatore che inizialmente doveva stare in panchina.
E poi gli spot. È stato calcolato che i marchi per accaparrarsi 30 secondi durante l'evento sportivo più seguito del mondo abbiano speso circa 5 milioni di dollari, ai quali si aggiungono le spese di realizzazione (altrettanto astronomiche visto che molti hanno assoldato star di Hollywood).
Se non siete riusciti a rimanere svegli, ecco cosa vi siete persi.
Chi ha vinto il Super Bowl
A Minneapolis gli sfavoriti Eagles di Philadelphia superano per 41 a 33 i New Englad Patriots di Tom Brady.
Il quarterback dei record, in grado di guadagnarsi il premio di miglior giocatore dell'anno a 40 anni, nulla ha potuto contro la voglia di vincere di Philadelphia e di Nick Foles.
È stato lui, che non doveva neanche essere titolare, a trascinare la sua squadra verso il primo trionfo in un Super Bowl, dopo le due finali perse in passato.
Gli Eagles sono sempre stati in vantaggio e a niente sono valsi gli sforzi di Brady per tentare una rimonta che sembrava quasi possibile, ma solo nella seconda metà della gara.
L'inno nazionale di Pink
A dare inizio alla gara è come sempre l'inno nazionale, momento che quest'anno ha rappresentato spesso un'occasione per mettere in mostra rivendicazioni politiche contro Donald Trump.
Il Presidente invece è totalmente assente dai pensieri di pubblico e giocatori, almeno questa notte.
Tocca a Pink intonare The Star-Spangled Banner e lo fa in modo impeccabile, con una voce potente e decisa.
L'Halftime Show di Justin Timberlake
Dopo una breve introduzione sulle note di Sting, è toccato a Justin Timberlake intrattenere il pubblico di Minneapolis e quello a casa durante l'intervallo del match.
Uno show nello show che ha visto il cantante correre da una parte all'altra dello stadio proponendo il suo ultimo singolo e i suoi più grandi successi.
L'intento di Justin era chiaro: far ballare tutta Minneapolis e la gente sui divani.
Obiettivo raggiunto solo in parte, perché se le coreografie e la presenza scenica dell'ex 'NSync non si discutono, lo stesso non si può dire per l'acustica, non proprio ottimale.
Una permormance più coreografica che vocale, se si esclude il momento in cui Timberlake si siede al pianoforte e rende omaggio a Prince intonando I Would Die for You.
Gli spot più belli del Super Bowl
Sono un altro dei momenti per cui vale la pena vedere la partita anche se non siete amanti del football.
Le pubblicità durante il match hanno cifre da capogiro, che vengono ricompensate solo se sono in grado di diventare motivo di dibattito sui social e di essere viste non solo durante la gara, ma anche nelle ore a seguire diventando virali.
E anche quest'anno i creativi non si sono risparmiati, avendo a disposizione budget stratosferici e star di Hollywood.
I trailer andati in onda
Per lo stesso motivo, anche le case cinematografiche non possono lasciarsi sfuggire l'occasione di pubblicizzare i loro film in uscita e qualche serie tv.
Quest'anno erano tanti i titoli attesi, uno su tutti Avengers: Infinity War, l'ultimo capitolo della saga degli eroi Marvel riuniti in un'altra battaglia.
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