Gwyneth Paltrow lancia una rivista e ci si mette nuda in copertina
Gwyneth Paltrow ha deciso di trasformare il suo sito, Goop, in una rivista - e posa in topless, e ricoperta di fango, per la cover del primo numero
Gwyneth Paltrow, nuda e ricoperta di fango, posa per la copertina del primo numero di Goop Magazine.
Quello che era partito come un blog, e diventato poi in poco tempo un sito di riferimento per le appassionate di beauty e lifestyle, ora è pronto a fare il salto di qualità e a diventare un giornale da collezione, grazie al supporto di qualcuno che di editoria femminile se ne intende: Anna Wintour.
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Il primo numero di Goop
La foto di copertina è solo il preludio di un lungo articolo interno di otto pagine dedicato proprio a Gwyneth, che a breve compirà 45 anni, e che continua a essere un punto di riferimento per tutti coloro vogliano intraprendere uno stile di vita salutare e il più naturale possibile.
Come sarà il nuovo Goop
Il magazine debutterà il 19 settembre e avrà cadenza trimestrale.
Al suo interno vanta già inserzionisti di tutto rispetto, tra cui Gucci Eyewear, Neiman Marcus Beauty, NBC, BMW, Roberto Coin e Frédérique Constant.
Il prezzo al pubblico americano sarà di 14,99 dollari, il che la dice lunga anche sul target di riferimento: donne adulte con un elevato potere d’acquisto.
Di cosa parlerà
Il primo numero conta 96 pagine e continuerà a parlare degli argomenti cari al pubblico del sito: moda, bellezza, salute, benessere e lifestyle, con articoli dedicati a prodotti detox, terapie alternative, sesso e i consigli di fitness di Tracy Anderson, la personal trainer delle star e della stessa Gwyneth.
Le accuse
Lo scorso agosto il Tina, il comitato americano a favore dei consumatori, ha denunciato l’attrice allo Stato della California accusandola di essere ingannevole perché sul suo sito suggerirebbe rimedi anche di natura medica senza una base scientifica e chiedendone quindi la chiusura.
«Il problema - sostiene Tina in un comunicato ufficiale - è che l'azienda (Goop, ndr) non ha la competenza o prove scientifiche affidabili per avanzare certe pretese come richiesto dalla legge».
Dall’attrice nessuna risposta e – per ora – la cosa sembra essersi conclusa con un nulla di fatto.
La mission
Una sorta di risposta arriva però, indirettamente, dalla mission professata sul sito:
«Da Goop, prima di tutto, definiamo il wellness come una forma di curiosità e soprattutto dove questa curiosità può condurre.
Se vi siete guardati a fondo abbastanza da chiedervi perché vi sentite in un certo modo o come potete cambiare un particolare aspetto della vostra vita, allora state partecipando a questo movimento.
Il wellness è lo spazio in cui valutare l’esistenza di una connessione tra corpo e mente, per capire se il cibo può davvero essere una medicina, per immaginare che una relazione migliore sia possibile.
Si tratta di essere architetti di come vorreste la vostra vita, in qualsiasi modo sia più giusto per voi».
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