5 serie tv da vedere se avete la sindrome da crocerossina
Da Denny Duquette di Grey's Anatomy ad Adam Sackler di Girls, 5 serie tv che vi piaceranno da matti se amate gli uomini sexy da salvare
Uomini attraenti, giovani e tormentati da un tremendo passato o un tragico presente: i personaggi delle serie televisive a volte sono in grado di scatenare la sindrome da crocerossina che affligge molte donne che li vorrebbero salvare (e sedurre).
Se fino a una trentina di anni fa i protagonisti del piccolo schermo erano belli, bravi e positivi, da un paio di decenni a questa parte prevalgono gli antieroi sofferenti, 'danneggiati', che scatenano l'Io ti salverò interiore di una buona parte del pubblico femminile.
L'esempio più lampante di questa categoria è il vampiro afflitto dai sensi di colpa Angel, sexy (perché le donne sono altruiste ma se sei bello ti salvano più volentieri) creatura della notte ritrosa che fa perdere la testa all'ammazzavampiri Buffy.
Il personaggio incarnato da un esangue David Boreanaz è il modello base dei soggetti di questa rassegna, popolato da figure che abbiamo scovato in luoghi che non tutte le spettatrici bazzicano.
Il segreto, infatti, è che, con le dovute eccezioni, i personaggi maschili più accattivanti della tv spesso disertano le serie a target femminile per annidarsi altrove.
Ecco dove trovarli.
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1. Denny Duquette, Grey's Anatomy
Capricorno, single, ama viaggiare e cucinare.
Paziente del(l'allora) Seattle Grace colpito da una miopatia virale e in attesa di trapianto, Denny Duquette è attraente, colto, ricco sfondato (di famiglia), simpatico, ecologista: in una parola, adorabile.
È l’uomo perfetto, se non fosse che sta morendo, e di lui si innamora la dottoressa Izzie Stevens di Grey's Anatomy (FoxLife) nel corso della seconda stagione (ma lui tornerà anche dopo la dipartita, nell'annata successiva e poi nella quinta).
Impossibile resistere a quel tripudio di fossette, sorrisi splendenti e luccicanti occhi verdi, tanto che per Denny Izzie rischierà il tutto per tutto, carriera compresa.
La morte di Duquette rientra tra le più devastanti della storia della televisione.
La sua virtuale perfezione con quell’unico fatale difetto che fa di lui l’uomo da salvare per eccellenza è praticamene una trappola per crocerossine ineluttabile, merito anche di un interprete, Jeffrey Dean Morgan, che ha fatto di sorrisi e ammiccamenti una vera e propria arte della seduzione.
2. Tommy Shelby, Peaky Blinders
Tommy è il capo della famiglia criminale di Birmingham degli Shelby nella serie britannica Peaky Blinders (Netflix).
Nel primo dopoguerra, fa ritorno dal fronte francese con i due fratelli, l’inizio di una scalata al potere spietata e costellata di lutti.
L’aspetto di Tommy, o meglio del suo interprete, l’irlandese Cillian Murphy, è rivelatorio: muscoloso, atletico, un po’ tarchiato ma dal volto efebico e dolce, che cela tristezza dietro gli enormi occhi azzurri, e sofferenza imprigionata dietro le labbra delicate.
Schiavo dalla propria ambizione, delle pressioni della famiglia e dai trascorsi in trincea, è bello e ferito, una combinazione che attira ogni tipo di donna colpita dalla sindrome da crocerossina estrema.
Dalla prostituta di buon cuore, alla fiera doppiogiochista fino alla donna di buona estrazione sociale, ogni tipo di fanciulla cade ai suoi piedi.
Come vedovo, il suo fascino da angelo caduto e derelitto aumenta esponenzialmente, anche se bisogna ammettere che il fratello Arthur, più instabile, meno appetibile e irrimediabilmemte sconvolto dalla guerra, è ben più bisognoso di soccorso.
3. Martin Riggs, Lethal Weapon
Martin Riggs ha turbato i sogni di moltissime donne negli anni '80, quando a portare il personaggio sul grande schermo fu nientemeno che Mel Gibson nel primo capitolo della saga poliziesca Arma letale.
La parte lo rese – a buon ragione – un sex symbol, per cui quando il ruolo due anni fa è stato ereditato dal collega, meno da schianto, Clayne Crawford, è aleggiato un lieve scetticismo.
Errore, è diventato uno dei maschi hot del piccolo schermo.
Questo redneck dell’Alabama con una famiglia numerosa a carico e tanti ruoli drammatici alle spalle ha fatto di Lethal Weapon, reboot televisivo della saga action, il pretesto camuffato da dramedy poliziesco di una profonda analisi del lutto.
Riggs, orfano di madre in tenera età, figlio di un padre violento sballottato da una famiglia adottiva all’altro, militare e poi poliziotto, dice addio a una vita infelice il giorno (di Natale) che incontra Miranda.
Un matrimonio, un figlio in arrivo e meno di due anni dopo, Martin perde entrambi, finendo affogato in un mare di alcool e istinti suicidi.
Riggs ha tendenze autodistruttive (ma è iperprotettivo verso donne e bambini), vive in un una roulotte (ma solo perché ha regalato tutti i suoi soldi a un ragazzino in difficoltà), è fedele (ci mette un anno e mezzo a togliersi la fede), ha la voce super sexy (meglio ascoltarlo in inglese, ora anche Italia 1 lo permette), capelli divini (riccioloni svolazzanti e ribelli) e un bel fisico abbronzato con i tatuaggi nei punti giusti.
Difficile resistere alla tentazione di essere la donna che lo tirerà fuori dal baratro.
4. Adam Sackler, in Girls
Oggi Adam Driver è un attore lanciatissimo grazie al ruolo del perpetuamente malmostoso Kylo Ren della saga fantascientifica di Star Wars, ma è stato il ruolo dell’ostico Adam nella serie prodotta, scritta e interpretata da Lena Dunham Girls a farlo diventare l’oggetto dell’interesse erotico del pubblico televisivo.
Le ragioni, per alcuni, sono difficili da comprendere, sia perché il personaggio non ha esattamente l’aria sveglissima (in compenso ha un fisico da paura) sia e soprattutto perché lascia alquanto a desiderare in fatto di etichetta da camera da letto.
Nelle relazioni sentimentali Adam si macchia di azioni discutibili e a letto il rispetto per la partner latita; a volte, addirittura, la poveretta di turno (non c’è solo il personaggio della Dunham) è vittima di prevaricazioni e umiliazioni, eppure Adam ha il suo stuolo di sostenitrici (forse un po’ masochiste) che ne percepiscono l’insicurezza e ne valorizzano i lati romantici (chi pianta tutto e attraversa la città mezzo nudo per venire a confortarti quando sei triste?).
5. Lucas Hood, in Banshee
Hood è uno di quei personaggi da (ri)scoprire, soprattutto per il pubblico femminile che magari non ne ha voluto sapere di avvicinarsi a una serie con un ragguardevole tasso di erotismo e violenza come Banshee (errore!, è uno degli show milgiori degli ultimi anni e annovera i personaggi femminili più tosti della TV).
Lucas è un criminale con un passato da militare e zero disciplina/zero rispetto dell’autorità; ha trovato la pace solo nell’amore verso la provocante figlia del suo boss, Carrie.
Con lei ha pianificato una fuga d’amore, ma è finita male: lui è finito in galera dopo una rapina e lei, incinta della figlia concepita con lo sventurato protagonista, è scomparsa.
Per 15 anni Hood si rifiuta di denunciarla, e una volta libero corre a cercarla.
Non riuscirà mai a riaverla, e sebbene con una identità (Lucas Hood non è il suo vero nome, che rimarrà un mistero) nuova e la professione da sceriffo, resterà per sempre un antieroe maledetto e spezzato.
Cumuli di donne si lasciano sedurre, nel corso della serie, da lui, complici l’aspetto belloccio, l’atteggiamento da duro di poche parole, i modi da padre amorevole e le considerevoli doti amatorie.
Destinato a rimanere un eroe tragico, fa il paio con un'altra anima tormentata (nascosta dentro un fisico marmoreo e tatuato) di Banshee, l'ex neonazi pentito Kurt.
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