10 cose che abbiamo imparato dalla fantastica signora Maisel
Dopo cinque anni in sua compagnia, siamo davvero pronti a una vita da piccolo schermo senza Miriam 'Midge' Maisel? Non molto. Midge Maisel è stata l’eroina tv che, al momento giusto e con le parole giuste, ci ha raccontato, intrattenendoci come poche altre, i punti cardine della questione femminile oggi.
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Midge Maisel è una sorta di comedian guerriera che, nella New York degli anni ’50, in un mondo e in una famiglia ebrea praticante e benestante che la vorrebbero solo madre e moglie, sovverte il suo status per inseguire il suo talento e il suo sogno. Lo fa con fatica, in un settore popolato fino a quel momento solo da uomini, che non ci stanno che una donna faccia più ridere di loro.
C’è la favola, ma anche tanto realismo in The Marvelous Mrs. Maisel. Ci sono le risate, ma a volte anche tanto sconforto. C’è la stupefacente sceneggiatura logorrea di Amy Sherman Palladino, ma ci sono anche tanti spunti di riflessione.
La quinta stagione della serie, in uscita il 14 aprile con i primi tre episodi - ne seguiranno uno alla settimana fino alla fine - continua l’excursus narrativo portato avanti dall’inizio della serie: ce la farà Mrs. Maisel (Rachel Brosnahan) a raggiungere il successo che merita?
Non vi anticipiamo nulla, sperando che possiate godere appieno gli ultimi 8 episodi della serie (che abbiamo visto in anteprima e non deludono). Arrivati fino a qui, però, ci piace l’idea di salutare Midge ripercorrendo tutti i preziosi insegnamenti che ci ha lasciato nel corso delle cinque stagioni che l’hanno vista protagonista.
10 cose che abbiamo imparato dalla Signora Maisel
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Non è mai troppo tardi per cambiare vita
Da tranquilla casalinga newyorchese, moglie di Joel (Michael Zegen) e madre di due bambini a comedian di talento - troppo poco riconosciuto - sui palchi dei club di New York.
Midge Maisel ci ha insegnato che non importa chi sei, quanti anni hai o quanti ti dicono che non è quella la strada: se tu ci credi e credi nel tuo talento, almeno un tentativo devi farlo.
Trova la tua voce. Se hai talento il successo arriva, ma non subito
Midge Maisel insegue il successo che si merita con l’inseparabile Susie ormai da quattro stagioni. La sua storia è una parabola che, partita da lei, ha poi trascinato con sé tutti coloro che la circondano in un cambiamento del proprio stato e delle proprie abitudini.
Midge sa di valere come comedian, di avere una voce irriverente e divertente che si merita di essere ascoltata e per questo persevera. Il talento, una volta assodato di averne uno, può giustificare lo scompiglio in cui getta il mondo che lo circonda.
Purtroppo però non sempre produce risultati immediati. Ecco, Midge insegna anche che bisogna aspettare, aspettare e continuare a provare. Che scoraggiarsi al primo insuccesso non è una buona strategia per raggiungere un obiettivo tanto desiderato.
Ama te stessa prima di amare gli altri. Ma ama anche chi collabora con te
Dalla prima stagione Midge decide di mettere il suo sogno davanti a tutto, in primis al volere della sua famiglia, che comunque continua a essere una parte più che rilevante della sua quotidianità. Anche la sua vita sentimentale viene trattata alla stessa stregua (ve la ricordate la storia con il Dottor Benjamin?).
L’unico elemento onnipresente in tutte le stagioni è Susie (Alex Borstein), sua agente, amica, consigliera etc. Sebbene diversissime tra loro, le due sono legate da un rapporto di fiducia e stima estreme. Trovate una partner come Susie lo è per Midge e sarete a metà del lavoro.
Ama le tue origini
Dal brisket alle vacanze estive nella zona delle Catskills, passando per i quartieri di New York (Brooklyn o Coney Island tra tutti), le città (Miami e Israele nell'ultima stagione) o le tradizione ebraiche più note: Midge è una donna che rompe le regole, ma rimane molto attaccata alle tradizioni della sua famiglia.
Un monito per dirci che puoi diventare qualcuno di nuovo senza rinnegare per forza ciò che sei e sei sempre stato.
Ama quello che fai. E divertiti
Midge Maisel ci insegna che la vita va presa con un pizzico di follia, senza ridurre le giornate a infinite “to do list”.
Midge ama il suo essere una comedian e questo le dà la spinta per superare qualsiasi ostacolo e fatica: dagli imprevisti ai rifiuti, fino alle interminabili giornate lavorative che affronta ogni giorno (vedrete anche in questa quinta stagione).
Midge è stata spesso criticata da chi la circonda, soprattutto all’inizio, ma poi il suo entusiasmo e la sua intraprendenza sono divenuti contagiosi.
Non si può avere tutto
Uno degli insegnamenti più importanti che ci dà Midge Maisel nel corso delle cinque stagioni della serie è proprio questo: per inseguire i propri sogni, spesso bisogna mettere da parte qualcosa.
Senza piangismo o eccessi sentimentali, la vediamo alle prese con una vita vorticosa da jet set che spesso la porta lontana dalla famiglia e dai suoi affetti. Midge è un’eroina che ci racconta che i superpoteri non esistono. Anche per una come lei.
Lo stile non sarà tutto, ma cavolo se fa
Quanti, dopo aver visto la serie, sono andati a farsi una scorta di lucida labbra pastello? E di un po’ di colore per i propri armadi?
Midge ci ha insegnato che esiste un abito per ogni occasione e che essere impeccabili è qualcosa che facciamo per noi stessi.
Lo stream of consciousness verbale è pazzesco
Dai ping pong verbali famigliari agli sketch sul palco, ma anche i discorsi con Susie, tra i tanti: Midge è un fiume di parole in piena che sdraborda stordendo il suo interlocutore, sempre che non sia come lei e le dia del filo da torcere.
Pensate che bello avere la sua lingua brillante e tagliente durante una discussione animata con qualcuno: getterebbe la spugna in men che non si dica.
Il privilegio è ciò che non ti accorgi di avere finché ti viene tolto
Midge, e come lei gli altri membri della sua famiglia, vivono una parabola in cui il loro legame con il privilegio sociale viene messo in discussione. Se nella prima stagione fanno parte di una benestante famiglia ebrea di Manhattan, man mano hanno tutti modo di guardare dall’altra parte
Da Midge che si scontra con lo strapotere maschile sui palchi, a Abe (Tony Shalhoub) che perde la sua cattedra da docente e con quella la lussuosa casa che divide con la moglie Rose (Marin Hinkle), ma anche Joel (Michael Zegen) che si innamora di una donna la cui famiglia rifiuta la sua origine e che ha altre priorità di vita.
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