Fedez e Iovino, l'assegno per evitare la denuncia
Fedez e Iovino si sarebbero accordati tramite i legali per chiudere la vicenda del pestaggio, ma le indagini vanno avanti
Fedez e Cristiano Iovino si sarebbero accordati tramite i loro legali per mettere fine alla vicenda del pestaggio.
È il Corriere della Sera a riportare la notizia del patto tra gli avvocati del rapper e del personal trainer, per mettere a tacere la questione e cercare di evitare un processo.
Per procedere con l’accusa di lesioni personali, infatti, sarebbe necessaria la denuncia di Iovino, che finora si è sottratto. Fin dal primo momento il personal trainer ha evitato di fare il nome del rapper. E adesso sembrerebbe chiaro il motivo. Fedez, infatti, avrebbe alla fine firmato un assegno intestato proprio a Iovino per far sì che la denuncia non venga mai presentata (Iovino avrebbe ancora poco più di due mesi per sporgerla).
Il tentativo dei legali, secondo quanto si legge sul Corriere “è chiaro: stoppare le indagini e chiudere qui la vicenda”.
La transazione economica, però, potrebbe non essere sufficiente per evitare un rinvio a giudizio per Fedez. Come già spiegato, la procura sta indagando sul reato di rissa, che essendo procedibile d’ufficio non necessita di querela da parte della vittima. Ed è per questo reato che Fedez è attualmente iscritto nel registro degli indagati.
La strategia dei legali del rapper sarebbe quella di dimostrare che non si è trattato di una rissa, ma di un pestaggio. “Per configurare il reato di rissa (di cui potrebbe rispondere anche Iovino) - si legge sul Corriere - è infatti necessario che ci siano due parti, o meglio due schieramenti, che si fronteggiano”.
Questa tesi, però, se da una parte scagionerebbe formalmente Fedez dal reato di rissa, dall’altro rafforzerebbe il concetto della “spedizione punitiva”. Un paradosso, quindi. Se l’accorso è stato realmente firmato e la transazione economica eseguita, si tratterebbe di un’ammissione da parte di Fedez sulla sua presenza e partecipazione ai fatti di quella notte. Pesenza che comunque ormai è data per certa, considerate le testimonianze dei vigilantes e le immagini delle telecamere.
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