Ha ancora senso parlare di trend nella moda?
Per un sito che sui trend (oltre che ovviamente sulla ricerca spontanea) basa le proprie analisi e le proposte che ogni giorno seleziona per i propri lettori e le proprie lettrici, la domanda non risulta per nulla banale.
In un biennio in cui sempre più ci siamo interrogati sul rapporto tra quantità e qualità dei nostri capi acquistati, il termine “tendenza” ha assunto in molti casi un’accezione negativa, di spreco, moda passeggera e non necessaria, spesso condizionata da fattori superficiali e assolutamente inconciliabile con il concetto di sostenibilità.
Se quindi ogni volta che si parla di trend viene naturale arricciare il naso, dall’altro capo a far specchio alle cattive tendenze troviamo invece i capi “everlasting”, i guardaroba capsule fatti di pochi pezzi combinabili tra loro e la rivalutazione del vintage e second-hand che, soprattutto grazie ai social, stanno vivendo un vero momento di gloria.
Come sempre la verità sta nel mezzo. Da un certo punto di vista è vero che a causa dei social media che hanno portato a una sovraesposizione di look, abbinamenti e oggetti, e del fast fashion, con i continui drop di nuovi items, la durata delle tendenze come le conoscevamo e venivano concepite dai brand sembra essere sempre più breve, d’altra parte però nella moda come nella vita in generale non è possibile prescindere dal concetto di tendenza, inteso come mutazione, evoluzione, direzione che il mondo, la società e quindi anche la moda, - che ne è riflesso e risultato - stanno prendendo e acquisiranno negli anni a venire.
In aiuto arriva la distinzione tra micro e macro tendenze, le prime di solito più fugaci (ma anche no), le seconde più radicali. Una macro tendenza può essere ad esempio il ritorno degli anni 2000, che sicuramente ci accompagnerà - con buona pace di tutti noi che li abbiamo già vissuti e certo non fremevamo dalla voglia di recuperare i nostri pantaloni Miss Sixty a vita bassa - per più di una stagione e andrà a fondersi con il presente e trasformarsi, mentre una microtendenza il Cabincore (grazie Sadi Sabahu che ce l’hai fatta scoprire) o ancora, più legato a un capo del momento, il balaclava.
In questo scenario le sfilate hanno sempre rappresentato un momento importante per le tendenze, per capire esattamente come i cambiamenti nel mondo venissero tradotti nel nostro guardaroba dalla sensibilità dei designer o anche semplicemente come ricettore di novità che proprio dalle passerelle partivano per poi andare a svilupparsi e diffondersi nei mercati di tutto il mondo.
Anche se le influenze ora arrivano da ogni dove (leggi soprattutto i social come TikTok che hanno preso il posto dello streetstyle) creando spesso un effetto stile ‘è nato prima l’uovo o la gallina?’, abbiamo pensato di chiedere alle nostre editor e collaboratrici che quotidianamente si occupano proprio di scoprire quale sarà la “next big thing” e di tradurre quello che vediamo durante le varie Fashion Week, quale sia la tendenza (macro o micro) e quali le sfilate che più le hanno colpite per la prossima stagione primavera-estate 2022.
È un lungo excursus nel futuro, se a lungo o a breve termine lo scopriremo presto, per cui mettetevi comode e comodi e buona lettura!
NORMCORE DI LUSSO
Sara Moschini

Ann Demeulemeester primavera-estate 2022
La ricerca del guardaroba perfetto, quello che si apre et voilà magicamente ci propone capi tutti abbinabili tra loro e di qualità è il Sacro Graal del prossimo anno. Complice la consapevolezza degli sprechi causati dallo shopping compulsivo che si è fortemente sviluppata (per fortuna aggiungerei) negli ultimi due anni e una spinta necessaria verso scelte di vita più sostenibili che ci hanno portato a rivedere il nostro modo di acquistare, la macro tendenza che si sta diffondendo è quella di un ritorno al sartoriale di lusso.
Capi che durino per sempre, o almeno il più possibile, tessuti preziosi meglio se ottenuti con nuove tecniche di riciclaggio (‘deadstock’ e ‘preloved’ sono termini ormai entrati nel vocabolario fashion quotidiano), forme che non rispecchino trend troppo transitori e riconoscibili e palette che rispondano alle regole dell’armocromia. È un nuovo take sul Normcore targato 2014 che però ci voleva vestiti American Apparel intenti ad ascoltare indie-rock, e se è vero che né l’uno né l’altro esistono più, la voglia di avere uno ‘stile-non-stile’ sembra essere ancora forte.
Come ovviare però al rischio di annoiarsi e quindi di tornare a comprare abiti inutili? Il suggerimento è di scegliere dei capi dal taglio tradizionale ma con un dettaglio in più, il famoso ‘twist’ che rende il look speciale. Può essere il maglione con un piccolo cut-out o il collo particolare, dei gioielli speciali per svariati motivi (statement, vintage, colorati) o il completo nero di Ann Demeulemeester della primavera-estate 22 con le frange che danno movimento.
Non perderete il divertimento di vestirvi e giocare al celebre mix&match ma vi assicurerete un armadio longevo e prezioso.
BACK TO THE NINETIES
Rossella Malaguarnera

Max Mara primavera-estate 2022
Se da un lato le passerelle di settembre hanno sancito il successo dello stile "bold", spregiudicato e coloratissimo dei favolosi primi Duemila (vedi trend successivi - ndr), dall'altra parte abbiamo trovato anche il suo contraltare, ovvero il minimalismo e l'essenzialità degli anni Novanta.
Quello reso celebre da stilisti come Donna Karan, Calvin Klein e, in Italia, Armani e Prada, e interpretato dalle super top di quegli anni: da Amber Valletta a Shalom Harlow fino a lei, la mitica e unica Kate Moss.
Un trend dai tagli puliti fino quasi all'eccesso (altro che "less is more"!), rigoroso, composto da abiti con lo scollo halter (detto anche ‘all’americana, più accollato sul davanti ma con piccole spalline), camicie bianche ed essenziali, giacche e pantaloni dal fitting perfetto.
Uno stile che ho rivisto, ad esempio, sulla passerella di Max Mara in uno dei look finali indossato da Irina Shayk: crop top, gonna sopra il ginocchio e blazer lungo in pelle: impeccabile ma molto seducente nella sua estrema semplicità.
OVER THE BLAZER
Valentina Mauri

Dolce&Gabbana primavera-estate 2022
Ho sempre avuto un debole per il blazer: è il pezzo chiave su cui costruisco tutti i miei look preferiti, day&night. Per me si tratta di un vero e proprio jolly del guardaroba in grado di rendere più speciale all’istante anche la mise più basica.
Ovviamente lo indosso tutto l’anno (sì, anche in pieno inverno sotto a capospalla rigorosamente oversize per stratificare ad hoc), ma la stagione in cui diventa davvero protagonista è senz’altro la primavera-estate. Perfetto per completare la mia “divisa fashion” di tutti i giorni, ossia jeans + t-shirt (o camicia) bianca. Ma anche portato con gli abiti più chic e femminili ha davvero un fascino speciale.
Quest’anno tornano ancora le silhouette dall'allure anni 80 con spalle esagerate, maniche arrotondate e punto vita ben evidenziato. Da indossare anche a mo’ di minidress, proprio come ci suggerisce la passerella di Dolce&Gabbana.
LA MINI FIRST-REACTION-SHOCK
Chiara Da Col

Miu Miu primavera-estate 2022
La prima reazione alla minigonna a vita bassa-molto bassa che Miuccia Prada ha pensato per la collezione primavera-estate 2022 di Miu Miu è stata un momentaneo shock.
La seconda è stata questa: «Ok, se ci sono ancora i must-have questo è il prossimo». Perché, volendo o no, il ritorno della vita esageratamente bassa che - diciamolo - in fondo non sta bene a nessuna persona, e che ci ricorda gli anni 2000 e i look di Britney Spears e Christina Aguilera alias Xtina, è la vera notizia-fashion della nuova stagione.
E dopo anni di mom jeans un po’ di voglia di mostrare l’ombelico ci sta.
P.s. Non è detto che ce la sentiremo di indossarla (di nuovo), ma ci piace un casino.
HEY SEXY LADY
Bianca Luna Santoro

GUCCI ‘Love Parade’
Anche s-coprirsi è un’arte.
Per questo uno dei miei trend preferiti della primavera estate 2022 è la riappropriazione della parola ‘sexy’, un’esplosione di sensualità sapientemente declinata in chiave couture.
Come esaltare al meglio questa tendenza “coraggiosa”? La parola d’ordine è osare e pensare che (quasi) tutto quello che solitamente viene coperto da strati, può ora essere esposto all’occhio senza remore.
Proprio come le autoreggenti azzurre (attenzione: tra i colori più hot del prossimo anno!), abbinate all’abitino lingerie della sfilata “Love Parade” di Gucci a Hollywood, uno dei momenti fashion più iconici che ci ha riservato il 2021 (tanto che farà ritorno anche nell’analisi di un altro dei nostri trend - ndr).
Oltre le gambe c’è di più perché il trend sexy prevede anche splendide bralette, pizzi, spacchi e trasparenze. Tutto vedo non vedo, anzi, vedo eccome!
OBIETTIVO SOSTENIBILE
Francesca Crippa

Chloé primavera-estate 2022
La premessa è doverosa: questo è l’unico trend che vorremmo ritrovare ogni stagione finché non sarà assimilato e diventato la norma, qualcosa da dare per scontato. Augurandoci anche che ciò avvenga nel minor tempo possibile.
Dal 95% di materiali dichiarati sostenibili e in parte riciclati della primavera-estate 2022 di Balenciaga a una certezza di lunga data come Stella McCartney che ha lanciato la prima borsa realizzata in Mylo, pelle vegana creata dall’apparato vegetativo dei funghi, il micelio. Si aggiunge la collezione di Chloé disegnata da Gabriela Hearst in cui i look in passerella da 50 sono diventati 31, e agli editor è toccata una sana - e sacrosanta - lettura di un documento di ben nove pagine sui materiali riciclati utilizzati e sulla lavorazione manuale dei capi da parte di diversi artigiani.
Plus: c’erano persino delle flip flop recuperate dagli oceani grazie alla collaborazione con Ocean Sole. Come a dire che meno è meglio - l’unica filosofia 100% esente da greenwashing - e se fatto con materiali riutilizzati e lavorati da mani esperte, lo è ancora di più.
SENSUALE-NON-SENSUALE
Valeria Ricca

Prada primavera-estate 2022
Mi ha colpito l’eleganza semplice di questo mini dress firmato Prada primavera-estate 2022, un abito dalla doppia anima: casto sul davanti, sensualissimo sul retro.
A prima vista è così castigato da risultare quasi banale e noioso, in realtà nasconde una profonda scollatura sulla schiena e un maxi fiocco bon ton che regalano l’effetto sorpresa e lo rendono speciale. Essenziale nelle linee, raffinato nel colore, privo di qualsiasi ornamento: quest’abito (così come l’intera collezione primavera-estate 2022) è la prova che semplicità non è affatto sinonimo di sciatteria e che il femminile si può esprimere in tanti modi, non necessariamente con top “vedo non vedo” o abiti da sera sontuosi. Anche un mini dress dallo stile minimal, dai colori pastello e con qualche dettaglio inaspettato, può diventare il miglior alleato possibile per svelare il proprio lato più sensuale. E questa nuova idea di sensualità, ben diversa da quella a cui siamo abituate e sempre più lontana dai vecchi stereotipi, mi piace molto.
Y2K DA TIKTOK ALLE SFILATE
Sarah Misciali

Blumarine di Nicola Brognano primavera-estate 2022
Figlio degli innumerevoli e velocissimi trend che emergono simultaneamente su TikTok, il Y2k (che sta per Year 2000) è stato forse quello che maggiormente ha contaminato le sfilate primavera-estate 2022. Un ritorno ad un’era che fino a poco tempo fa eravamo ben felici di aver superato.
Impossibile non notare l'iconica maglia con inserti in pelliccia sul collo, come quando compri delle scarpe nuove e subito hai la sensazione che tutti le abbiano addosso. Il ritorno del ‘fuzzy’, del pile e della ciniglia nelle forme e dimensioni più disparate. Palette che ricordano Austin Powers; pare che negli ultimi due anni le persone si siano rifugiate nella pura nostalgia nel tentativo di distogliere l'attenzione da un presente incerto.
E così non sentiamo quasi più il bisogno di comprare nuovo ma la necessità di vendere, di liberarsi dei frutti cheap del fast fashion per rivalutare il vecchio e dar spazio a qualità e individualità.
I punti di vista sembrano coesistere con diversi stili nonostante siano sempre tendenze. L’iper stimolazione dei social media si riflette costantemente nella cultura e nel vestire, ricca di novità ma tutte destinate a scadere.
A RITMO DI FRANGE
Maria Alvuela Franco

Gucci ‘Love Parade’
È ormai assodato: la moda urla frange! Insomma, un bell’anticipo di primavera, che rimanda a un arcobaleno di colori briosi per spezzare finalmente la monotonia dell’inverno.
E se c’è uno stilista che spicca non solo per l’uso dei colori accesi ma anche per la sua capacità di travalicare epoche e confini, rivisitando il tutto in chiave contemporanea è proprio lui: Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci.
La sfilata “Love Parade” primavera-estate 2022 svoltasi sulla glamour Hollywood Boulevard a Los Angeles per celebrare il centenario della maison, è una “pellicola” che sembra quasi girata a colori, di cui Michele, movie maker d’eccezione, dà il ciak a un amarcord di tendenze che spaziano dai ruggenti anni 20 fino allo spudorato mannish anni 40.
Tra lustro, lustrini e piume da gran diva, a infiammare il catwalk-show è il mini abito a frange, realizzato con sfavillanti cascate di filamenti pettinati nelle tonalità metal rainbow. Uno scrigno di eleganza che avvolge, a ogni passo, in uno shot energico e dinamico di fluttuanti fili iridescenti tutta la silhouette, lasciando così intravedere la sensualissima guêpière in pizzo nero, in un seducente gioco di vedo non vedo.
La mise sembra quasi ispirata a una perfetta e disinvolta Millennial Flapper, che non ha paura di ostentare e brillare: bastano infatti un paio di mary jane ai piedi e una sfilza di frange, dal piglio scenografico, per esaltare l’effetto shimmer e lasciare sicuramente il segno.
Le frange, da semplice dettaglio, diventano protagoniste in molte altre collezioni e vengono interpretate stilisticamente in una versione più bohémienne, declinate su fringe-dress multicolor, oppure, più contemporanee e minimal con maxi lembi di tessuto lasciati cadere, quasi per caso, ai lati del pantalone stile grunge. Infine, merita sicuramente menzione, la tendenza (cut-out) a taglio vivo, che viene realizzato soprattutto su abiti e accessori con lunghissime e fluttuanti frange in pelle.
Insomma, le frange, aggiungeranno al guardaroba della bella stagione un particolare in più con un effetto ‘shaking on’ in movimento.
CUISSARDES MON AMOUR
Henriqueta Mendes

Fendi by Kim Jones primavera-estate 2022
Tra le sfilate che mi hanno colpita maggiormente quest’anno c’è sicuramente la collezione primavera-estate 2022 di Fendi disegnata da Kim Jones. Ho amato l’idea di celebrare una visione di femminilità moderna e dinamica. Da amante degli stivali alti non potevo non notare i cuissardes che hanno rubato la scena. Sono semplici, ma i disegni di Antonio Lopez danno un tocco accattivante rendendoli unici e semplicemente stupendi, abbinabili con look più basici e dando davvero personalità.
Indossarli può dare quel tanto di self-confidence in più che a volte può essere necessaria (soprattutto in un periodo come questo). Questo tipo di calzatura - che ogni anno i designer cercano di arricchire con particolari sempre più stravaganti - sono amati anche da celebrities e artiste come Beyoncè, Rihanna e Ariana Grande e diventano prop perfetto per le loro performance.
Sono sicura che le ritroveremo ancora tra le tendenze più forti del 2022.
CORSETTO 2000
Sadi Sabahu

Acne Studios primavera-estate 2022
Come ben sappiamo, la moda si ispira al passato nella ricerca di tessuti decorazioni e fantasie, ma il legame storico più evidente riguarda la forma degli abiti.
La fascinazione per le forme estreme è ancora viva, e la rappresentazione più concreta di questa tendenza è l’utilizzo sempre più ricorrente del corsetto che (fortunatamente) si evolve diventando più leggero e confortevole.
Considerato costrittivo e artificioso, il corsetto diventa ora simbolo di emancipazione e culto della bellezza femminile. Grazie al suo potere di celebrazione delle curve, è sempre stato oggetto di studio da parte di designer come Paul Poiret e Madeleine Vionnet, fino ad arrivare alla veterana della moda punk-chic Vivienne Westwood ed a Jean Paul Gaultier che l’hanno reso un capo iconico e sensuale.
Per la primavera-estate 2022 lo ritroviamo in chiave più sportiva e contemporanea nella sfilata di Acne, ma per chi cerca dei capi speciali suggerisco di guardare le creazioni di _Dennj_,giovane designer emiliano che utilizza tessuti vintage, che ha fatto del corsetto e della sostenibilità i suoi punti di forza.
IL TAILLEUR MINIGONNA
Marilina Curci

Chanel primavera-estate 2022
Dopo stagioni dominate da completi à la garçonne e divise in stile business woman, stiamo assistendo al ritorno prepotente del tailleur minigonna.
Una combo che mi colpisce perché, in un certo qual modo, incarna alla perfezione il mix di sentimenti e desideri che ci stanno accompagnando in questi tempi complicati: la ricerca nei decenni passati di quella normalità che davamo per scontata e che ora ci manca così tanto, il desiderio di tornare a vestire panni più eleganti e sofisticati, la voglia di ritrovare spensieratezza e nonchalance.
Il brand cardine di questa tendenza? Chanel, che con la primavera-estate 2022 ha proprio voluto portare in passerella una ventata di energia e positività. E ora ne abbiamo davvero tanto bisogno.
SECONDA PELLE
Sara Cislaghi

Prada primavera-estate 2022
Nella moda, come nella vita, ci sono punti fermi che non si discutono. Tra questi c’è - per l’appunto - indiscutibilmente la giacca in pelle, alleata di mille battaglie e mille look per molte persone since1980.
Beh, ritrovare tante leather jacket (dal blazer al long coat) sulle passerelle della primavera-estate 2022 (specie su quelle di Nostra Signora della Moda Miuccia Prada) mi ha fatto attivare in un attimo il countdown che porterà ad archiviare piumini e faux fur in favore di un bel chiodo oversize.
Come portarlo? Come Miuccia insegna: leather on leather, in modo sexy e disinvolto (o magari con la bralette che fa capolino, se proprio vogliamo indossare il nostro capospalla in modo più comodo e citare contemporaneamente un altro trend, la lingerie in bella vista).
Insomma, la macro-tendenza “second skin” mi piace perché è un accento senza tempo in termini di pezzi, ma qualcosa di molto contemporaneo nel modo di reinventare un grande classico. E poi diciamocelo: esiste forse qualcosa di più sensuale e carico di coolness?
AUTUNNO IN PRIMAVERA
Sumaia Saiboub

Alberta Ferretti primavera-estate 2022
Dopo due anni passati a cercare di rimanere negative e negativi nei tamponi (ma con lo spirito positivo) e in cui gli unici colori a contare davvero sono stati quelli delle zone in cui il paese è stato diviso a seconda del numero dei contagi; non potevo non notare i toni del marrone, arancione, rosa, ocra e nero sulla passerella di Alberta Ferretti – ma anche Fendi, Ferragamo, Max Mara – lo scorso settembre.
La prima impressione è stata quella di nostalgia per una stagione, o meglio un tempo che non si è potuto vivere a pieno e che non ci verrà restituito.
Da allora non sono più riuscita a togliermi dalla testa l’idea di questa combinazione di colori che risulta più autunnale che primaverile e non ho potuto fare a meno di pensare a come anche i designer sulle passerelle abbiano voluto ricordarci che forse nulla è perso per sempre, se siamo disposti a trasformarlo.
VEDO FUCSIA
Vittoria Zerbini

David Koma primavera-estate 2022
Le passerelle della primavera-estate 2022 hanno portato nuovi trend estivi ma ne hanno anche confermati alcuni che avevano già fatto capolino durante la stagione precedente, come il total look ‘hot pink’ (Jacquemus stiamo guardando te).
Ciò a cui Simon Porte Jacquemus diede il via, è stato ripreso da David Koma in particolar modo nel look 8 della sua primavera-estate 2022, dove questo fucsia acceso sale un gradino più in alto nella scala dei colori diventando un bellissimo luccichio abbagliante grazie all’aggiunta di paillette che lo rendono ancora più estivo. La power suit di Koma può essere sfoggiata sulla promenade abbinandola con un reggiseno del costume (sempre con paillette fucsia), oppure al dopo cena davanti a un cocktail.
Paura eh?
Il fucsia è un colore estivo che non ci aspettavamo ma che è diventanto ciò di cui avevamo davvero bisogno per portare aria fresca e allegria nella prossima stagione. Non importa dove indosseremo il nostro total look hot pink, l’importante è averlo pronto nell’armadio per la prossima estate. E se ci aggiungiamo dei glitter è ancora meglio.
IL CUT OUT DELLA LIBERTÀ
Cecilia Falovo

AC9 primavera-estate 2022
Cut-out significa “ritaglio”. Forse è proprio quello di cui abbiamo bisogno. Un nuovo anno che passa porta con sé il desiderio di nuove consapevolezze e la volontà di riscoprire e ritagliare l’autenticità nascosta dietro colori audaci, trasparenze esagerate, lette secondo un preciso linguaggio estetico.
È questo secondo me uno dei trend (più seducenti aggiungerei) della prossima stagione che si ‘allunga’ (come capita ormai a quelle tendenze più resistenti) dall’inverno precedente. Aperture sulla schiena, sul ventre o sulle spalle, metafora di una richiesta di libertà. Gli stilisti hanno interpretato le nostre necessità concretizzando in passerella tagli geometrici, morbidi e tondeggianti che esaltano la sinuosità delle forme rendendo la silhouette più dinamica.
Ho scelto questa tendenza (qui la vedete nella collezione di AC9 che ha debuttato a settembre a Milano) perché credo rifletta una delle numerose possibilità creative che va ad esaltare un’eleganza anticonvenzionale dove la pelle diventa la vera protagonista in questi giochi di sovrapposizione dal risultato avanguardistico.
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