Goth is back! Da qualche stagione pizzi, corsetti e calze a rete sono tornati a dettare tendenza, dentro e fuori dalle passerelle. L’exploit più recente lo si è avuto con Mercoledì, la serie TV Netflix diretta da Tim Burton che in pochissimo tempo ha scalato la lista degli show più visti sulla piattaforma di streaming, guadagnandosi una candidatura ai Golden Globe e un numero indefinito di citazioni sui social.
I look della protagonista interpretata dall’attrice Jenna Ortega hanno scatenato una vera e propria “dark fever”, riaccendendo i riflettori su quello che, in realtà, è un trend mai davvero scomparso.
(Nell'immagine: sfilata Givenchy AI 2006; sfilata John Galliano AI 2008)
Nato nei primi anni ‘80 con il movimento post-punk per dare espressione al desiderio di ribellione dei giovani verso una società considerata troppo conformista, il gotico ha aperto la strada al mix & match dei codici di abbigliamento che oggi è all'ordine del giorno. Le sue declinazioni sono numerose ma tutte accomunate - sempre e comunque - dalla presenza preponderante del colore nero.
(Nell'immagine: sfilata Alexander McQueen PE 2007; sfilata Rick Owens AI 2008)
I primi a portarlo sulla catwalk sono stati Yohji Yamamoto, Rei Kawakubo (la fondatrice del brand Comme des Garçons), Thierry Mugler. E poi Alexander McQueen con la sua moda «cupa e malinconica» - come lui stesso amava definirla - fatta di teschi, romanticismo, dettagli punk ed elementi mutuati dall’epoca vittoriana; il re del gotico Rick Owens; John Galliano e Riccardo Tisci, artefici tra le altre cose di alcune tra le migliori collezioni di Dior e Givenchy.
(Nell'immagine: sfilata Prada AI 2019; sfilata Comme des Garçons AI 2019)
Anche Miuccia Prada ha ceduto al tetro fascino del goth style con la collezione Autunno Inverno 2019, dal titolo “Anatomy of Romance”. Collezione più che mai attuale, in perfetto mood Mercoledì Addams. Non è un caso che il marchio sia stato scelto dalla costumista Colleen Atwood per dare una svolta all’immagine dell’eroina scaturita dalla matita di Charles Addams nel 1940.
Collaboratrice di vecchia data di Tim Burton, la costume designer ha rivelato di essersi ispirata agli outfit di Lisa Loring nella sitcom del 1964 "The Addams Family" e a quelli di Christina Ricci nell’omonimo film del 1991, ma anche ai trend nati su TikTok durante la pandemia.
In primis l’estetica #DarkAcademia, incentrata sul mondo accademico anglosassone e sulle atmosfere gotiche in stile Harry Potter.
La divisa scolastica indossata da Jenna Ortega nella serie con blazer e gonna a pieghe a righe grigie e nere ne è un esempio lampante. Ma le chicche che la Atwood ci ha riservato sono tantissime, dai look oversize con maglioni a scacchi e gilet crochet al dress in chiffon con volant firmato Alaïa, utilizzato per l’iconica scena del ballo che ha fatto impazzire tutti (provate a cercare sui social l’hashtag #wednesdaydance).
L’abito - ovviamente googlatissimo - è un pezzo di qualche stagione fa, ma non sfigurerebbe tra le proposte della Primavera Estate 2023.
La tendenza non sembra infatti destinata ad affievolirsi, come dimostrano le gonne con la crinolina e i top bustier avvistati da Dior, le macabre - ma tremendamente glamour - spose di Versace, le dark ladies in sottoveste e ballerine di Simone Rocha. E ancora, le croci gotiche di Blumarine, i long dress tagliati a vivo di Balenciaga, le mise total black con hot pants e strascico di Burberry.
(Nell'immagine: sfilata Dior PE 2023; sfilata Burberry PE 2023)
Un revival che secondo Andrew Groves, docente di fashion design all’Università di Westminster e direttore del Westminster Menswear Archive, è in un certo senso una reazione a questi tempi difficili. «Siamo stati sopraffatti da notizie su morte e malattia - ha spiegato al Guardian in un'intervista - e non sorprende che ora le persone stiano cercando modi per esprimere esteticamente anche le emozioni negative».
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