Meagan Cignoli: la star di Vine che ha conquistato la moda
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La star di Vine Meagan Cignoli ci svela i segreti del suo lavoro
Entrare nel loop dei video di Vine e restarne invischiati per ore è facile. Basta cliccare su "Explore" e scegliere l'argomento che preferite tra cibo, salute, gatti e naturalmente moda e bellezza. Oppure potete semplicemente cercare i video di Meagan Cignoli , 29 anni, fotografa e vidomaker americana che, grazie a un talento eccezionale nell'utilizzo della tecnica dello stop motion e idee esplosive è riuscita a far impazzire i brand di moda con le sue creazioni.
Abbiamo chiesto a Meagan i segreti del suo lavoro e del suo successo. Leggete l'intervista e guardate alcuni dei suoi geniali Vine.
Sei una fotografa di moda e ritratti - quando e perché hai cominciato a usare Vine?
A metà Febbraio. I miei primi Vine erano davvero terribili! Ma ho continuato a provare e poi mi sono improvvisamente resa conto che con questa applicazione potevo creare molto facilmente video in stop motion.
Come ti vengono le idee per i video che metti su Vine?
Penso a una foto “statica” che vorrei creare. Per esempio, ho appena comprato dei palloncini rosa. Così nella mia testa continuo a pensare: un palloncino potrei metterlo qui, potrei scriverci sopra questa cosa, potrei farlo scoppiare, ecc. E poi penso: come faccio a prendere questa immagine e ad animarla, a farla muovere e renderla divertente? E penso molto anche ai colori, sono molto importanti.
I tuoi video su Vine sono davvero complicati! Quanto tempo impieghi per crearne uno?
Per alcuni un’eternità! Di solito dalle 2 alle 3 ore, ma per alcuni ho impiegato 6 o addirittura 14 ore! Per eBay Now ho girato un video che ha richiesto 14 ore, molto intricato ma divertente. Se il set è complesso, ci vuole molto tempo per realizzarlo.
Hai un oggetto preferito nel campo della moda o del beauty, con cui ti piace particolarmente lavorare?
Smalto per le unghie! E rossetto. Qualsiasi cosa sia molto colorata, con un bel packaging e che possa essere mossa e animata in modo divertente. È stato fantastico poter lavorare
con la nuova linea di smalti di Dolce & Gabbana, Love in Taormina : ho potuto rovesciarli dappertutto e fare un bellissimo casino. E i colori erano le mie sfumature di rosa preferite.
Secondo te come stanno reagendo i brand della moda alla nuova ondata di Vine/instavideo?
Ne vanno pazzi! Attualmente ho lavorato (solo nel settore moda e beauty) per French Connection, Valentina Kova, Warners Bras, Benefit Cosmetics, Nike e Puma. La prossima settimana ho uno shooting di Vines e insta video per YSL, quella successiva per Tommy Hilfiger. È uno strumento che si presta benissimo a creare video divertenti e contenuti che i brand possono utilizzare moltissimo, che sia sulle loro pagine Facebook, sui tumblr, sui blog, sui siti ufficiali, possono caricarli su Instagram e twittarli. Tutti questi tipi di contenuti funzionano benissimo nello spazio dei social media.
Usi anche la funzione video di Instagram? Quale app preferisci tra Instagram e Vine, e perché?
Sì, uso anche Instagram e mi piace molto. Mi piacciono entrambe le applicazioni per creare video, sono molto diverse. Con Vine creo video in stop motion più rapidi, mentre con Instagram è più simile al cinema, più onirico. Ma ora che Instagram ha rilasciato un aggiornamento carico anche lì i video, spesso sono Vines che ho deciso di non pubblicare, ma poi li rivedo e mi piacciono...
In questo momento sei una vera star di Vine, com’è cambiata la tua vita?
È cambiata solo nel senso che ho un sacco di lavoro in più! Il che è fantastico, perché sono sempre brand che adoro e per i quali sono entusiasta di poter lavorare. L’altro cambiamento che il mio lavoro finisce sotto gli occhi di molte più persone. È un fantastico strumento di esposizione. Mi sono anche fatta molti nuovi amici tra tutti gli altri utenti di Vine che stanno avendo successo. Siamo diventati molto uniti.
Il tuo cognome ci suona familiare, hai origini italiane per caso?
Sì! La mia famiglia viene da Monza. Anche se i miei unici parenti rimasti in Europa ora vivono a Lugano.
© Riproduzione riservata
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