L'unione di due marchi può essere molto interessante, le ultime sfilate maschili lo hanno appena dimostrato
Quella della collaborazioni fra marchi sembra essere una delle formule più solide all'interno di un sistema moda in fase di ripensamento continuo: lo avevamo già visto durante le sfilate di settembre, quando hanno iniziato a prendere forma anche le prime collezioni see now-buy now, ovvero quelle i cui prodotti sono immediatamente acquistabili.
Le ultime sfilate maschili, da poco concluse in quel di Parigi, non hanno fatto eccezione: tra le joint-venture più chiacchierate c'è stata sicuramente quella fra Louis Vuitton e Supreme, che ha fatto impazzire gli affezionati del marchio di streetwear divenuto celebre grazie all'hype sapientemente costruito.
Quella orchestrata dal collezionista seriale Kim Jones (che disegna l'uomo di LV) non è stata l'unica occasione in cui i marchi del lusso hanno incontrato quelli dell'abbigliamento sportivo e tecnico: ecco quali, secondo noi, sono gli esperimenti più interessanti.
Louis Vuitton X Supreme
Louis Vuitton X Supreme
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Nell'anno del signore 2000, una collaborazione fra Louis Vuitton e Supreme sembrava quantomeno fantascienza. Il marchio di streetwear di culto aveva appena fatto uscire uno skateboard che riprendeva "ironicamente" il monogram di LV, cosa che non era stata particolarmente apprezzata dal brand del lusso francese.
Diciassette anni dopo, sono cambiate moltissime cose ed ecco che Kim Jones, noto collezionista di sneakers e attento osservatore delle controculture della moda, celebra il matrimonio impossibile. Troppo tardi? Chi può dirlo, ma non sarà difficile immaginarsi le code per accaparrarsi un borsello Louis Vuitton taggato Supreme.
Gosha Rubchinskiy X adidas Football

Tra i maestri della rielaborazione c'è sicuramente il russo Gosha Rubchinskiy, che dopo aver riportato in auge i marchi storici dello sportswear italiano come Fila e Sergio Tacchini per la Primavera-Estate 2017, per la prossima stagione fredda lavora in tandem con adidas Football.
La sua schiera di hooligans insospettabilmente dapper setta lo standard del nuovo classico informale: scarpe, magliette e giacche antivento saranno ambite anche dalle ragazze a cui piace lo stile da trekking urbano.
Junya Watanabe X North Face

In realtà, per l'Autunno-Inverno 2017 North Face non è stato l'unico marchio con cui Junya Watanabe ha scelto di collaborare. La sua collezione, che sicuramente finirà negli armadi «di tutti i ragazzi cool» come ha scritto Sarah Mower su Vogue US, è disseminata infatti di speciali contributi a marchi icona come Levi's, Carhartt, Vans, Barbour, Kangol e Gloverall.
Un modo di lavorare cui il designer giapponese è ampiamente abituato e che fa parte del DNA del suo marchio praticamente da sempre. L'omaggio allo sportswear colorato e oversize che impazzava nei video hip-hop anni Novanta, poi, è il tocco di stile che appagherà anche i palati più esigenti.
Martine Rose X Napapijri

Ha lavorato sui volumi esagerati anche Martine Rose, designer londinese che solitamente disegna una moda uomo in cui confluiscono le silhouette anni Settanta e l'influenza dei rave anni Novanta.
Rose si è impegnata a ridisegnare un classico dell'outerwear che davvero non conosce stagioni, la giacca di Napapijri. Nella sua capsule collection i riferimenti all'hip-hop si sprecano e anche qui sono utili a svecchiare l'evergreen bestseller del marchio italiano e a regalargli un pubblico del tutto nuovo.
Pensavate fosse ancora la giacca dei fighetti del liceo? Think again.
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