Cravatte Corfidio: la muta della seta
Cravatte come serpenti. È l'idea di Carlos Noriega Prieto per una collezione che reinventa l'accessorio maschile per eccellenza
Un packaging essenziale, con un logo che sublima in archetipo le squame e il cartiglio che riporta la descrizione della singola specie. Le cravatte di Corfidio (sintesi dello spagnolo "corbata", ossia cravatta, e del greco "ofidio" che rimanda ai rettili) si presentano così, con le loro stampe ispirate ai serpenti Corallo, Blu Corallo, Volante e Reale dalle bande blu.
L'idea è venuta all'architetto ventiseienne Carlos Noriega Prieto, originario di Margarita, un'isola al largo delle coste venezuelane. È pero a Como che il giovane creativo ha messo a frutto il suo talento, rivolgendosi agli antichi setifici della zona. «Le cravatte Corfidio sono prodotte a mano, dalle punte alle cuciture che ne fissano la piega. Sono pezzi unici, rigorosamente numerati». E finalmente, aggiungiamo noi, riscrivono un caposaldo dello stile maschile con gusto e originalità.
Le cravatte di Corfidio
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Credits photo: Pedro Ortiz
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