Resort Reportage: le tendenze dalle pre-collezioni 2019
Dalle amazzoni messicane di Dior alla French Riviera di Louis Vuitton, un viaggio attraverso i trend delle collezioni Resort 2019
Ci sono le amazzoni couture di Maria Grazia Chiuri per Dior e le intriganti figure femminili immaginate Alessandro Michele, per nulla intenzionato ad arrestare la sua rivoluzione estetica in casa Gucci; le mademoiselle in perfetta "divisa" da crociera di Karl Lagerfeld - omaggio dello stilista all'eleganza decontratta di Coco Chanel - e le donne di Max Mara, impeccabili nei loro completi sartoriali.
Le collezioni Resort 2019 ci proiettano nel guardaroba di una moderna globetrotter che, approdata nella Riviera Francese di Louis Vuitton, è già pronta per ripartire alla volta di New York - set della sfilata di Prada con parterre hollywoodiano - per poi perdersi tra i vicoli della Città Eterna, grande amore di Pier Paolo Piccioli, alla direzione creativa di Valentino.
Un’infaticabile esploratrice di stili e tendenze che attraversa con disinvoltura luoghi ed epoche, mescolando, stratificando, attualizzando decadi ed elementi differenti.
Il “ritorno al passato” di Prada & Co.
L’ondata anni ‘90 che ha caratterizzato la moda delle ultime stagioni prosegue inarrestabile con Miuccia Prada che rispolvera gli archivi del brand, reinterpretandone il dna minimalista attraverso gonne lunghe con cintura a vita bassa, canotte a bretelline sottili e polo dal piglio sportivo.
Il trend investe anche le creazioni di MSGM: dalle tute a bande colorate fino agli abiti con stampa all logo, ogni capo è una perfetta sintesi di street style contemporaneo e nostalgia per la Rimini di Federico Fellini, con cui lo stilista Massimo Giornetti condivide i natali. Logo-mania anche per Valentino che trasforma l’iconica iniziale in pattern o applicazioni gioiello.
Nell'immagine: Prada (Getty Images), MSGM e Valentino (Courtesy of press office).
Il completo come “divisa” daywear
Giacca e pantalone, soprabito e dress, blazer e gonna midi, purché perfettamente coordinati: i nuovi completi sono rassicuranti come tailleur ma decisamente più accattivanti. Ci sono quelli Prada, dalle linee pulite, con motivi geometrici ripresi dalla Spring-Summer Collection del 1996; quelli di Fendi, ensemble dinamico di lusso e praticità; quelli di Gucci, eccentrici come l’universo creativo del suo creative director.
Nell'immagine: Prada (Getty Images), Fendi e Gucci (Courtesy of press office)
Il total white è il nuovo nero
Da Tory Burch a Max Mara, non c’è brand che non gli abbia dedicato spazio all’interno delle pre-collezioni. Sarà per la sua versatilità o per la capacità di conferire all’istante ricercatezza a ogni look, ma il total white è ora più che mai protagonista del guardaroba femminile. Sotto forma di mini abito - così lo propone Louis Vuitton - capospalla oppure long dress.
Nell'immagine: Tory Burch (Courtesy of press office), Louis Vuitton (Getty Images), Max Mara (Courtesy of press office)
Cappelli e foulard, gli accessori must-have
Avere "la testa a posto" sembra essere una prerogativa di brand e stilisti, che a questo accessorio non hanno intenzione di rinunciare. La riprova arriva da Chanel, che ha fatto del basco il protagonista della sfilata Cruise 2018/19, andata in scena su un'imponente nave da crociera ricostruita all'interno del Grand Palais di Parigi. Eclettiche le proposte firmate Valentino e Gucci che fanno focus sul foulard, pensato come passepartout da indossare in maniera diversa a seconda dell’occasione.
Nell'immagine: Chanel (Getty Images),Gucci e Valentino (Courtesy of press office)
Gli abiti a balze sono un inno alla femminilità (e al femminismo)
Si ispirano ai costumi delle escaramuzas, cavallerizze messicane che gareggiano nei rodeo un tempo riservati solo agli uomini, gli abiti a balze realizzati da Maria Grazia Chiuri che ne ha fatto il leitmotiv della collezione Dior Resort 2019 attraverso cui veicolare il suo messaggio femminista. Balze anche da Tory Burch, MSGM e Gucci.
Nell'immagine: Dior (Getty Images), Tory Burch, Gucci (Courtesy of press office)
Il denim ha mille sfaccettature
Pantaloni a vita alta, camicie di jeans, blazer, chemisier e completi: il denim si traduce in tantissime e inedite proposte. La versione di Fendi è ultra casual, mentre MSGM sperimenta con le proporzioni. Il denim più prezioso? Quello targato Chanel, in versione used deluxe.
Nell'immagine: Valentino, MSGM (Courtesy of press office) e Chanel (Getty Images)
Le stampe sono onnipresenti
Motivi floreali ovunque, tubini come tele d’artista, pois e righe mescolati con nonchalance. Un certo "disordine creativo" regala dinamismo a bluse, pantaloni, dress e capispalla. La parola d’ordine è mixare lasciandosi guidare dalla fantasia e dall’estro del momento, senza aver paura di osare. Louis Vuitton, Max Mara e MSGM insegnano.
Nell'immagine: Louis Vuitton (Getty Images), MSGM e Max Mara (Courtesy of press office)
Ph. credits immagine d'apertura: Getty Images
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