Il mondo della moda non è abituato a stare fermo e avendolo fatto per troppo tempo durante l'emergenza Covid, va da sé che abbia sentito l'impellente necessità di recuperare il tempo perduto. Il 2022 è stato un anno a mille all'ora, denso di novità, scandali, abbandoni e momenti che non dimenticheremo facilmente e che siamo qui a raccontarvi nel nostro immancabile bilancio di fine anno.
Scegliere solo 10 eventi che ci hanno colpito e che hanno determinato questi ultimi 12 mesi non è stato semplicissimo ma abbiamo accolto la mission, come siamo soliti fare, ed eccoci qui a volgere lo sguardo indietro prima di indirizzarlo al nuovo anno in arrivo. Un anno che, a giudicar da ciò che ci lasciamo alle spalle, si preannuncia intenso.
Il 2022 è stato l'anno della microgonna di Miu Miu, l'accessorio fashion più democratico almeno in termini di distribuzione sulle copertine dei migliori magazine: è stata ovunque, l'ha indossata chiunque ed è arrivata per restare, almeno un altro po'. Questo che sta per concludersi è stato anche l'anno di Kim Kardashian, capace di tutto pur di poter far rivivere, sul red carpet del MET Gala, l'abito iconico indossato da Marilyn Monroe per una delle sue apparizioni più memorabili, alla festa di compleanno di John Fitzgerald Kennedy. Capace anche di condividere i riflettori con la nuova compagna dell'ex marito Kanye West (sul quale torneremo al capitolo scandali del 2022), Julia Fox, diventata in meno di un mese una maestra di stile seguitissima per i suoi video e i suoi look fai da te bizzarri ma ipnotici.
A fare da sfondo ai risvolti più ludici, l'attualità. La guerra in Ucraina scoppiata durante la settimana della moda di Milano ha creato polemiche e dibattiti, spaccature tra chi avrebbe stoppato tutto e chi invece ha continuato a fare il proprio lavoro, cercando di esprimere solidarietà nei confronti di un popolo oppresso. Ma a settembre c'è chi la moda la ferma davvero: sono Burberry, Roksanda e Raf Simons in rispetto alla morte e ai funerali della Regina Elisabetta II, un momento che ha profondamente segnato il popolo britannico sigillandone la quotidianità in un lutto interminabile.
Un lutto, metaforico, è quello che arriva poi sul finire del 2022, quando Gucci e Alessandro Michele annunciano la separazione. Il direttore creativo che ha dato un nuovo corso e un futuro brillante alla casa di moda fiorentina, si chiama fuori dopo 7 nel ruolo (20 in azienda) aprendo al grande interrogativo con il quale inizieremo il 2023: chi arriverà al posto suo? Cosa accadrà alle prossime sfilate?
Andiamo per gradi e, prima di preoccuparci di ciò che verrà, diamo un'occhiata a ciò che è stato.
1. Il tormentone fashion: la vita bassissima di Miu Miu
Durante la sfilata, nell'ottobre 2021, quando Miuccia Prada ha portato in passerella la Primavera-Estate 2022, zeppa di gonnelline a vita bassa, maglioncini e camicie cropped, tutti hanno gridato al must-have. E avevano ragione: la prima metà dell'anno è stata tutta all'insegna del trend che, dalle passerelle, è arrivato a conquistare le copertine dei magazine (indimenticabile Nicole Kidman su Vanity Fair).
2. Julia Fox regina del DIY
Il grande pubblico l'ha conosciuta all'inizio del 2022 come nuova compagna di Kanye West. Ma mentre la relazione con il controverso artista americano si esaurita in un lampo, la sua permanenza nel fashion system si è fatta di mese in mese più solida. Presenza fissa sui red carpet grazie ai suoi look controversi ed eccentrici, Julia Fox si è fatta conoscere ancora di più per le sperimentazioni in favor di paparazzi e per i video do it yourself pubblicati su TikTok. Canotte e jeans tagliuzzati che diventano completi, teli mare che si trasformano in minidress: ne sentivamo il bisogno? No, anche se in molti hanno gridato al genio. Di geniale c'è poco, di trash (ma anche simpatico) tantissimo. E difficilmente riusciremo a dimenticare tutto ciò.
3. La moda e la guerra
Quando il 24 febbraio l'esercito russo ha invaso l'Ucraina a Milano c'era la fashion week. Un contesto surreale e destabilizzante, un mestiere scomodo dover parlare di moda a una manciata di chilometri da un conflitto assurdo e così "vicino". C'era chi riteneva doveroso fermare tutto "il circo della moda" e chi ha sostenuto l'importanza di andare avanti con il proprio lavoro, in un momento in cui un settore tanto provato dalla pandemia provava a rimettersi in carreggiata. Quale fosse la cosa più giusta da fare non è facile dirlo. Ma si può affermare che tanti nomi del settore, e la Camera Nazionale della Moda italiana non sono rimasti a guardare dando un grande contributo.
4. Il Pink PP di Valentino, colore dell'anno
Valentino è da sempre legato al concetto del rosso. Il 2022 però ci ha regalato tutta un'altra sfumatura: il PINK PP di Valentino, ideato da Pierpaolo Piccioli ed entrato di diritto tra i colori Pantone, è stato il colore dell'anno. Dalla scenografia alle modelle, quasi tutte di rosa vestite (abbinate a qualche uscita in total black), questo tono fluo e vibrante è arrivato ovunque. Non rimarrà negli annali come il rosso Garavani, ma non finirà certo nel dimenticatoio.
5. Kim Kardashian al MET con l'abito di Marilyn
Il MET Gala è uno degli eventi che alimenta maggiormente le aspettative circa i look che sfileranno sul tappeto rosso. Complice il tema annuale che viene interpretato da stilisti e relative muse, le celebrities. Chi si è superata in questa edizione è stata sicuramente Kim Kardashian: per l'occasione ha scelto di indossare un abito datato 1962, l'abito che Marilyn Monroe indossò per intonare il celebre happy birthday, Mr.President rivolto all'ex presidente USA. Non una copia, una rivisitazione, ma quello vero. Che le è valso un periodo di frenetica mise-en-forme e tanta opera di convincimento da parte di mamma Kris perché le permettessero di indossarlo. Il risultato è stato indimenticabile anche se "diffidate dalle imitazioni" resta sempre un suggerimento saggio.
6. L'abito "spruzzato" sulla passerella di Coperni
La Primavera-Estate di Coperni è stata una vera performance: il duo formato da Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant, ha voluto unire al linguaggio della moda a quello della tecnologia più avanzata creando un abito direttamente in passerella, sul finale dello show. Sul corpo di Bella Hadid è stato letteralmente spruzzato un tubino davanti agli spettatori, grazie a una speciale fibra "spray-on" che dopo essere stato indossato può essere rimosso e trasformato nuovamente in una soluzione, pronta per essere riutilizzata e ri-spruzzata creando un nuovo capo.
7. Anne Hathaway e il tribute look a Il Diavolo veste Prada
L'arrivo di Anne Hathaway in prima fila da Michael Kors alla New York Fashion Week lo scorso settembre ci ha fatto tornare immediatamente nel 2006: il suo look nei toni del marrone, con frangetta e capelli raccolti in una coda, ha evocato subito il look che la protagonista de Il Diavolo veste Prada, Andrea Sachs, indossa nel finale della pellicola. Un momento nostalgia servito su un piatto d'argento.
8. La London Fashion Week scossa dalla morte di Elisabetta II
Aveva 96 anni certo, ma la scomparsa della Regina Elisabetta II è stata quasi un fulmine a ciel sereno. Destabilizzante per un sistema e un popolo che da più di 70 anni era abituato alla sua figura colorata ma formale. Per questo alla sua morte, lo scorso settembre, anche la London Fashion Week ha accusato un duro colpo. E molti nomi in calendario, da Burberry a Raf Simons, hanno detto no ai consueti show, nel rispetto del lutto e della propria sovrana.
9. Le cadute di stile di Ye e Balenciaga
Ogni annata ha i suoi momenti shock e sicuramente in questo 2022 ne abbiamo avuti diversi. L'exploit di Kanye West con le sue magliette "white lives matter" e il bullismo a mezzo social che ha messo in atto ai danni di una giornalista americana rea di essere semplicemente se stessa e aver criticato il suo show sono stati tra i momenti più bassi che il fashion system ha dovuto affrontare. Prima di dover scendere a patti con la campagna di Balenciaga che ha visto accostare bambini e accessori dall'ispirazione fetish in una combo deleteria per la reputazione del brand (che ha incolpato i creativi di turno) e del suo direttore creativo (che ha presentato le sue scuse).
Non alleghiamo diapositive, ma solo un ritratto sorridente di Kanye West prima dello schianto.
10. L'addio di Alessandro Michele a Gucci
Un momento che non dimenticheremo? Quando le voci dell'addio di Alessandro Michele a Gucci hanno iniziato a farsi strada sui social per trovare poi conferma, 12 ore più tardi, in un comunicato stampa. Una notizia inaspettata, arrivata in chiusura dell'anno e che ci lascia davanti a mille interrogativi per il 2023. Certamente inizierà con alcune notizie memorabili: dove andrà Michele e chi approderà alla direzione creativa di Gucci.
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