La mostra "Schiaparelli e Prada" in anteprima
Fotogallery La mostra “Schiaparelli e Prada” in anteprima
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La nostra contributor Laetitia vi racconta in anteprima emozioni e impressioni sulla mostra "Schiaparelli & Prada: impossibile conversations"
Due donne italiane, due designer d'avanguardia, impavide e temerarie, scambiano battute in un immaginario dialogo che ti accompagna in ogni sala. Questo è Schiaparelli & Prada: impossibile conversations , mostra del Metropolitan Museum of Art di New York , che ho visto in anteprima per Grazia.it. Un’esibizione dalla forza travolgente, che risiede soprattutto nelle creazioni stesse. Contrastanti ma complementari, i mondi di Elsa Schiaparelli e Miuccia Prada vivono in perfetta armonia. E, proprio lì tra lo splendore degli abiti racchiusi nelle teche, ho fatto un salto nel passato.
Era il tempo dei primi baci, dei primi dolori, delle emozioni forti e delle piccole trasgressioni. Era l'estate del 2000, io avevo 13 anni e due crescenti passioni: i ragazzini castani con gli occhi azzurri e la moda. Il canale del mio sapere erano i libri di fotografia di mia madre (e il suo glorioso armadio), le vecchie foto di mia nonna Gio e la mia collezione in via di sviluppo di Vogue. Iniziai a capire allora che la forza della moda è racchiusa nel sogno che rappresenta, nel mondo immaginario che improvvisamente diventa accessibile, pronto per essere esplorato.
Sfogliavo e osservavo quelle pagine patinate per ore, sognando a occhi aperti di indossare ognuno di quei capi (e chiaramente di impressionare il ragazzetto con gli occhi chiari che tanto mi piaceva). Mi perdevo nella struttura, nelle forme e nella ricchezza dei tessuti. Ma soprattutto nell'armonia tra la maestosa e quasi ultra terrena eleganza e l'immediata accessibilità all'abito.
Ancora oggi è la magia l'aspetto che più amo del lavorare nella moda, e mi piace pensare a questo settore come a una fabbrica di sogni. Ed è così che mi sono sentita nel visitare Schiaparelli & Prada, al MET, aperta al pubblico dal 10 Maggio al 19 Agosto.
Così nel camminare per le sale si vivono momenti magia moderna, concettuale, astratta ma allo stesso tempo accessibile e tangibile. Quello che si vive al Met è un sogno che lascia l'idea di potersi realizzare, come resistere?
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