Avere accesso all’archivio di un marchio di moda storico è sempre un grande onore e un’emozione, come se si aprisse per la prima volta un baule trovato in soffitta dove ogni pezzo racconta una storia ed improvvisamente tutti i puntini si connettono e il percorso dal passato al presente diventa chiaro e limpido.
Quando le porte dell’archivio di Tommy Hilfiger a Long Island si sono spalancate è iniziato per noi pochi fortunati invitati a questa esperienza, un viaggio dagli anni settanta fino ad oggi, giorno in cui il brand lancia la nuova campagna per la primavera 2023 chiamata non a caso CLASSICS REBORN.


L'archivio di Tommy Hilfiger a Long Island: le collezioni divise per epoche e una parte di memorabilia
«Ricordo ogni singolo capo che vedete qui, chi lo ha indossato in passerella e quello che ha significato nello sviluppo del brand», ci confessa proprio Tommy Hilfiger indossando un completo morbido navy e con il sorriso che lo contraddistingue da sempre.
«Ho iniziato a lavorare quando avevo 18 anni aprendo un negozio chiamato People’s Place, mentre ero ancora al liceo. Qui vendevo pantaloni a zampa, abiti cool, dischi e biglietti per i concerti e ben presto è diventato un luogo dove i ragazzi e le ragazze che amavano la musica e la moda venivano a passare il tempo. Due anni dopo ho deciso di creare il mio brand. Sono passati 40 anni e siamo ancora qui e sono ancora emozionato come il primo giorno, forse ancora più motivato e ispirato perché posso mostrare le mie collezioni a tutto il mondo e non solo in America».

L'originale t-shirt People's Place e la reinterpretazione nella collezione Classics Reborn
Il primo capo che vediamo è proprio l’originale t-shirt con la scritta People’s Place, uno dei primi pezzi venduti da Hilfiger nel suo negozio e che ritrova spazio nella nuova collezione senza perdere l’iniziale significato: riuscire ad arrivare a più persone possibile e fare in modo che scatti una connessione tra loro. Se pensiamo che la subcultura “preppy” per cui il designer è particolarmente conosciuto ha le sue radici nell’esclusività delle Ivi League (“prep school” per l’appunto) è davvero interessante notare come grazie a Hilfiger il termine abbia mutato il suo significato. Quello che era per pochi è diventato per molti e la rivisitazione di classici senza tempo assume un valore più ampio e profondo.

Dall'archivio di Tommy Hilfiger: evoluzione della camicia Oxford

Dall'archivio di Tommy Hilfiger: la polo rugby che reinterpretata diventa shirt dress
«Il reinventare è una costante fonte di entusiasmo per me», racconta, ed è così che la camicia Oxford e l’abito camicia, due dei capi fondamentali nella storia del brand rinascono pronti ad essere usati e reinterpretati da una nuova generazione. Altri item chiave e senza tempo sono i chino, pantaloni dal taglio sartoriale in cotone fresco, il blazer navy e soprattutto la polo rugby che rispecchia proprio il concetto espresso sopra: non c’è bisogno di aver frequentato un college privato né tantomeno che si giochi a rugby, grazie a questa collezione chiunque può entrare in quell’immaginario e farlo proprio.

È un meccanismo che si ripete con la musica, grandissima passione di Tommy Hilfiger che negli anni novanta inizia a fondere questo amore nelle sue collezioni e a creare un link che non si romperà mai. Anticipato dalla collaborazione con la cantante hip hop Aaliyah il cui look con top bandeau logato e denim oversize è diventato iconico, nel 1999 il brand sponsorizza il tour di Baby One More Time di Britney Spears, il No Security Tour dei Rolling Stones (vestiti da capo a piedi Tommy Hilfiger Red Label) e anche i tour di Jewel e di Lenny Kravitz. Ancora una volta si creano connessioni tra chi veste Tommy Hilfiger e un certo tipo di lifestyle e immagini che si riflettono nei capi riproposti con la stessa allure nella CLASSICS REBORN: i jeans tagliati a vivo, le camicie Oxford portate aperte unisex, i maglioni grunge oversize.

Parte della nuova collezione Classics Reborn presentata in anteprima a Long Island
Ad interpretare questa collezione non per nulla è chiamata GEORGIA MAY JAGGER assieme a diversi creativi provenienti da scene diverse del mondo della musica e dello spettacolo: la studentessa di Harvard e ambassador dei giovani AOKI LEE SIMMONS, l’artista e modella KESEWA ABOAH, l’artista KAILAND MORRIS, il musicista DYLAN BROSNAN, suo fratello, il pittore PARIS BROSNAN e l’artista SEAN KOONS.

Georgia May Jagger, Dylan e Paris Brosnan nella nuova campagna Classics Reborn scattata da Gregory Harris

Aoki Lee Simmons e Keiland Morris nella nuova campagna Classics Reborn scattata da Gregory Harris

Kesewa Aboah e Sean Koons nella nuova campagna Classics Reborn scattata da Gregory Harris
Nelle immagini scattate dal fotografo Gregory Harris vediamo il ritorno degli items preferiti di Hifiger. «Scegliere i miei pezzi preferiti è come scegliere tra i mei figli, praticamente impossibile!», dice sincero, «nella collezione CLASSICS REBORN tornano le giacche Varsity ricamate con patches che rendono ogni look più interessante, ma anche camicie e shorts seersucker, i pantaloni chino ma indossati con giacche monogram di colori accesi e primaverili, e poi tante camicie Oxford, il mio assoluto best seller quando ho iniziato a lavorare».
Il viaggio continua e questi capi classici continueranno la loro evoluzioni nelle mani e negli armadi della nuova generazione.
La collezione Classics Reborn Spring 2023 sarà disponbilie su tommy.com, in selezionati store TOMMY HILFIGER nel mondo e attraverso selezionati partner wholesale a partire dal 15 febbraio 2023.
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