Una pandemia che ha completamente stravolto la nostra vita, ha cambiato le nostre abitudini e inevitabilmente ha avuto gravi ripercussioni su tutti i settori produttivi, incluso quello della moda.
Gli ultimi mesi non sono stati affatto facili per le aziende del settore "Fashion & Luxury" che, messi a dura prova dall’emergenza COVID-19, hanno dovuto fermarsi, rivedere le loro strategie e prevedere nuovi investimenti in modo da superare al meglio questo momento di incertezza.
Come stanno reagendo alla crisi post-Covid? Ha provato a rispondere a questa domanda SDA Bocconi che, con il patrocinio di Confindustria Moda e in collaborazione con BeSight e Certilogo, piattaforma che verifica l’autenticità dei prodotti, ha condotto una ricerca che ha svelato quali sono le più grandi difficoltà del settore e come i brand si stanno impegnando per affrontarle.
“La resilienza digitale nel settore Fashion-Luxury: tecnologie, trend e strategie per le sfide future delle imprese del settore in Italia”, la ricerca di SDA Bocconi
Per capire come hanno reagito alla pandemia le aziende del settore "Moda e Lusso" e quali strategie hanno messo in atto per favorire il cambiamento, SDA Bocconi ha analizzato, tra settembre e ottobre 2020, un campione di oltre 100 brand italiani, tra cui note griffe come Max Mara, Gucci, Prada e Moncler.

Ciò che è emerso è che con la chiusura dei negozi in primavera e il conseguente aumento degli acquisti online, i brand hanno dovuto rimboccarsi le maniche, prevedere subito nuovi investimenti e puntare tutto sull’evoluzione digitale.
Per superare la crisi i brand hanno dichiarato di voler agire su vari fronti: trovando nuove strategie per la produzione e il lancio di nuovi prodotti, digitalizzando il prodotto, valorizzando i negozi fisici e rendendoli più smart, proteggendo il proprio marchio da contraffazioni e frodi attraverso tecnologie capaci di distinguere con facilità i prodotti veri da quelli falsi, e cercando di avvicinarsi sempre di più ai consumatori.
Obiettivo numero uno: migliorare la customer experience
Secondo la ricerca condotta da SDA Bocconi il 55% delle aziende intervistate ha predisposto per i prossimi tre anni un aumento degli investimenti, soprattutto nella digitalizzazione della customer experience.

Tanti gli obiettivi: favorire l’engagement e aumentare la fedeltà al marchio, migliorare l’e-commerce mediante la customizzazione, creare una vera e propria community, ma anche conoscere meglio i propri clienti e raccogliere quanto più dati possibili sulle loro abitudini e i loro comportamenti in modo da entrare a più stretto contatto con loro.
Lo Smart Tagging e la digitalizzazione dei prodotti
Tra i grandi alleati su cui possono contare le aziende del settore Fashion&Luxury per migliorare l’esperienza di acquisto, lo Smart Tagging e non a caso, secondo la ricerca di SDA Bocconi, è il 36% dei brand ad aver digitalizzato il proprio prodotto grazie a questa soluzione.
Di cosa si tratta? Di piccoli dispositivi hardware che vengono applicati su capi e accessori e, a differenza delle etichette tradizionali, consentono di confermare l’autenticità del prodotto, dare al cliente informazioni sulla sostenibilità del prodotto, portare traffico all’e-shop, ma anche accedere a nuove esperienze digitali con il proprio smartphone, rispondere a sondaggi, leggere interviste o avere accesso a offerte e promozioni.
Blockchain: una tecnologia considerata marginale
Le aziende coinvolte nella ricerca di SDA Bocconi confermano come la pandemia abbia accelerato i processi di innovazione e digitalizzazione e credono fermamente che la capacità di rispondere con prontezza a questo cambiamento digitale possa assolutamente fare la differenza.

Ma c’è un’altra cosa su cui sembrano essere tutti d’accordo: gli investimenti nella Blockchain non sono più fondamentali.
Questa tecnologia, una specie di registro che consente di raccogliere in modo sicuro una grande quantità di dati, non è infatti considerata più essenziale ai fini della trasformazione digitale e sono pochissime (solo il 23% delle aziende del settore fashion intervistate) ad aver adottato questa soluzione.
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