Il red carpet del Met Gala 2023 raccontato da Choupette, la gatta di Karl Lagerfeld
"Caro Karl, alla fine non ci sono andata al Met Gala 2023. Me l'avevano chiesto in tanti - come dicono sui social - ma non mi andava molto! Scusa eh, ma del resto saresti stato d'accordo con me: troppo stress, le luci, i fotografi, il red carpet, il dover fare le fusa ad Anna e a tutta quella gente... Decisamente troppo per me, lo sai!
E poi, diciamocelo, avrei rubato la scena a tutte e tutti e volevo lasciare lo spazio anche agli altri, visto l'impegno che ci hanno messo per cercare di renderti omaggio con un look a tema.
Oh cielo, non tutti eh, alcuni hanno fatto "il compitino", non avresti gradito di sicuro, li avresti guardati e lanciato uno dei tuoi commenti al vetriolo. Ma ok, dai, ci hanno provato...
Saresti stato orgoglioso di alcune di loro: la tua Nicole (Kidman) si è messa l'abito dello spot tv dello Chanel n°5, quello con le piume, ha fatto una meravigliosa figura, del resto è una diva, lo dicevi sempre!
Anche Naomi, la tua Naomi, ha messo un modello vintage di Chanel Haute Couture 2010 davvero bello, ti sarebbe piaciuta tanto! E poi Gisele (Bundchen) in quel vestito che aveva indossato su Harper Bazaar Korea!
C'era anche la tua preferita, Cara (Delevingne): aveva un abito stile camicia, il tuo modello preferito, quello un po' serioso, e si è tinta i capelli color argento... Lei sì che ha capito cosa doveva fare, mica è una novellina del Met Gala, del resto...
E fin qui tutto bene... poi però, Karl, ho cominciato a sbadigliare: tanto nero e bianco, bianco e nero. Certo amavi quella combinazione ma un po' di originalità! C'è chi si è sforzato, pur indossando abiti di altri designer che almeno hanno fatto dei richiami al tuo stile: Michael Kors col look di Emily Blunt ha fatto un discreto lavoro... E Pierpaolo Piccioli (che disegna per Valentino) che ha coperto Rihanna di camelie, una montagna di camelie. O forse erano rose? Vabbè, comunque trés chic! Certo, meno chic il fatto che lei sia arrivata in ritardo ma RiRi la conosciamo, no?
Poi però la gente si è fatta prendere un po' la mano! Ad esempio, quella signora che è passata qualche tempo fa nel tuo atelier ed è venuta a salutarmi, come si chiamava... ah sì Kim Kardashian! Perché Françoise l'avesse fatta entrare mica l'ho capito, faceva tutta la simpatica, si è fatta i selfie con me sul letto, io mica le ho dato confidenza. Cosa pensava? Di aver a che fare con un cane? Bella, avrai anche milioni di follower ma stai molto calma! Se guardi il suo profilo IG vedrai che non ero contenta... quasi quasi chiedo agli avvocati di inviarle un'ingiunzione per rimuovere la mia foto!
Comunque la signora, dicevamo, si è fatta fare un abito che era tutto un filo di perle, l'ha fatto per omaggiare te e la maison di Mademoiselle, hanno detto...
Lavorone, eh, saranno state migliaia di perle tutte infilate a mano, però più che un omaggio a te, dicono (è un rumor, Karl mica ne sono sicura, sono pur sempre un gatto per quanto social), che fosse una citazione a una foto controversa che aveva fatto qualche anno fa per Playboy... Bah, un filo egocentrica, no?
Infine Karl, è successo quello che immaginavo... Speravo non cadessero nel kitsch, davvero, ma niente, a questo Met Gala, è un attimo che diventa tutto una baracconata: un paio di persone si sono vestite da me! Sì Karl, da ME!
Uno è quell'attore, dai quello che l'altra volta al Met si è portato in giro una testa sottobraccio, sì Jared Leto: praticamente si è infilato un tutone di peluche con le mie sembianze ed è andato in giro conciato così. Sembrava un pupazzone di Disneyland, un Pisolone... Quasi quasi mando gli avvocati pure a lui!
E poi un'altra, una cantante (si chiama Doja Cat, carina questa cosa, didascalica ma carina) ci ha provato: l'abito era anche bello, con la cuffietta con le orecchiette e la silhouette a sirena, ma quando ha risposto a un'intervistatrice miagolando ho ringraziato di essere nella mia maison con i miei croccantini.
Unica cosa che è un po' mi è spiaciuta del non essere andata, Karl? Ok, sarò sincera, c'erano un sacco di fiocchi, nastri e nastrini! Mmmhh che voglia di giocarci e magari farmi le unghie su qualche strascico. Lo so, lo dicevi sempre, non si fa, mein liebe, ma senti, sono pur sempre un gatto!
P.s Ah, a un certo punto sul tappeto rosso è comparso pure uno scarafaggio! Ok, siamo a New York ma quelle horreur! A Parigi queste cose non succedono, lo dicevi sempre pure tu!
NdR: questo è un racconto ironico e completamente inventato!
I crediti della foto di Choupette in apertura del pezzo sono di Harper Bazaar. Il resto delle foto sono @GettyImages e Instagram
© Riproduzione riservata