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Moda

Jean Paul Gaultier lascia le passerelle: tutto quello che c’è da sapere sull’Enfant terrible della moda

Jean Paul Gaultier lascia le passerelle: tutto quello che c’è da sapere sull’Enfant terrible della moda

foto di Marilina Curci Marilina Curci — 23 Gennaio 2020
Jean-Paul Gaultier : Runway - Paris Fashion Week - Haute Couture Spring/Summer 2020Jean-Paul Gaultier : Runway - Paris Fashion Week - Haute Couture Spring/Summer 2020
A poche ore dall’ultima sfilata, ripercorriamo i momenti salienti della carriera dell’irriverente stilista francese attraverso le sue creazioni più iconiche.

L’aveva annunciato Jean Paul Gaultier stesso sui social lo scorso 17 gennaio. «Devo rivelarvi una cosa: questo sarà il mio ultimo defilé Couture».

L’au revoir alle passerelle dell’Enfant terrible della moda è arrivato ieri sera - a 6 anni dall’addio al prêt-à-porter - con un grande show al Théâtre du Châtelet che ha visto protagonisti i suoi amici e le sue muse, da Boy George a Dita Von Teese, passando per Amanda Lear, le sorelle Hadid e Laetitia Casta, scoperta proprio da lui all’età di 15 anni.

Jean-Paul-Gaultier-ultima-sfilata

Un defilé venato di nostalgia attraverso il quale lo stilista ha ripercorso i look più iconici concepiti nei suoi 50 anni di carriera. Il suo non è un addio ma un arrivederci. «La maison continua con un nuovo progetto di cui io sono l'ispiratore e che vi sarà svelato prossimamente», ha tenuto a precisare in un video sulla sua pagina Instagram.

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This show celebrating 50 years of Jean Paul Gaultier’s career, will also be his last. But rest assured, Haute Couture will continue with a new concept.

A post shared by Jean Paul Gaultier (@jpgaultierofficial) on Jan 17, 2020 at 8:42am PST

In attesa di scoprire i prossimi passi dell’irriverente couturier, ripercorriamo i momenti salienti dei suoi primi 50 anni di carriera attraverso le creazioni più significative che hanno fatto la storia dell’omonima Maison e non solo.

La Marinière

La t-shirt a righe bretoni è forse la creazione più celebre di Jean Paul Gaultier. Ideata per la prima collezione di prêt-à-porter maschile - quella della primavera-estate 1984 dall’emblematico titolo “Toy Boy” - è ispirata ai capi che lo stilista indossava da bambino e all’ambigua figura del marinaio presente nella pellicola “Querelle” di Rainer Werner Fassbinder (da cui poi sarebbe scaturita anche l’idea per il concept del profumo Le Male).

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La moda unisex

In anticipo di quasi tre decenni, nel 1988 lo stilista infrange le barriere tra maschile e femminile presentando “Un guardaroba per due”, collezione di capi unisex in cui mescola i generi e rompe i cliché legati agli abiti dei due sessi. In passerella, busti con stecche a vista e smoking da donna, camicie da uomo dalle texture evanescenti e boxer indossati al posto degli shorts.

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Il Corset Conique

Indumento simbolo dello stile Gaultier, il corsetto è una vera ossessione per lo stilista che sin da bambino dà sfogo alla sua creatività giocando con i bustini trovati nel guardaroba della nonna materna. Il modello più famoso tra le tante rivisitazioni che si sono avvicendate nelle diverse collezioni è indubbiamente quello con le coppe a cono, concepito come strumento di potere femminile e reso celebre worldwide da Madonna che l’ha indossato durante il suo Blonde Ambition Tour nel 1990.

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💛…La ambición rubia…💛 #madonna #Queenofpop #madamex #blondeambition #blondeambitiontour #blondie #blonde #detroit

A post shared by Merce Noni (@merce_noni) on Dec 9, 2019 at 12:14pm PST

Il Trench

Jean Paul Gaultier ha fatto della Parigina, «una donna indipendente, punk-rock, ribelle e couture allo stesso tempo», la sua musa. Non stupisce dunque trovare tra i key pieces di ogni collezione il trench, rivisitato - ça va sans dire - di stagione in stagione.

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Gli abiti plus size

Nel 2010 Jean Paul Gaultier dà un nuovo scossone al fashion system portando in passerella per la primavera-estate 2011 una serie di capi pensati per tutte - ma proprio tutte - le donne, con taglie che vanno dalla XXS alla XXL. «Ho sempre desiderato creare capi per le donne di ogni età, stile e taglia, che si tratti di abiti d’alta moda o di prêt-à-porter. Non esiste un modello precostituito di bellezza, quello che conta è la personalità».

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Ph. Credits: Getty Images

© Riproduzione riservata

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