Jean Paul Gaultier lascia le passerelle: tutto quello che c’è da sapere sull’Enfant terrible della moda
L’aveva annunciato Jean Paul Gaultier stesso sui social lo scorso 17 gennaio. «Devo rivelarvi una cosa: questo sarà il mio ultimo defilé Couture».
L’au revoir alle passerelle dell’Enfant terrible della moda è arrivato ieri sera - a 6 anni dall’addio al prêt-à-porter - con un grande show al Théâtre du Châtelet che ha visto protagonisti i suoi amici e le sue muse, da Boy George a Dita Von Teese, passando per Amanda Lear, le sorelle Hadid e Laetitia Casta, scoperta proprio da lui all’età di 15 anni.
Un defilé venato di nostalgia attraverso il quale lo stilista ha ripercorso i look più iconici concepiti nei suoi 50 anni di carriera. Il suo non è un addio ma un arrivederci. «La maison continua con un nuovo progetto di cui io sono l'ispiratore e che vi sarà svelato prossimamente», ha tenuto a precisare in un video sulla sua pagina Instagram.
In attesa di scoprire i prossimi passi dell’irriverente couturier, ripercorriamo i momenti salienti dei suoi primi 50 anni di carriera attraverso le creazioni più significative che hanno fatto la storia dell’omonima Maison e non solo.
La Marinière
La t-shirt a righe bretoni è forse la creazione più celebre di Jean Paul Gaultier. Ideata per la prima collezione di prêt-à-porter maschile - quella della primavera-estate 1984 dall’emblematico titolo “Toy Boy” - è ispirata ai capi che lo stilista indossava da bambino e all’ambigua figura del marinaio presente nella pellicola “Querelle” di Rainer Werner Fassbinder (da cui poi sarebbe scaturita anche l’idea per il concept del profumo Le Male).
La moda unisex
In anticipo di quasi tre decenni, nel 1988 lo stilista infrange le barriere tra maschile e femminile presentando “Un guardaroba per due”, collezione di capi unisex in cui mescola i generi e rompe i cliché legati agli abiti dei due sessi. In passerella, busti con stecche a vista e smoking da donna, camicie da uomo dalle texture evanescenti e boxer indossati al posto degli shorts.
Il Corset Conique
Indumento simbolo dello stile Gaultier, il corsetto è una vera ossessione per lo stilista che sin da bambino dà sfogo alla sua creatività giocando con i bustini trovati nel guardaroba della nonna materna. Il modello più famoso tra le tante rivisitazioni che si sono avvicendate nelle diverse collezioni è indubbiamente quello con le coppe a cono, concepito come strumento di potere femminile e reso celebre worldwide da Madonna che l’ha indossato durante il suo Blonde Ambition Tour nel 1990.
Il Trench
Jean Paul Gaultier ha fatto della Parigina, «una donna indipendente, punk-rock, ribelle e couture allo stesso tempo», la sua musa. Non stupisce dunque trovare tra i key pieces di ogni collezione il trench, rivisitato - ça va sans dire - di stagione in stagione.
Gli abiti plus size
Nel 2010 Jean Paul Gaultier dà un nuovo scossone al fashion system portando in passerella per la primavera-estate 2011 una serie di capi pensati per tutte - ma proprio tutte - le donne, con taglie che vanno dalla XXS alla XXL. «Ho sempre desiderato creare capi per le donne di ogni età, stile e taglia, che si tratti di abiti d’alta moda o di prêt-à-porter. Non esiste un modello precostituito di bellezza, quello che conta è la personalità».
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