Chi sono i 10 finalisti del CNMI Fashion Trust Grant 2025?

Sono stati annunciati i 10 finalisti della quinta edizione del Fashion Trust Grant, premio della Camera della Moda dedicato ai designer indipendenti del Made in Italy, che il 29 Maggio presenteranno le proprie collezioni ed esporranno i loro progetti davanti al comitato internazionale incaricato di assegnare tre sovvenzioni del valore di 50.000 Euro ciascuno.
Il comitato è composto da figure di spicco come Imran Amed (fonder e CEO di The Business of Fashion), Marco Bizzarri (Chairman and Founder Forel Fund), Alexander Fury (Fashion Features Director di Another Magazine & Menswear Critic per Financial Times), Beka Gvishiani (Founder di Style Not Com), Suzy Menkes (Podcaster & Leading Fashion Authority), Sara Sozzani Maino (Creative Director Fondazione Sozzani & Camera Moda Fashion Trust Advisory Board Member), per citarne alcuni.
Ma parliamo dei finalisti, i cui nomi sono emersi dalle circa 80 candidature: Giuseppe Buccinnà, Cavia, Federico Cina, Lessico Familiare, Victor Hart, Institution, Saman Loira, Francesco Murano, Domenico Orefice e Moja Rowa.
Ecco chi sono e perché dovreste conoscerli...
Fashion designer milanese che, dopo aver conseguito una laurea in ingegneria civile presso il Politecnico di Milano, ha fondato l'omonimo brand nel 2015 con il quale esplora la natura mutevole degli abiti, rivisitando forme classiche con tecniche e tagli contemporanei.
Brand di upcycling eco-friendly dall'estetica giocosa e DIY con un focus sull'artigianalità italiana, lanciato nel 2020 dalla stilista Martina Boero. Ogni capo è unico e viene realizzato con pezzi vintage, eccessi di produzione e tessuti sostenibili.
Brand che nasce nel 2019 dalla riflessione del suo fondatore sulle proprie origini romagnole. Infatti, dopo aver vissuto tra Milano, Osaka e New York, Cina è tornato nella sua terra d’origine per lanciare il proprio marchio, dove ritroviamo tecniche, simboli e pratiche tipiche della tradizione romagnola e design versatili e contemporanei adatti alla vita cittadina.
Fondato nel 2020 da Riccardo Scaburri, Alice Curti e Alberto Petillo, il marchio prende il suo nome (con una “g” in meno) dal romanzo del 1963 di Natalia Ginzburg. Ad unire il trio è la passione per la nostalgia, che ritroviamo in tutti gli aspetti del brand, dal design alla direzione creativa, fino alla produzione interamente basata sul recupero.
Lanciato nel 2022 dal fashion designer nato in Ghana Victor R.B. Abbey-Hart, il brand celebra l’artigianalità e le tradizioni sartoriali italiane e ghanesi, al contempo esplorando design futuristici attraverso pratiche sostenibili.
Progetto creativo lanciato nel 2023 dal designer di origine georgiane Galib Gassanoff dopo aver lasciato il marchio ACT N°1, che aveva fondato nel 2016 insieme a Luca Lin. Gassanoff usa il termine “Monumentalismo Sartoriale” per descrivere il suo stile e infatti i suoi abiti si distinguono per la loro particolare materialità e struttura quasi scultorea.
Marchio fondato a Napoli nel 2020 dagli “Eco Dreamer” Francesco Crocione e Francesco Canessa e che trae ispirazione dalla mitologia, la memoria e le emozioni per creare suggestivi pezzi sostenibili dal carattere onirico.
Dopo aver vinto il Camera Moda Italiana Fashion Award nel 2019 e vestito non altro che Beyoncé, nel 2021 il designer di origini campane ha fondato il proprio brand, dove unisce arte classica e tecnica sartoriale per creare monumentali abiti body-conscious fatti su misura.
Brand fluido e contemporaneo dall'estetica post-apocalittica che reinterpreta il concetto di artigianalità italiana e crea una nuova realtà espressiva a metà tra il mondo fisico e quello digitale (anche semplicemente navigando sul sito si ha l'impressione di entrare in un mondo virtuale, come se fosse un videogioco).
Marchio di slow fashion dai colori vibranti e stampe bold, nato dall’unione (in arte e in amore) di Yelena Mojarova ed Edward Benedikt Sittler. I due si sono conosciuti a Londra negli uffici di Vivienne Westwood, per poi trasferirsi in Messico, dove il brand ha iniziato a prendere forma, e infine stabilirsi a Gabicce Monte, tra le Marche e la Romagna nell'attuale sede del brand. Non a caso si definiscono "visual voyagers."
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