Apre a Milano il primo negozio A|X ARMANI EXCHANGE
Sulla facciata ad angolo tre grandi vetrine si stagliano le iniziali luminose A e X. Si presta così, dall’esterno, il primo negozio A|X Armani Exchange di Milano, il più grande e rappresentativo store del Gruppo in Europa.
La location scelta ha in sé il carattere inclusivo e lo spirito democratico del brand: Corso Vittorio Emanuele II, a due passi da Piazza San Babila, un luogo di shopping e di aggregazione multigenerazionale.
E così sarà anche il team che lavorerà in negozio, selezionato in modo dinamico, con una campagna pubblica e aperta a tutta la città la ricerca, attraverso un’attività di affissioni e una campagna social, con lo slogan I need you.
Il primo store A|X ARMANI EXCHANGE occupa un edificio ideato da Giò Ponti. Progettato da Giorgio Armani con il suo team di architetti, è essenziale nei colori, nei materiali e nelle forme, ma ad alto impatto visivo.
Lo spazio su due livelli occupa una superficie di circa 480 metri quadri. I listelli di rovere, elemento distintivo del linguaggio minimalista di Armani, definiscono l’ambiente rivestendo le pareti a tutta altezza. In più, filtrano la luce e offrono sostegno ai piani di appoggio dei prodotti. Il pavimento ha un effetto pietra, il soffitto ha un aspetto tecnico con gli impianti a vista, mentre il vetro trasparente è usato per l’ascensore e le scale che collegano i due piani. Un nastro led nero, infine, corre sulla la parte alta delle pareti per tutto il perimetro dello store, convogliando informazioni grafiche e logo.
Sistemi e tecnologie d’avanguardia rendono unica l’esperienza di shopping: grandi videowall, “Smart Check Out” e “POS in mobility” per dinamizzare i pagamenti. La connessione con la musica è esplorata in un’area destinata alla presentazione di progetti speciali.
“Ogni progetto che riguarda Milano, per me, ha un significato speciale. Il mio mondo non ha confini, ma il suo centro è qui. Questa apertura rappresenta un passo importante nella storia del Gruppo Armani e nell’evoluzione di A|X Armani Exchange, la linea nata nel 1991 e da sempre in sintonia con il mondo dei giovani, il più dinamico dei marchi del nostro portfolio. Corso Vittorio Emanuele II mi è sembrato il luogo perfetto per l’apertura del primo negozio in Italia: un’arteria il cui potere di richiamo per generazioni diverse di consumatori perdura nel tempo, il cui fascino attira un pubblico eterogeneo per età, provenienza, inclinazioni. L’atemporalità, per me, è importante, così come l’inclusione, che qui si realizza appieno. Sono orgoglioso di questo nuovo spazio, non solo perché è il più grande tra quelli aperti in Europa, ma perchè testimonia il dialogo costante con la gente, al quale tengo oggi più che mai”, ha dichiarato Giorgio Armani.
Il marchio A|X Armani Exchange
Nato nel 1991, A|X Armani Exchange ha riscritto i codici del vestire metropolitano, portando al pubblico più giovane i valori del mondo Armani. La collezione è essenziale, contemporanea e inclusiva: propone capi e accessori accessibili e versatili, per un pubblico trasversale, senza distinzioni di genere, età e provenienza, e sostituisce alle convenzioni l’espressione individuale, nel segno stilistico di Armani.
Ispirandosi allo stile che osserva nei centri di alcune città di riferimento (Milano, New York, Londra e Tokyo), all’inizio degli anni ’90 Giorgio Armani dà vita a una collezione composta da capi che riflettono l’atteggiamento disinvolto e understated di una nuova generazione. La linea ha da subito un’impronta fresca, inaspettata, in sintonia con l’energia del mondo dei giovani.
Nel 2000 A|X è tra i primi marchi di moda a utilizzare l’e-commerce con il lancio del proprio sito negli Stati Uniti.
Nel 2017, in seguito alla riorganizzazione del portafoglio marchi, A|X Armani Exchange diventa uno dei tre brand di riferimento del Gruppo Armani. Il marchio prevede oggi un’ulteriore espansione, con nuovi negozi monobrand, in location di grande impatto. Dopo Tokyo e Colonia, il 2022 vede l’apertura del primo flagship milanese, cui seguiranno quelle di Roma, Amsterdam, Berlino e Londra in Regent Street.
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