Fashion Pills: cos'è successo questa settimana nel mondo della moda in 5 news
Alle 4.06 di mercoledì mattina c'è stato l'equinozio di primavera, cioè l'evento astronomico che segna l'inizio della stagione che amiamo di piú. E questa, benché non sia certo un’esclusiva di Grazia.it e delle nostre fashion pills, ci sembra la più bella delle notizie con cui iniziare il fine settimana. Non che le altre siano da meno, anzi. Scorrete per credere! #FashionPills
Fashion Pills: lunedì e Maison Kitsuné meets K-Way
(Credits: courtesy of press office)
La luce dorata dei boulevard parigini, il vento fresco che si alza dalla Senna e l’imponenza dei palazzi in stile Haussmann: sono loro i testimoni di una collaborazione esclusiva appena svelata, quella fra K-Way e Maison Kitsuné. Il risultato di questo progetto a più mani è illustrato dal fotografo Basile Bertrand attraverso una campagna in cui, sullo sfondo della metropoli francese, prende vita un inseguimento tra amanti. Un sottile gioco di seduzione che richiede una certa libertà di movimento, e a cui la capsule-collection Maison Kitsuné x K-Way dà un’efficace risposta. Gli iconici windbreaker Léon e Claude di K-Way - con il loro design meticoloso capace di fondere spirito urbano e performance hi-tech a prova di ogni condizione meteorologica - sono infatti rivisitati nei colori distintivi di Maison Kitsuné, con incursioni nell’eleganza ribelle del pattern scozzese. Il simbolo della collaborazione fonde insieme i loghi dei due brand: l’immancabile “K” di K-Way, affiancato dalla vivace volpe simbolo di Kitsuné. Un emblema che ben rappresenta il primo capitolo di questa frizzante storia di seduzione. #FrenchTouch
Fashion Pills: martedì e Erdem x Farfetch
(Credits: courtesy of press office)
Di lei Alan Bennet, uno dei più brillanti scrittori britannici, ebbe a dire «Deborah Devonshire non è una persona a cui si possa dire: "Scherzi a parte...". Lo scherzo non è mai a parte: con lei è l'essenza, anche nei momenti più seri e tristi». Parliamo di Deborah "Debo" Devonshire, duchessa e infaticabile gestrice di Chatsworth House, storica dimora inglese nonché emblema della magione settecentesca per antonomasia. E ne parliamo perché è proprio a questa nobildonna, scomparsa nel 2014, che si ispira la selezione di prodotti della collezione PE 2024 di Erdem in vendita in esclusiva su Farfetch. Una storia di patrimonio, lasciti e identità, riletta attraverso tessuti preziosi, dettagli intricati e stampe d’archivio che incarnano lo spirito e la visione di “Debo”. Acquistabili solamente sul luxury marketplace, i cinque outfit proposti dal designer inglese di origine turca Erdem Moralıoğlu fanno rivivere l’eleganza rurale e bucolica del Devonshire grazie alle volute floreali delle fantasie, alla palette sofisticata e alla sontuosità dei materiali. #YourGrace
Fashion Pills: mercoledì e il popup di Voodoo Jewels a Milano
(Credits: courtesy of press office)
Da Roma a Milano di solito ci vogliono tre ore e mezzo di treno o un’ora scarsa di aereo, ma questa settimana la distanza si accorcerà sensibilmente. E lo farà grazie a una collezione di gioielli che prende il nome da una pianta con proprietà psicoattive che promette un viaggio decisamente affascinante. Parliamo di Lophophora, la più recente delle creature di Livia Lazzari, vulcanica designer che si cela dietro Voodoo Jewels. La linea, ispirata a un viaggio in Messico, è un’ode a immagini, sogni e ricordi che sono stati rielaborati per dar vita a gioielli eclettici con forme inaspettate. Presentata nel pop-up store aperto a Milano fino al 25 marzo in via Palermo 21, in collaborazione con il collettivo artistico Varsi e il laboratorio di serigrafia creativa She.Lab, la collezione sarà affiancata da una sorta di “Antiguida del Messico”, un album di immagini, rilegato a mano, che descrive i luoghi in cui sono stati pensati i gioielli senza indicazioni sulle località visitate, in contrapposizione con la turistificazione di massa dei luoghi consigliati sui social. #GoodTrip
Fashion Pills: giovedì e #Unavitainsieme con L’Atelier du Sac
(Credits: courtesy of press office)
Questa è una storia che dimostra che una buona azione tira l’altra e che si può contribuire attivamente al benessere degli animali, e dare una mano a giovani artiste donne, il tutto mentre diamo un boost al nostro look con una nuova, e originale, borsa. Grazie al secondo capitolo di #Unavitainsieme, infatti, L’Atelier du Sac mette insieme l’amore per gli animali e il sostegno all’empowerment femminile lanciando una capsule collection di tre borse firmate da altrettante giovani illustratrici italiane. “Art Collection. A capsule with young women” è la limited edition dell’iconica borsa Annie, rivisitata da tre designer italiane. Una proposta che sarà in vendita con la collezione PE 2024 del brand e il cui ricavato sarà interamente devoluto: il 90% alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane – sezione di Milano e il 10% alle artiste. L’obiettivo è infatti duplice: da una parte contribuire alle attività (di recupero, salvaguardia, accoglienza e mantenimento dei randagi) del rifugio di Segrate, dall’altra, supportare attivamente il talento delle donne coinvolte. #GoodThingComeInThrees
Fashion Pills: venerdì e Herno Relife Project
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Tutti sanno che una delle caratteristiche distintive del lusso è la sua artigianalità: un valore sul quale le aziende di moda hanno costruito la loro fortuna e che, non a caso, è uno dei motivi di maggiore orgoglio delle griffe storiche. Artigianalità che vuol dire anche tramandare tecniche con una solida tradizione alle spalle, capaci di infondere un certo je ne sais quoi a ogni capo. Si basa proprio su questo pilastro, il progetto Herno Relife, appena 250 pezzi tra collezioni uomo e donna per ribadire l’impegno del marchio sulla via della sostenibilità. La linea, infatti, riutilizza alcuni dei capispalla old stock firmati Herno, trasformandoli con un’antica tecnica di stampa tessile tradizionale con planches, realizzata in collaborazione con Ratti, leader mondiale nella creazione e produzione di tessuti. La tecnica, un procedimento di maestria completamente artigianale ed unico nel suo genere, consente di realizzare una stampa denominata “piazzata”, con applicazione manuale, dando dunque vita ogni volta a un capo unico e diverso da tutti gli altri. #CircularFashion
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