Fotogallery Maurice van de Stouwe: lirismo industriale
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Sperimentazione materica e senso della struttura spiccano nella primavera-estate 2013 di Maurice van de Stouwe
Sperimentazione materica e senso della struttura spiccano nella primavera-estate 2013 di Maurice van de Stouwe
Disegnare belle scarpe non è mestiere da tutti i giorni, ma il giovanissimo Maurice van de Stouwe mostra di sapere il fatto suo. La collezione per la primavera-estate 2013 è il suo saggio finale al Royal College of Art , una prova tanto matura che gli guadagnato il primo posto nella competizione voluta da Manolo Blahnik (aperta ai più giovani designer di calzature, si capisce). Un riconoscimento importante che gli ha agevolato un periodo di apprendistato da Camilla Skovgaard.
La prima spedizione sull'Everest e le rocce brulle tra le vette ispirano forme e materiali. La pianta sprofonda nella décolletée con la tomaia semplificata a bordo contenitivo; il sandalo ha la suola di gomma massiccia e s'impone con la sua sgraziata bellezza industriale; con precisione chirurgica s'incide il cuoio della ballerina fino a ridurlo in listini. Nel disegno complessivo sono spigoli e punte di acuminata geometria a dare il ritmo. Scultoreo e suggestivo s'impone infine il tacco, rivestito da una sottile lamina che gli acidi hanno corroso e fatto fiorire di cangianti sfumature metalliche.
© Riproduzione riservata
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