Intervista ad Alessandra Airò
Perché hai iniziato a bloggare?
Per incoscienza, per curiosità, perché fare spazio nel mio armadio non mi bastava più, per soddisfare il bisogno di condividere parole e pensieri, per sfida.
Il primo post non si scorda mai: quale è stato il tuo?
In termini assoluti quello – ormai datato cinque anni fa - in cui letteralmente aprivo le porte della mia tana del bianconiglio sommersa dai vestiti e dalle scarpe anche se il post del cuore rimane “Caro amore di mamma”, una lettera immaginaria a mio figlio in cui mi auguro solo che sappia avere il coraggio necessario per ambire all’amore e alla felicità che ne consegue.
Qual è il tuo social preferito e perché?
Instagram senza alcun dubbio, lì dove il potere delle immagini – a volte – è più forte anche di quello della parola nel regalare suggestioni.
Qual è la tendenza del web su cui punti maggiormente?
Il web è condivisione e credo che la tendenza che tutti dovremmo seguire – sperando che come il denim si trasformi in un evergreen – sia quella di saper fare squadra, di sapersi esporre, di sapersi confrontare, di saper dare e ricevere.
Share e non solo the love.
Qual è il posto più strano dove hai caricato il tuo smartphone?
Credo di poter dire – senza alcun dubbio – di averlo fatto ovunque (e “Mamma stai tranquilla, non è come sembra!”)
Una cosa che hai imparato grazie al web?
A chiedere.
Nella tua esperienza di blogger professionista, che consigli daresti?
Professionalità, prima di tutto. Il blog è – o meglio può essere – una professione e come tale deve essere gestita sia da di chi la pratica sia dagli interlocutori che troppo spesso si lasciano ammaliare dalla leggerezza apparente di questo (meraviglioso!) lavoro.
A cosa ti ispiri per scrivere il tuoi post?
A tutto ciò che mi circonda. La telefonata di un’amica, una fotografia trovata per caso su Pinterest, un’emozione, una canzone ascoltata andando in palestra. Vita vissuta condita da qualche lucina e un po’ di immaginazione, ecco.
L’hashtag che usi di più?
#faidellatuavitauncapolavoro e non credo servano spiegazioni.
Come ti vedi tra 5 anni?
Dove e come non saprei dirlo ma so per certo che scriverò.
Il tuo accessorio must-have?
Il mascara, sempre e comunque. E una camicia bianca da uomo da portare over e sbottonata quel tanto che basta.
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