Autunno a New York: la guida di stile di Tea Falco
A New York con Tea Falco per consigliarvi le mete più cool, parlare di moda e della nuova collezione Desigual. In un modo decisamente alternativo...
Un autunno a colori, vivace ed eclettico: è quello che abbiamo sperimentato a New York con la partecipazione di una delle artiste più versatili e, scoprirete tra poco, imprevedibili del panorama cinematografico italiano.
Siamo volati con Tea Falco nella Grande Mela (macedonia dirà lei, "perché a NY c’è tutto e di tutto"), che in una pausa dalle riprese di 1993 ha posato per noi indossando l’autunno- inverno di Desigual. Dando una personale interpretazione non solo di questa collezione, ma anche di questa magica città.
Guardate gli scatti e conoscete i suoi luoghi preferiti. E il suo speciale rapporto con la moda.
Tea Falco, trendsetter a New York
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Che rapporto hai con la moda e con il mondo della moda?
«Mi piace molto travestirmi più che vestirmi. Come quando interpreto un personaggio divento qualcosa che non sono mai stata. Indossando un vestito divento un po' quello che indosso. A volte mi vesto da rapper, a volte da manga giapponese, a volte indosso dei pigiami e altre volte sono molto elegante. Diciamo che sono un giullare e mi diverte. Ma ci vestiamo anche per nasconderci, proteggerci: la moda è una maschera sociale, altrimenti commineremmo tutti nudi magari con solo delle collane al collo».
Come definiresti il tuo stile?
«Definisco il mio stile... non definito! Uno stile random, ma amo i colori».
Quali sono i tuoi brand preferiti?
«Non c'è un marchio che preferisco più di un altro, l'energia di Desigual, per esempio, mi piace un sacco. Ci sono degli oggetti o degli abiti che hanno un'anima pur non avendola veramente e li scelgo per compiere un pezzo di viaggio insieme, per un po'».
« La mia icona moderna è Stromae, per la sua ironia e genialità »
Hai un'icona di riferimento?
«Sono un po' nerd, devo dire mi piacciono gli scienziati e chi avanza nel campo della scienza. Se ti dico Wolfgang Pauli, Albert Einstein o Jung ti faccio ridere? Se invece dovessi scegliere un attore del passato ti direi Marlon Brando: mi sono sentita come lui quando ho lavorato con Bernardo Bertolucci. La mia icona moderna è Stromae, per la sua ironia e genialità. Vorrei conoscerlo un giorno».
Siamo a New York: cosa vuol dire questa città per te?
«Più che la Grande Mela, è la "Grande Macedonia". Qui c'è tutto e di tutto, ti senti un po' sballottato qua e là. Senza sapere come ti ritrovi a piedi da Downtown a Central Park: hai fatto 15 kilometri a piedi e non sai come. L'aria di New York ti rende veloce, piena di energia. Dormo poco perché voglio godere al meglio di tutto quello che offre questa bellissima città. L'anno prossimo però, andrò ad abitare a Los Angeles».
« L'aria di New York ti rende veloce, piena di energia »
Indicami dei posti che ti piacciono a New York.
«Mi piacciono i ristoranti vegani e vegetariani che fanno quelle insalate buonissime, torni in italia e sei ingrassata mangiando solo insalate non si sa come. Ma non le trovi in italia quelle insalate, non trovi neanche gli Ice Large Tea che ti svegliano la mattina al posto del caffè espresso. Ma poi perché svegliarsi la mattina? Puoi benissimo "sonnambulare" e parlare con la gente. Ha il suo fascino».
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