Fotogallery Nuovo menswear all’italiana: l’autunno-inverno 2013 dei giovani designer
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L'abbigliamento maschile per l'autunno-inverno 2013. Secondo le proposte più nuove e interessanti del panorama italiano
L'abbigliamento maschile per l'autunno-inverno 2013. Secondo le proposte più nuove e interessanti del panorama italiano
Andrea Cammarosano . Temi nobili ispirano la collezione del giovane Andrea. La figura immortale di Rudolph Nureyev, sospeso tra prove di palcoscenico e ricchi costumi di danza, suggerisce la predominante di garze e lane cotte. Le pelli marmorizzate, la durezza di laminati e trame metalliche rimandano invece al giardino di Kashei dell'Uccello di fuoco di Stravinsky, luogo di lugubre incantesimo che trasforma in pietra chiunque osi entrare. Spetta infine ai bianchi, al gioco di trasparenze e al candore dell'angora mimare il lieto fine del celebre balletto.
Andrea Pompilio . Per il suo globetrotter in vena di scanzonato eclettismo Andrea Pompilio riscrive il guardaroba sartoriale classico, iniettandolo di colori brillanti e contrasti materici. Il senso giocoso della licenza stilistica sceglie il cappotto a maniche raglan della tradizione e lo riattualizza con silhouette e combinazioni del tutto imprevedibili. Il nylon preso a prestito dallo sportwear si fonde col cashmere da nonno, il pois del dandy con le stampe ipnotiche che trasfigurano temi di derivazione orientale. Maglieria a righe technicolor, in rima con l'attitudine divertita e rilassata dell'insieme. Più l'effetto speciale dei mocassini con pon pon di pelliccia.
Au Jour Le Jour Garçon . Per il debutto della linea maschile Mirko Fontana e Diego Marquez puntano sul corredo genetico del loro marchio. L'uomo di Au Jour Le Jour Garçon si compiace così di tagli semplici per un guardaroba che ammette solo i fondamentali. Lo scarto d'inventive è demandato all'uso grafico e liberatorio delle stampe, un'impronta pop e gioviale che galvanizza pantaloni e felpe, bomber zippati e pullover. Accorta la scelta dei tessuti, che spaziano dal denim lavato al crespo di lana. Fino allo sfizio di uno jacquard e di un mozzafiato effetto peluche.
Camo . Stefano Ughetti pensa al mondo del rally per l'autunno-inverno 2013. La lana biellese, fiore all'occhiello del progetto Camo, si declina in modelli alla linea divisoria fra la formalità ed il casual decontratto. Cappotti a motivo spigato e berretti da guidatore d'antan, con una palette ristretta che ravviva la maglieria con dosati tocchi di colore: azzurro, rosso e verde oliva per un sapore piuttosto vintage. Nuovo cavallo di battaglia la mantella, in una mescola di lane e filati tecniche per garantire altissime prestazioni.
Comeforbreakfast . Matura e riconoscibile la firma di Antonio Romano e Francesco Alagna, che sviluppano tutte le possibilità espressive di uno streetwear sartoriale. I bermuda si prediligono ai pantaloni, in combutta con parka con cappuccio e giacche doppiopetto per niente ingessate. Movimento e versatilità acuiti dal gioco di sovrapposizioni e di tarsie polimateriche. Pannelli di panno che sfumano nella pelle, cerniere e coulisse di marcata sportività arricchiscono il disegno della collezione. Che non rinuncia alle stampe, seppure frutto di scrupolose rivisitazioni digitali.
Emiliano Rinaldi . Nostalgie da dandy, che detta con polso quieto il ritmo del bello stile. Dal suo corredo spicca il cappotto doppiopetto e la giacca che s'indossa rilassata come una vestaglia in seta. Maglieria a collo alto e revers a contrasto, lana lavorata a pizzo e pantaloni di taglio ineccepibile, per una cura del dettaglio che è voglia di risalire la china contro la noia e la volgarità. Sciccosa anche la gamma degli accessori, dal papillon alla cravatta alla fascia da smoking, in rima con la tavola cromatica di blu, bianco e bordeaux.
Leitmotiv . Il fascino del bosco e delle sue leggende guida Juan Caro e Fabio Sasso nella sperimentazione di uno streetwear originale e visivamente accattivante. Tartan come omaggio alle saghe nordiche e giacche in nylon trapuntato dagli inserti in jacquard, dettagli in pelle e immancabile il cappuccio. Tanto quanto il vezzo di leggings al maschile- in dittico con i bermuda. Felpe dalle stampe gioiosamente chiassose e sciarpe monumentali. In spalla non manca mai lo zaino, fedele compagno di avventura.
Luca Larenza . Epitome della maglieria artigianale all'italian, da quella di mano più corposa in alpaca e lana merino alle grammature più sottili e suadenti di cashmere e seta. Molteplici le lavorazioni, a treccia come a nido d'ape, nel melange di gialli che virano al senape, di verdi e bruni terrosi. Nei rigori di stagione ci si coccola con il cardigan triplo petto e con il cappottone avvolgente.
Lucio Vanotti . Innamorato della purezza e dell'efficienza d'uso che coincide con la necessità estetica, Lucio Vanotti persiste nella sua moderna nozione di sartoriale. Banditi i fronzoli, la silhouette si fa volitiva e nordica e il baricentro dello stile si sposta tutto su struttura e modularità. Giacche alleggerite dei revers e cappotti allacciati in vita, più felpe e blouson che sfoggiano finiture gommate e il rigore del panno di lana. Sono opache le sfumature che rievocano il cemento, in contrasto con il lucido assertivo della pelle nera e le immagini marine pixelate.
MSGM . Massimo Giorgetti reinventa il militare, addizionandolo di sportività. Il tema del camouflage si risolve in bomber e motivi jacquard, per non dire della felpa che vive tutte le sue vite possibili: trapuntata, in neoprene, effetto patchwork oppure arricchite da agugliature con nappa. Si imbottisce per giunta a farsi piumino. Cifra ricorrente la passione per le stampe, più astratte e grafiche in un gioco di righe, rombi e geometrie futuristiche; altrove più figurative e sgargianti, con rose da tappezzeria e paisley digitalizzato. Camicie oxford su pantaloni di fustagno e vellutino millerighe.
Sara Loi. Gioca la carta dell'agio e dell'unisex Sara Loi. Felpe e maglie di volumetrie accresciuta, pantaloni che civettano con la rilassatezza di una tuta, cappotti destrutturati che accarezzano il corpo. Su tutto spicca il bomber dilungato, in cammello con maniche a contrasto. Denim e principe di Galles si alternano alla lana rasata e alla seta preziosa.
Studiopretzel . È il Giappone degli eroi e dei samurai dalla disciplina incrollabile a emozionare Emiliano Laszlo. Ecco allora che i pantaloni in lana corposa hanno una fascia-cotta alla cintola, allacciata dal tradizionale obi, e la giacca si semplifica nella fluida silhouette orientale a casacca. Squisito il discorso dei tessuti, che compone insieme denim e bouclé, velour e cotone.
© Riproduzione riservata
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