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Moda

10 consigli per diventare Stilista

10 consigli per diventare Stilista

foto di Marilina Curci Marilina Curci — 14 Dicembre 2016
Lord & Taylor Celebrates Spring In Brand Assembly With Charlotte Groeneveld Of The Fashion GuitarLord & Taylor Celebrates Spring In Brand Assembly With Charlotte Groeneveld Of The Fashion Guitar

Professione Stilista: 10 addetti ai lavori ci svelano i segreti del mestiere

Tra le professioni legate al mondo della moda, quella dello stilista, o fashion designer, è sicuramente una delle più affascinanti e ambite. Lo dimostrano i tanti giovani di tutto il mondo che frequentano le accademie e i più prestigiosi istituti di moda inseguendo il sogno di veder sfilare in passerella le proprie creazioni.


Il lavoro dello stilista
Dotato di una spiccata vena creativa, lo stilista non si limita a disegnare collezioni di abbigliamento o accessori, ma studia i trend e interpreta le richieste di mercato, anticipando - grazie a una buona dose di intuito - i bisogni dei consumatori, traducendoli in capi o accessori in linea con il vivere contemporaneo. La sua figura si inserisce in diversi contesti: lo stilista può infatti lavorare in proprio, all’interno degli uffici stile di maison più o meno note, ma il suo ruolo può essere anche quello di consulente freelance.


Le caratteristiche di uno stilista
Talento, passione e creatività sono alla base di questa professione, ma è indispensabile avere un’approfondita conoscenza della filiera di produzione (dalla realizzazione dei tessuti al timing delle sfilate), una solida cultura - in materia di moda e non solo - e buone capacità organizzative: lo stilista deve infatti interfacciarsi con i modellisti per la realizzazione dei prototipi, con i laboratori di produzione, con gli addetti dell’area marketing e comunicazione, ma anche con il personale di showroom, con i fotografi e con le modelle che dovranno indossare le creazioni.


Come si diventa stilista
Da dove cominciare dunque per intraprendere la carriera di fashion designer? Lo abbiamo chiesto a 10 giovani professionisti. Sfogliate la gallery per scoprire i loro suggerimenti.

Professione stilista: I consigli degli addetti ai lavori

  • WEB-Vivetta-Ponti Vivetta Ponti (36 anni). Fashion designer di Vivetta  Amo talmente tanto questo lavoro, da non considerarlo nemmeno tale. Ho cominciato come autodidatta e dopo aver seguito un corso di cartamodello durato un anno, ho vinto uno stage da Roberto Cavalli grazie a un concorso, che si è trasformato in un lavoro a tempo pieno per 4 anni. Un'esperienza fondamentale per lo sviluppo della mia linea.
    Credo che in questo settore la determinazione sia fondamentale, soprattutto quando si è agli inizi. Bisogna anche sapersi muovere, trovare lo showroom adatto e circondarsi di persone che abbiano le giuste competenze. A chi vuole fare questo mestiere consiglio di frequentare una scuola di moda (è qui che si costruiscono i primi contatti e che si inizia a capire come funziona il mondo della moda) e poi di fare esperienza negli uffici stile o nelle aziende, perché ci sono dinamiche che si apprendono solo sul campo. Infine, consiglio di non guardare troppo gli altri, sviluppando e portando avanti un proprio stile personale.
  • WEB-Giuseppe-Fanelli Giuseppe Fanelli (40 anni). Fashion designer della sua linea Hevel Plus e Senior fashion designer di Diesel Black Gold  Il mio percorso è iniziato nella sartoria di mio nonno. La sua passione per i dettagli e l'amore per i tessuti mi hanno probabilmente aperto un mondo. Ero molto piccolo, ma già allora sentivo che avrei seguito le sue orme. Questo è un mestiere impegnativo, può essere estenuante ma può darti infinite soddisfazioni. Avere delle idee, volerle raccontare e realizzare, ti offre la possibilità di esprimere ogni emozione. Siate sempre voi stessi! Cercate davvero di capire chi siete e siate sempre sicuri di quello che volete. Lo studio è la base di questa professione e da ogni occasione di lavoro è importante apprendere il più possibile. Si impara molto ascoltando chi ha più esperienza, soprattutto quando si arriva in un ufficio stile. Che sia il primo lavoro oppure no, non ha importanza. L'esperienza delle persone che si incontrano lavorando è una ricchezza pazzesca da non sottovalutare.


  • web-Stella-Jean—ph-Andre Stella Jean (37 anni). Fashion designer dell’omonimo brand  Ho un percorso poco canonico, ma tutto inizia semplicemente con la mia storia, con quella che sono. Ciò che mi ha fatto decidere in modo definitivo di intraprendere questa strada è scaturito dalla necessità di trovare il mio linguaggio espressivo. La moda è il più autentico mezzo di comunicazione di cui dispongo ed è ciò che mi ha consentito di esprimere e risolvere il senso di inadeguatezza che ha caratterizzato i primi anni della mia vita. I capi nascono dalla mia storia personale, riflettono il métissage di italo-haitiana e il sincretismo socio-culturale insito nella cultura creola.
    Ogni designer, così come ogni singolo individuo, non dovrebbe mai temere di mostrare il proprio DNA e l’unicità che lo contraddistingue. Il mio suggerimento è quello di non seguire con foga i dettami del mainstream, accettare le sconfitte e rimanere sempre se stessi.
  • WEB-Alberto-Zambelli-def Alberto Zambelli (47 anni). Fashion designer dell'omonimo marchio  Ho cominciato creando abiti sartoriali immediatamente dopo gli studi all'Istituto Marangoni per poi approdare in un’importante azienda che mi ha formato ed introdotto. Vincere poi il concorso Fashion Incubator indetto da Camera Moda mi ha dato visibilità e grandi possibilità. Ciò che apprezzo maggiormente di questo lavoro è la possibilità di viaggiare incontrando culture diverse, ma anche il confronto continuo con la contemporaneità e la nostra storia attraverso l'arte, la cinematografia, la musica e la fotografia. Il mio suggerimento è quello di prestare attenzione alle piccole cose, al dialogo e al gesto quotidiano, rendendoli personali attraverso la propria sensibilità e creando uno stile sorprendente nella sua semplicità.
  • WEB-Quattromani Massimo Noli (33 anni) e Nicola Frau (34 anni). Fashion designer di Quattromani  Il nostro brand ha preso forma quasi per gioco, abbiamo voluto sperimentare e sperimentarci in questo progetto mettendo la nostra esperienza e le nostre conoscenze all'interno di un programma comune e non ci siamo più fermati. La curiosità - insieme a una buona dose di caparbietà - è un requisito fondamentale per fare questo lavoro. Avere la mente aperta a tutto quello che c'è nell'aria e trasformarlo in progetto creativo. Amiamo follemente questo lavoro e ci divertiamo anche nelle giornate più dure, ma non è facile stare al passo con un mercato in grande crisi e nel quale spesso si ha paura ad investire in realtà nuove e sperimentali. Un consiglio su tutti è avere passione, è la base di tutto, è emozionarsi sempre per quello che si fa. Ma anche credere in se stessi e nei propri progetti, oltre all’avere una conoscenza approfondita dei tessuti e delle tecniche costruttive.
  • WEB-Sara-Battaglia Sara Battaglia. Bag designer dell'omonimo brand Sono cresciuta circondata dal talento creativo della mia famiglia, credo che questo mi abbia influenzata in maniera molto naturale. Ho cominciato a lavorare subito dopo gli studi in Accademia d’Arte, una tappa fondamentale per l'avvio del mio brand. Poter esprimere la propria personalità ed il proprio gusto, attraverso la creazione di un prodotto che ti rappresenta, seguendo ogni aspetto del processo creativo, dall’inizio alla fine, è sicuramente uno degli aspetti più belli di questo lavoro, ma la soddisfazione più grande è vedere per strada le donne con indosso le mie creazioni. Quello che posso consigliare a un giovane designer è di non perdere la costanza e la fiducia nelle proprie capacità, di sfruttare al meglio le occasioni lavorative, sfidando se stesso senza perdersi mai d’animo. Mi rendo conto che i giovani designer si trovino oggi a dover fronteggiare una situazione economica estremamente difficile, ciò nonostante l’industria della moda deve continuare a far sognare! In Italia abbiamo una grande artigianalità e un know how che rappresentano la nostra forza. Saperli usare correttamente è fondamentale. 
  • WEB-Comeforbreakfast Antonio Romano (34 anni) e Francesco Alagna (37 anni). Co-Founder e designer di COMEFORBREAKFAST  La nostra professione è una vocazione, si nasce con questo bisogno di esprimersi attraverso la moda. È un lavoro che richiede una determinazione pazzesca e anche una forte dose di pazienza perché non tutto arriva subito, i no all'inizio sono tanti. Il talento da solo non basta. In questo come in qualsiasi altro ambito, è necessario lo studio e nutrirsi di esperienze lavorative che ti possano formare. Ma oggi un designer deve fare i conti con il fatto che questo settore sembra essere diventato un po' di tutti: chiunque sembra essere in grado di realizzare una collezione senza aver seguito un percorso formativo adeguato. Questo svia chi studia e chi vuole fare questo lavoro, perché si è portati a pensare che per fare questa professione sia necessario fare i cantanti o ottenere migliaia di like su instagram. Per questa ragione, il nostro consiglio è quello di rimanere concentrati sul proprio percorso, di non avere fretta, di studiare tanto e di formarsi tanto, anche a livello personale oltre che culturale, perché il designer deve avere qualcosa da dire e questo qualcosa da dire lo si costruisce negli anni.
    Ph. credits: Paolo Santambrogio
  • WEB-Coliac Martina Grasselli (35 anni). Shoe designer di Coliac  La voglia di creare qualcosa di mio è sempre stata la mia ambizione principale. Dopo la laurea presso la NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano in fashion and textile design ho iniziato con un stage - diventato poi un lavoro - da Stella McCartney, dove collaboravo allo sviluppo degli accessori, piccola pelletteria e bijoux. Sono seguite altre collaborazioni, molto diverse ma altrettanto importanti. Coliac è stato un passaggio naturale perché il mondo dell'accessorio racchiude in sé tante di queste caratteristiche. Credo che ciò che renda questo lavoro speciale sia il confrontarsi e il nutrirsi quotidianamente con la bellezza, la cultura e l'arte. Mi sento una privilegiata. Ma bisogna fare i conti anche con le leggi del mercato che non sempre vanno di pari passo con lo stile e l'eleganza: è tutto molto veloce e ormai non sia più tempo di riflettere tra una collezione l'altra. C'è una pressione costante. Requisiti fondamentali per chi vuole fare questo lavoro sono curiosità, passione, coraggio, pazienza, pazzia, creatività, incoscienza, audacia e dedizione.
  • WEB-CO-TE Tomaso Anfossi (30 anni) e Francesco Ferrari (33 anni). Fashion designer di CO|TE  Per fare questo lavoro sono necessari sfrontatezza, coraggio, passione per l’arte della sartoria prima che quella per i social, divenuti ormai strumento fondamentale di comunicazione con il pubblico. Per noi tutto è iniziato quando abbiamo deciso di "trasformare" una camicia classica da sartoria maschile di Tomaso, destrutturandola e adattandola ad un corpo femminile. Lavorare insieme ci ha resti felici e appassionati e da lì non ci siamo più fermati. Questo mestiere ti dà la possibilità di viaggiare e interagire con molte persone totalmente diverse tra loro, consentendo di aprire la mente a nuove sfide e ispirazioni per poter andare sempre oltre.
    Se si vuole creare un proprio brand il consiglio che possiamo dare è quello di avere fin dall’inizio una visione ben chiara di cosa si vuole, in quali tempi e soprattutto in che modo differenziarla dalle tante proposte che affollano il mercato. Se queste domande trovano risposte plausibili, si può iniziare a pensare di creare qualcosa di personale.
  • WEB–Elena-Ghisellini Elena Ghisellini (52 anni). Fashion e handbag designer dell'omonimo marchio  Sin da giovanissima ho sempre avuto una grande passione e curiosità per la moda, al punto di decidere di farne il mio lavoro. Dopo aver frequentato l’Istituto Europeo di Design, la mia prima “avventura” è stata con Trussardi. Poi Ferragamo, Givenchy e Pucci tra le altre. Ancora oggi, oltre alla mia linea, continuo a collaborare con altri brand internazionali come Tod's. Queste collaborazioni sono efficaci per confrontarsi con i migliori del settore e ad avere incredibili stimoli. Per fare questo mestiere creatività, passione e sensibilità sono essenziali, ma sono importanti anche una buona conoscenza di marketing e funzionamento aziendale. Un team in cui hai fiducia poi è cruciale.
    Chi vuole intraprendere questa strada dovrebbe tenere a mente queste parole: umiltà, curiosità, tenacia e tanto, tanto lavoro.
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