Tra riedizioni e abiti vintage, agli Oscar trionfa la moda del passato


La presenza del vintage sui red carpet si sta affermando sempre più e anche la 96esima edizione dei premi Oscar non ha smentito il trend.
A Los Angeles per l'evento più atteso per il mondo cinematografico, sono state diverse le celebrities che hanno scelto degli abiti che, per ispirazione o per provenienza, portano con sé un po' di storia della moda.
Pezzi vintage d'archivio, soprattutto per l'after party ufficiale ospitato come ogni anno da Vanity Fair e non solo: sul red carpet abbiamo ammirato anche diverse riedizioni di abiti che hanno fatto la storia della couture.
I motivi di queste scelte sono molteplici, si va dalla citazione di grandi pezzi del passato, elemento sempre vivo nei designer soprattutto all'interno di grandi brand che hanno fatto la storia della moda, a un'ottica di sostenibilità, promossa apertamente da Cate Blanchett che ha fatto del riciclo la sua cifra stilistica sul red carpet, arrivando a riadattare e a indossare un abito anche per 3 volte a distanza di anni.
Andiamo con ordine e partiamo dalla cerimonia, che ha visto l'arrivo di Carey Mulligan in Balenciaga, una riproduzione quasi fedele dell'abito a sirena creato da Cristobal Balenciaga. Non una vera e propria ri-edition quella indossata da Sandra Huller, con una abito Schiaparelli realizzato guardando a una creazione del costumista hollywoodiano Gilbert Adrian, colui che inventò le scarpette rosse di Dorothy ne Il mago di Oz.
Dall'archivio della Maison Dior arriva invece l'abito realizzato su misura per Anya Taylor-Joy, che ha ripreso il celebre vestito Junon di Christian Dior datato 1949. Una creazione che avevamo ammirato qualche mese fa al Festival di Cannes, in una versione ancora più fedele all'originale ricreata appositamente per Natalie Portman.

Sopra da sinistra: Anya Taylor-Joy agli Oscar 2024 - L'abito Junon della linea Milieu de Siècle realizzata nel 1949 da Christian Dior. Credits: Getty Images/Galeriedior.com

Sopra: Natalie Portman al 76esimo Festival di Cannes, nel maggio 2023, con un abito Dior. Credits: Getty Images
Dalla prima metà del Novecento alla seconda con l'abito indossato da Zooey Deschanel al party dopo la cerimonia: una creazione Patou che il direttore creativo del brand, Guillaume Henry, ha ricreato ispirandosi a un abito dell'archivio di Jean Patou risalente al 1967.

Sopra da sinistra: Zooey Deschanel al party di Vanity Fair - L'abito d'archivio che ha ispirato la riedizione indossata da Deschanel, in uno scatto del 1967. Credits: Press Office
Dalle riedizioni ai pezzi vintage d'archivio che rivivono addosso a celebrities come Laverne Cox, che ha scelto un Mugler datato 1986, composto da corpetto dorato e gonna nera, a sirena.
Mugler è uno dei brand che gli stylist delle celebrities sembrano aver riscoperto maggiormente negli ultimi tempi. Lo abbiamo visto addosso a Zendaya, in una delle recenti prime del sequel di Dune e lo abbiamo visto anche all'after party degli Oscar, l'annuale festa ospitata da Vanity Fair. A indossare un corpetto oro, della collezione Primavera-Estate 1996, è stata Margot Robbie.

Sopra da sinistra: Margot Robbie al party degli Oscar 2024 - La sfilata Mugler Primavera-Estate 1996. Credits: Getty Images
Il party che si è tenuto dopo la cerimonia è stato il momento che ha ospitato più look d'archivio. Tra le celebrities che hanno optato per questa soluzione anche Sydney Sweeney, con un abito di Marc Bouwer indossato nel 2004, sempre agli Oscar, da Angelina Jolie.

Sopra da sinistra: Sydney Sweeney al party di Vanity Fair - Angelina Jolie agli Oscar 2004. Credits: Getty Images
Vintage anche per Jennifer Lawrence, con un abito Givenchy Couture in pizzo bianco della collezione Autunno-Inverno 1996.
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