Otto film da vedere prima di sposarsi
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Otto film da guardare prima di sposarsi: da ognuno c'è da trarre un insegnamento prezioso. Eccoli qua.
Sì, ci sono passata. Quando il matrimonio è alle porte è difficile pensare a qualcosa che non siano i coprisedie per il ricevimento o i chili di confetti necessari far contenta la Zia Pina, nonna Maria e tutti quei cugini di terzo grado di cui i nomi vi sfuggono in questo momento (un consiglio: i confetti non sono mai troppi). Per questo è importante premere il tasto OFF di tanto in tanto, guardando un buon film. Meglio ancora: svagarsi mantenendo il polso della situazione matrimonio.
Spasso garantito con questi otto film, che, vedrete, hanno anche qualcosa da dirvi.
Il matrimonio del mio migliore amico , 1997
La storia, forse, la sapete già: due vecchi amici si sono ripromessi di sposarsi un giorno se non avessero trovato nessuno, ma uno dei due ha finito per innamorassi sul serio. L'altra no. Dopo ripicche e gelosie iniziali, però, tutto va come deve andare.
E allora? Quando il nostro migliore amico si sposa, cerchiamo di non guastargli la festa; quando ci sposiamo noi, non facciamoci intortare da un caro amico che - proprio in quel momento - si è ricordato di essere innamorato di noi da sempre.
Melancholia , 2011
Uno sposo, una sposa e la fine del mondo alle porte: cos'altro può andare male? Nel caso di questo splendido film di Von Trier, ahinoi, tutto. Se cercate sollazzo non guardate «Melancholia», ma ricordate che è un'ottima cautionary tale.
E allora? Ok, i nostri parenti potrebbero decidere di renderci la vita complicata e scegliere il grande giorno per farlo. Chi se ne frega! Dritti per la nostra strada. Godiamocela perché del doman non v'è certezza, come diceva il famoso verso.
Le amiche della sposa , 2011
Addio al nubilato! E addio anche alla sanità mentale. Dietro questa commedia si nasconde un dramma personale grande come una casa. Fa ridere, certo, ma è anche un film… atroce, sotto vari punti di vista.
E allora? Le nostre amiche (e damigelle) sono indubbiamente felici della nostra felicità, ma non esageriamo e non soffochiamole. Una di loro può nascondere un grande dolore di cui non ci siamo neanche accorte, tanto siamo prese dalla lunghezza bon ton del velo.
Ti presento i miei , 2000
Ci si può volere bene all'infinito con i propri suoceri, ma non sono i nostri genitori e non lo saranno mai (per la maggior parte di noi): questa commedia stupidina ma assai divertente enfatizza il concetto alla perfezione.
E allora? Organizzare un matrimonio (spesso, anche per ragioni finanziarie) richiede la presenza di due famiglie e di due portafogli. Cerchiamo di non digrignare i denti se alla madre del nostro amato non vanno assolutamente bene le petunie e preferisce le ortensie. Le catastrofi, quando sono tutti tesi, hanno vita facile!
Che pasticcio, Bridget Jones! , 2004
Bridget, Bridget! Non è un film eccezionale, ma ha un suo valore. Se non altro perché alla fine l'amore (e il matrimonio) trionfano. Molte di noi sono familiari alle vicende dell'eterna-insicura-non-così-bella-ma-piena-di-fascino, ma vale la pena ricordare che gli uomini non sono tutti superficiali e gigioni come spesso vengono dipinti. Anzi.
E allora? Se abbiamo trovato il nostro Darcy, non perdiamo tempo a chiederci «Dio, ma proprio a me? Come ho potuto essere così maledettamente fortunata»? Pensiamo che è fortunato lui ad aver trovato noi sulla sua strada.
Gli uomini preferiscono le bionde , 1953
In questo bellissimo (bellissimo) film Marilyn Monroe e Jane Russell sono due donne molto diverse, a cui piacciono uomini molto diversi. Ognuna ha il suo obiettivo di vita e rispetta quello dell'altra: sono loro a fare le regole, anche di fronte alle avversità. Finirà bene, ovviamente. Indovinate come?
E allora? Se la nostra migliore amica si sta sposando in una cascina in Valtellina con una pietra pomice al dito al posto di un diamante, non facciamo quella faccia. Nessuno ci leva il nostro diadema e il nostro castello in Scozia. Ci si vuol bene anche per questo.
Quattro matrimoni e un funerale , 1994
Classico del genere wedding movies, con da un giovane Hugh Grant imbranato e tenero al punto giusto e tanto humor british. Film simobolo di tutti quie singles invitati ai matrimoni (altrui) e che devono scantonare situazioni imbarazzanti (l'ex seduto allo stesso tavolo, tanto per citarne una) e la segreta speranza di trovare, proprio lì, tra una bomboniera e il taglio della torta, il grande amore.
E allora? Sembrarà strano ma a volte, proprio come scopre Charles per essere felici (e innamorati) il matrimonio non è necessario.
Via col vento , 1939
Ci sono cose che non hanno bisogno di presentazione e «Via col vento» è una di queste. Rossella si sposa tre volte, ma passa la vita a desiderare l'uomo sbagliato per rendersene conto solo quand'è troppo tardi.
E allora? Niente di che, eh, solo una delle morali più intelligenti e salubri di sempre: il nostro più grande nemico a volte siamo noi stessi. Dovremmo concederci di essere felici.
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