Cosa non indossare a un matrimonio estivo: i fashion tips per non sbagliare il look

Niente trasparenze, intimo a vista e ciabatte infradito ma non solo: scoprite quali sono le cose che dovreste evitare di indossare a un matrimonio in estate
Puntuale come un invito a nozze arriva, stagionalmente, anche un capitolo dedicato a quello che non si dovrebbe indossare a un matrimonio.
In un'epoca in cui vige sicuramente maggiore libertà in fatto di stile, ci sono delle piccole regole o tradizioni che abbiamo spesso ricordato e suggerito di non infrangere.
Ma in questa estate 2024, questo capitolo, si fa più bollente delle temperature che stanno avvolgendo il Bel Paese. Tutto merito dei soliti influencer e volti noti dei social che hanno creato scompiglio a suon di comparsate, a nozze, con intimo a vista e abiti che per tutto andrebbero bene tranne che per una cerimonia (soprattutto se i protagonisti dell'evento, sentite bene, non siete voi).
Grazie a mutande in bella vista e trasparenze che alla fantasia più che poco lasciano niente, il solito veto per bianco, nero e rosso e per gli accessori troppo sportivi come jeans e sneakers, ci sembrano quasi scontati. E invece si sa che ogni tanto un piccolo remind non può che fare bene.
Eccoci qui perciò con un piccolo elenco di cosa non sarebbe opportuno indossare per una cerimonia estiva, a meno che non faccia parte di un dress code preciso. O di un eccesso di vanità...
Il bianco? Dimenticatelo!
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La regola che non si indossa il bianco a un matrimonio la diamo alquanto per scontata. Ingenuamente, perché a guardarsi bene intorno c'è ancora chi proprio non intende rinunciare al bianco o ad altri colori molto chiari anche in queste occasioni, peggio ancora se scelte proprio per un abito lungo.
Si sa che l'estate è la stagione delle nuance più fresche e delicate, ma per un giorno si può lasciare che queste siano prerogativa della sposa.
I colori fluo
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Le altre regole cromatiche in fatto di matrimoni si riferiscono al nero (colore del lutto) e al rosso, considerato un tono troppo acceso. Allo stesso modo, dato che in estate spuntano come le zanzare al tramonto, i colori fluo (giallo, rosa, arancio, quello che volete) stonano parecchio con il contesto di una cerimonia nuziale.
Il motivo? Oltre a non essere il diretto sinonimo di eleganza, attirano troppo l'attenzione. Una cosa che, come detto poco più su, non deve certo ricadere sugli invitati.
Gli abiti stile copricostume
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Il caldo può giocare brutti scherzi e c'è chi, davanti a un invito elegante, non riesce proprio a mettere da parte quell'abitino effetto copri costume con cui ci si sente tanto comodi e freschi.
Purtroppo s'ha da fare: evitate spalline troppo sottili, pattern e materiali che vi vanno sembrare appena rincasate da una giornata in riva al mare.
Le trasparenze con intimo a vista
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Pensavamo non ci fosse bisogno di spiegarlo, ebbene, sempre più scoviamo look naked effect durante le cerimonie.
Abiti in pizzo o trasparenze con sotto l'intimo a vista, quando va bene perché talvolta sotto può non esserci addirittura nulla (parliamo in particolare della parte superiore). Originali sicuramente, eleganti anche no.
Le infradito
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Altro giro altro "ma davvero c'è bisogno di dirlo?". Sì, c'è bisogno di dire che indossare delle infradito, ormai sdoganate anche in città, non è esattamente la trovata più chic.
Salvo i matrimoni con i piedi nella sabbia, che si possono comunque gestire con un sandalo più delicato, le infradito non si dovrebbero mai vedere in un'occasione formale.
Gli shorts e i look no pants
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Sulla scia delle trasparenze arriva anche uno dei trend di stagione, il look no-pants ovvero effetto senza pantaloni.
Non esattamente uno degli abbinamenti più indicati per accompagnare gli amici all'altare, che vale anche per micro shorts che si possono facilmente sostituire con un paio di bermuda sartoriali.
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Dal minimalismo al rococò, queste sono le tendenze dal mondo wedding per il 2026

Se state progettando il vostro matrimonio per il 2026 o state aiutando qualcuno a farlo, e siete giustamente a caccia di tendenze e novità, abbiamo quello che fa per voi.
O meglio, ce l'ha Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale in Italia e in oltre 16 paesi nel mondo che ha appena svelato quali saranno i principali trend in fatto di matrimoni.
Dall'ispirazione macro ai dettagli più pratici, come mise en place e abiti, sono 6 le principali novità per l'anno in arrivo e ve le vogliamo raccontare nel dettaglio.
Qualche piccolo spoiler? Incontreremo il ritorno del minimalismo, ma anche quello al decoro e alla ricchezza di dettagli, che convivono come due estremi; la ricomparsa delle perle, che hanno avuto definitivamente la meglio su certi detti antichi (e no, non portano sfortuna!).
Scopriremo anche tendenze cromatiche e nuove ispirazioni, soprattutto per lui.
Date subito un'occhiata alle sei tendenze 2026 dedicate al mondo wedding.
1. Voglia di minimalismo
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Si scomoda spesso il detto less is more e quanto a tendenze per le nozze, nel 2026 in arrivo, non lo si farà certo a sproposito. Abiti, allestimenti e decorazioni puntano alla semplificazione: le linee si fanno minimal, i colori poco contrastati con grande predilezione per il classico bianco. Anche il bouquet e gli addobbi floreali sono più delicati e raffinati.
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Gli abiti per lei guardano agli anni Novanta dei grandi stilisti, con gonne dalla silhouette semplice e pulita, in materiali privi di decori e volumi. Anche lui alleggerisce la tradizionale veste da sposo, anche optando per un'alternativa alla camicia e su materiali più nauturali e leggeri, quasi informali.
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2. Ricchezza rococò
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Dalle linee essenziali a quelle più complesse: le tendenze, soprattutto in termini di look, sono agli opposti. Chi ama il decoro e vuole aggiungere più che semplificare troverà terreno fertile nel ritorno del rococò e dell'estetica alla Bridgerton. Pizzi, bustini e corpetti per lei, tessuti damasco e tagli più ricercati per lui.
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3. Social media? No grazie!
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Dalle tendenze di stile a quelle che potremmo definire di "etichetta": sempre più sposi chiedono agli ospiti di disconnettersi, di dimenticare telefoni e social media sui quali postare tutto alla velocità della luce. Ciò che conta per il grande giorno è goderselo, e rientrano così in scena ad affiancare i fotografi professionisti anche le macchine usa e getta o gli scatti istantanei formato Polaroid.
4. Il ritorno delle perle
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Torniamo a parlare di moda, o almeno in grand parte, citando un elemento che torna protagonista. Parliamo delle perle, che vanno oltre la loro funzione di gioiello per decorare acconciature e non solo, anche tavoli e location in generale.
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5. Lo sposo in chiave dandy
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Grande attenzione per il guardaroba maschile e per la figura dello sposo che si rifà il look in chiave dandy. Ad avere il ruolo di protagonisti sono gli accessori, come papillon e foulard, ma anche orologi da taschino, gemelli e pochette che rubano l'attenzione.
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6. A tutto colore
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Ultimo tema in fatto di tendenze non può che essere il colore. La palette cromatica dell'annata 2026 è ricca di sfumature: accanto al tradizionale bianco compaiono note profonde di bordeaux, verde e blu, mentre per chi predilige tonalità più accese e vivaci, i colori più gettonati saranno il terracotta, il rosa, il fucsia e l'arancione.
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
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Emé presenta la collezione Sposa 2026 tra favola e sartorialità
Un viaggio nel cuore della sartoria italiana, tra romanticismo contemporaneo e tradizione couture. La nuova collezione Sposa 2026 di Emé è una dichiarazione d’amore all’eleganza, alla femminilità e al savoir-faire artigianale che da sempre contraddistingue il marchio. Presentata in un ambiente intimo e sofisticato, ispirato ai grandi atelier d’alta moda, la collezione invita a riscoprire il sogno del matrimonio attraverso abiti che raccontano storie, emozioni e bellezza.
Protagoniste assolute sono le linee Couture e Atelier, le più preziose e ricercate dell’universo Emé. Ogni abito interpreta una diversa sfumatura di femminilità: dai volumi eterei e poetici alle silhouette più strutturate, dal candore assoluto del bianco alle delicate note di rosa cipria. Un’estetica che gioca sul contrasto tra leggerezza e forza, sogno e consapevolezza, in un dialogo continuo tra tradizione e modernità.
Si alternano modelli romantici, con gonne dagli ampi volumi e mood principesco e sognante, a silhoutte a sirena sensuali dove il corpo femminile si rivela nella trasparenza dei pizzi.
Tocchi di rosa cipria contraddistinguono le proposte più eteree e poetiche, impreziosite da ricami tridimensionali e stampe dipinte a mano come un affresco primaverile, mentre un’inedita versione total black ridefinisce i confini dell’estetica bridal con audacia e personalità.
Grazie a capi removibili come sovra-gonne e boleri in pizzo un abito si trasforma e può vivere due differenti vite, una per la cerimonia e una per il ricevimento, senza rinunciare allo stile e all'effetto sorpresa.
Ogni abito Couture è realizzato a mano in Italia e richiede centinaia di ore di lavorazione. I materiali scelti — organza di seta, pizzo rebrodé, mikado, raso e tulle — raccontano la ricchezza dei saperi artigianali italiani. I bustier dal taglio impeccabile e i giochi di sovrapposizioni creano volumi scultorei, mentre le corolle e le cascate di petali ricamati illuminano la figura con discrezione e poesia.
Accanto alle proposte più classiche, spicca una inedita versione total black: un abito che ridefinisce i confini dell’estetica bridal con eleganza e personalità, pensato per una donna che vuole sorprendere e raccontarsi senza filtri.
Fondata nel 1961 come Atelier Aimée, Emé è sinonimo di eleganza e sartorialità Made in Italy. Oggi il brand conta 53 boutique e un e-commerce dedicato e vede alla direzione creativa Silvia Falconi.
“Questa collezione rappresenta per me l’espressione creativa più libera e autentica del mio lavoro di Direttrice Creativa: un’occasione per tornare a sognare, pensare in grande e immaginare capi pensati per momenti unici nella vita di una donna”, racconta Falconi.
Oltre alle proposte Couture, la direttrice creativa ha introdotto anche una linea più accessibile, pensata per chi desidera vivere il sogno del matrimonio senza rinunciare alla qualità e alla magia di un abito sartoriale. Un equilibrio perfetto tra lusso e realtà, che parla direttamente alle nuove generazioni di spose: donne consapevoli, indipendenti e in cerca di autenticità.
Silvia Falconi - Direttore Creativa di Emé
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Bride&The City, dove il mondo bridal incontra la moda

La moda è un universo ampio e quando si parla di abiti da sposa non si può certo pensare che questi non ne facciano parte. A darne un'ulteriore dimostrazione ci ha pensato la passerella a cielo aperto che si è tenuta nel cuore di Milano il 25 settembre scorso, durante la recente Milano Fashion Week.
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Bride&The City è stato un momento pensato per anticipare le tendenze che vedremo nella prossima edizione di Sì Sposa Italia, sempre a Milano, dal 21 al 23 febbraio 2026, proprio a ridosso della settimana della moda dedicata al ready-to-wear Autunno-Inverno 2026/27.
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Gli abiti che hanno sfilato a Milano addosso a dieci modelle in uno shooting itinerante per i luoghi più iconici della città, hanno messo in luce quella contaminazione ormai continua tra bridalwear e moda. Creazioni, quelle che hanno catturato i flash e gli sguardi in città, provenienti dalle celebri maison Pignatelli, Avaro Figlio, Maison Signore, Elisabetta Polignano e Justin Alexander, ma anche da marchi più affini all'eventwear come Matteo Sorbellini, Genny, Marco Rambaldi e Vivetta. Completati da gioielli di Romantica, Sodini, Braccialini, AIBIJOUX, Unoaerre, Thot gioielli e De Liguoro, questi look anticipano i trend della stagione che verrà, tra pizzi, crochet e nuove forme da indossare per il sì.
Close-up su una creazione di Marco Rambaldi.
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Elisabetta Franchi e Pronovias, la collezione di abiti da sposa per il 2026

Canoni classici che incontrano una visione artistica e audace: Elisabetta Franchi e Pronovias presentano la nuova collezione di abiti da sposa per il 2026, creata per ridefinire l'estetica tradizionale attraverso nuove ispirazioni.
Prima fra tutte quella che guarda al decostruttivismo dell'architetto Frank O.Gehry, che ha sfidato l'architettura tradizionale fatta di geometrie e simmetrie attraverso volumi frammentati, linee curve e fluide.
Lo stesso approccio rivive negli abiti in collezione: sofisticati ma minimalisti, evocano un'idea di movimento e di leggerezza, in perfetto equilibrio con silhouette più strutturate e scolpite.
Colpiscono i drappeggi che sembrano sfidare la gravità, i corsetti aderenti che scolpiscono il corpo e i pizzi tridimensionali, più contemporanei e meno tradizionali.
Contemporanei e ricercati, tutti gli abiti sono concepiti come un pezzo unico e la possibilità di completarli con giochi di layering, con veli, soprabiti ed elementi decorativi rimovibili, accentuano questa ricerca di autenticità e di personalizzazione che restituisce perfettamente l'idea di una creazione realizzata su misura.
Composta da 18 modelli, che vi lasciamo scoprire qui sotto, la collezione è già disponibile in oltre 60 punti vendita tra i quali 17 boutique Pronovias e 55 negozi multimarca, in oltre 100 paesi.
Abito Althia.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Soreyna.
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Abito Anaviel.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Aurenia.
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Abito Cerelise.
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Abito Costructa.
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Abito Elorina.
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Abito Lioren.
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Abito Maelina.
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Abito Myrianna.
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Abito Nedia.
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Abito Nythara.
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Abito Serenith.
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Abito Taelena.
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Abito Tectra.
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Abito Zedia.
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Abito Zelodie.
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