Presto la vita sulla Terra sarà un film. Di fantascienza
Voglio essere sincera con voi: non ho mai capito nulla di scienza, fisica, astronomia e anche biologia. Sia a scuola che dopo ho realizzato che, per quanto mi sforzi, non sono proprio portata. Però mi spiace, perché lì si gioca il futuro.
Quindi mi sono procurata un libro di cui avevo letto sui giornali, più che altro sedotta dalla sintetica presentazione di Margherita Hack che lo definisce «un affascinante viaggio alla ricerca delle prossime scoperte che cambieranno il mondo».
Quel che ci vuole per me, ho pensato: un bigino del futuro prossimo venturo. L’autore è Giovanni F. Bignami, autorevolissimo scienziato, astrofisico con un curriculum impressionante che si occupa di ricerca spaziale e di molto altro ancora. Il titolo del libro è Cosa resta da scoprire.
E la prima cosa che ho scoperto io è che gli scienziati, quando vogliono, sanno farsi capire anche dai normo (poco) dotati come me. Il tono è divulgativo, il linguaggio serio ma contemporaneamente leggero e divertente, pur essendo ogni previsione super documentata dal punto di vista scientifico.
Va bene, lo ammetto, non l’ho proprio letto tutto-tutto, come si legge un romanzo, qualche spiegazione per me troppo complicata l’ho saltata, qualche formula l’ho ignorata fingendo di non vederla, però ho capito perfettamente la sostanza del discorso del professor Bignami. Ed è un discorso affascinante, qualche volta sconcertante, spesso al limite della fantascienza.
Volete qualche anticipazione? Be’, sappiate che tra 50 anni avremo sicuramente scoperto un’altra Terra, in cui è molto probabile troveremo tracce di vita. Oppure potrebbe capitare che saranno altri a scoprire noi se riusciremo a produrre fasci radio abbastanza potenti da proiettarli attraverso la galassia.
Pare si possa fare... Andremo e torneremo da Marte “per capire il segreto della vita”. Sulla Terra, invece, useremo automobili che si guidano da sole. Mangeremo carne prodotta in laboratorio, senza più uccidere animali né inquinare l’ambiente. A proposito, visto, spiega il professor Bignami, che i combustibili fossili stanno distruggendo l’equilibrio del nostro pianeta e le energie alternative non saranno mai sufficienti per tutti i nostri bisogni, il futuro è... nell’energia oscura.
Che detto così fa tanto Guerre stellari, invece si parla di geotermia profonda, cioè di andare a prendere il calore sotto la crosta terrestre, al centro della Terra (terremoti permettendo...). Il lavoro nel 2062 sarà fatto in gran parte da macchine molecolari, che non sono robot però non ho capito benissimo... Il denaro sarà sparito definitivamente (anche adesso non è che ne circoli granché), sostituito da un chip sottocutaneo collegato al conto corrente. Che paura! D’altronde ogni sera scaricheremo il cervello su di una chiavetta...
Ma la vera notizia è che i bambini che nasceranno nel 2062 vivranno, grosso modo, 150 anni. Non oso pensare al consumo di creme anti age...
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