Marion Cotillard: L’amore vero ha le sue vie
Sul grande schermo fa sempre perdere la testa ai divi più desiderati. Al punto che, quando Brad Pitt ha divorziato,
tutti hanno pensato ci fosse dietro lei. Ma Marion Cotillard, che si prepara a diventare mamma per la seconda volta, non crede alla passione da set. Con una sola, grande, eccezione
Il destino dell’attrice francese Marion Cotillard è quello di stravolgere la vita degli uomini che ha accanto. Dentro e fuori dal set. L’ultimo in ordine di tempo è stato Brad Pitt, suo partner in Allied - Un’ombra nascosta (nelle sale dal 12 gennaio). Per l’intera durata del set si era chiacchierato del loro presunto innamoramento come causa della fine della coppia che l’attore formava con Angelina Jolie. Al punto che proprio Marion, incinta del suo compagno, l’attore Guillaume Canet, ha poi dovuto rompere la sua tradizionale riservatezza per smentirle.
Ma Cotillard, 41 anni, non è nuova alla gestione dei gossip da set. Anche perché viene sempre scelta per stare accanto ai maschi più desiderati del cinema. In questi giorni è la dolce e remissiva moglie di Vincent Cassel, nel film in odore di candidatura all’Oscar È solo la fine del mondo, del regista canadese Xavier Dolan. Presto la vedremo nel thriller fantascientifico Assassin’s Creed, nelle sale dal 4 gennaio, al fianco del fascinoso Michael Fassbender. A febbraio, invece, sarà accanto “all’unico uomo di cui ha bisogno”, come dice lei: Canet, padre di suo figlio Marcel, 5 anni, e autore del film Rock’n Roll, una commedia ispirata proprio al loro rapporto.
Mentre la vedo arrivare al Beverly Hilton di Los Angeles, l’attrice sorride mostrando il pancione di futura mamma. Indossa un abito del marchio giapponese Sakai e scarpe col tacco di Gianvito Rossi, in barba a ogni tutona premaman. Sono le 9 del mattino e Marion chiede un caffè a un assistente. Poi inizia a parlare lentamente, in un inglese perfetto, scegliendo con cura ogni termine. Soprattutto quando cominciamo a parlare di uomini.
In Allied lei è una combattente della Resistenza che si innamora di Max, l’ufficiale dei servizi segreti interpretato da Brad Pitt. Siete a Casablanca, nel 1942, lo stesso anno in cui uscì il famoso film con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Perché l’amore che nasce in quella città è sempre così tormentato?
«Non ci avevo pensato. La verità è che ho provato a fare finta che il classico Casablanca non esistesse, perché temevo che poi avrei cercato di ricreare quell’atmosfera e, invece, non era questo l’obiettivo. Comunque devo smentirla, conosco persone che si sono innamorate a Casablanca e stanno ancora insieme: l’amore ha le sue vie».
Di un uomo come Brad Pitt, però, è facile innamorarsi, soprattutto sul set.
«È un grandissimo attore. Primo, perché in ogni suo film è sempre diverso. E poi perché, anche se è una star, non si mette mai al di sopra degli altri: potrebbe rinchiudersi nella sua torre d’avorio, ma non lo fa. Sul set, ha sempre una parola buona per tutti».
Tuttavia questo non deve essere un momento semplice per lui, con il divorzio dalla moglie Angelina Jolie.
Come lo ha trovato?
«Brad ha dimostrato tante volte, in passato, di essere non solo un professionista, ma soprattutto un uomo buono e molto generoso. E questa è la persona che ho conosciuto io».
Nel film ci sono un paio di sequenze indimenticabili. Una è la vostra scena di sesso in auto durante una tempesta di sabbia.
«Non è mai facile girare quelle immagini. Non è tanto una questione di imbarazzo: è che devi trasmettere un senso di autenticità in una situazione davvero complicata. Diciamo che il segreto è studiare bene la “coreografia” così che, dopo il ciak, tu riesca a lasciarti andare e recitare nel modo più naturale possibile».
Un dettaglio importante, che purtroppo sfugge nell’adattamento italiano del film, è che Pitt recita in francese. È stata lei ad aiutarlo con la lingua?
«No, è abituato a usarlo, ma so bene che non deve essere stato facile per lui. Non solo: doveva parlare francese con un accento canadese e vi posso assicurare che è un compito che richiede molto impegno».
In un’intervista, il regista Robert Zemeckis, ha detto che insieme con Brad Pitt evocate una “complicità elettrica”. Che cosa intendeva, secondo lei?
«Non so, forse il contrario dell’elettricità statica? Di sicuro non cercate una risposta su internet: ormai si leggono talmente tante invenzioni che non vale la pena nemmeno smentirle».
Quando ha detto sì a questo film si sarebbe aspettata tanto gossip su voi due?
«No, anche perché avevo accettato la parte senza sapere chi avrei avuto al mio fianco. Volevo solo interpretare lo spirito che anima il mio personaggio: la forza di amare fino al punto di non aver più paura di morire».
Una delle domande che ci si pone durante la visione di Allied è: fino a che punto possiamo dire di conoscere chi amiamo? Lei che risposta si è data?
«Credo che la prima cosa da fare sia conoscere te stesso. Solo a questo punto, poi, puoi provare a comprendere quanto sia autentico il tuo partner, o chi ti sta vicino. Quello che impari, le esperienze che fai, gli ostacoli che superi, ciò che ti spaventa, sono parte di un percorso che ti porta verso il cuore delle persone».
E lei ritiene di conoscere bene il suo uomo? O pensa che sia meglio che in una coppia resti sempre un po’ di mistero?
«Quello ci sarà sempre, me ne accorgo pensando proprio alle persone che amo di più. Ma questo non toglie che bisogni lavorare su se stessi se si vuole sviluppare un po’ di empatia verso gli altri».
A proposito, nel film Assassin’s Creed, si ritrova per la seconda volta accanto a un altro sex symbol, Michael Fassbender, con cui aveva recitato in Macbeth. Che cosa vi lega sul grande schermo in questa occasione?
«Interpreto una scienziata che aiuta Michael a rivivere le memorie dei suoi antenati. È una trama che mi ha aiutato a esplorare temi come il libero arbitrio e la consapevolezza delle proprie paure. Per fortuna, con Fassbender, niente gossip».
A proposito di libero arbitrio, lei recita da molti anni. Quanto pensa che le sue scelte l’abbiano cambiata?
«Non sono più la stessa attrice degli inizi, perché non sono più la stessa donna. Ma spero di essere rimasta almeno la stessa persona».
Lei, nella vita di tutti i giorni, somiglia alla Marion di Rock n’Roll, il film che il suo compagno Guillaume Canet ha girato ispirandosi alla vostra vita?
«Sì e no. Quella sarà una commedia, decisamente sopra le righe, sulla nostra coppia. Spero che il pubblico si diverta».
Nel trailer la vediamo impegnata a cucinare per il suo consorte, oppure a letto in tuta da ginnastica e con una maschera spalmata sul viso. Uno degli assunti della storia è che suo marito, ex star, soffra il fatto di essere meno famoso di lei. È così? Ed è vero che lei non voleva neanche diventare una diva del cinema?
«Sì, volevo solo provare a vivere più vite possibili e raccontarle a modo mio. Non m’interessava stare sotto i riflettori. Oggi, tuttavia, posso passare del tempo fianco a fianco con molte persone che ammiro. Questo per me è stato realizzare un sogno, uno di quelli che si avverano se lavori sodo e mantieni un modo di fare positivo».
Lei sta diventando mamma per la seconda volta. Significa che anche la relazione con il suo compagno sta cambiando?
«I miei capelli e il mio fisico sono diversi, ma sono sempre io. Siamo in un momento molto felice: è una bella avventura quando il tuo compagno di viaggio è una persona che ami, stimi e rispetti. Certo, la maternità ogni volta è una nuova sfida».
Perché?
«Magari non ti cambia, ma ti constringe a evolverti. Devi trovare un nuovo equilibrio tra la donna che sei e la madre che diventerai. Quando non avevo figli, potevo permettermi di rimanere concentrata sul mio lavoro, attaccata al mio personaggio. Come madre non posso vivere in un altro mondo: devo staccare e tornare me stessa per mio figlio».
L’abbiamo vista in tour senza sosta per presentare i suoi film. Le piacciono i tappeti rossi?
«Ho dei collaboratori che mi aiutano con i look, ma il lavoro che molti sottovalutano è quello che devo fare su di me: posare su un red carpet è un’esperienza estraniante e non è facile sembrare naturali sotto tutti quei flash. Persino quando hai un buon trucco e dei bei vestiti».
© Riproduzione riservata